Volterra è un meraviglioso borgo toscano che conserva tracce di arte etrusca, romana e medioevale. Un borgo a misura di famiglia, facile da girare a da scoprire in famiglia. In questo post vi vogliamo raccontare cosa si può vedere a Volterra con i bambini in una giornata. 

Volterra è stata la prima tappa del nostro itinerario pasquale di quest’anno: un viaggio di quattro famiglie con 9 bambini da 1 a 7 anni alla scoperta dei borghi in provincia di Siena.
Vi ho già raccontato come ci siamo organizzati e dove abbiamo dormito in questo post, ora vi voglio raccontare quello che questo meraviglioso borgo toscano può offrire a chi lo visita.
E Volterra, città arroccata su un colle che domina la Valle del Cecina, ne ha da raccontare! Questa città è un vero gioiello storico: diverse civiltà l’hanno usata come dimora e hanno lasciato in lei tracce significative. Vi si possono trovare tracce della civiltà etrusca, di quella romana e infine medievale: ciascuna di esse ha lasciato patrimoni culturali di inestimabile valore che si possono ammirare.

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Cosa vedere a Volterra. Tra arte etrusca, romana e medioevale

Noi siamo rimasti incantati da Volterra: ci siamo persi letteralmente nelle sue strade e abbiamo lasciato guidarci dall’istinto. Volterra è una città molto adatta ai bambini: il suo centro è piccolo e contenuto e il traffico al suo interno è limitato per cui si può girare in tutta sicurezza. Inoltre questo borgo seppur piccolo offre parecchi spunti che affascinano i bambini.
Ecco quindi quello che ci ha fatto innamorare di questa città.

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Dove parcheggiare a Volterra

Per visitare Volterra bisogna lasciare la macchina in uno dei parcheggi posti fuori dalle mura medievali del XIII secolo. La maggior parte dei parcheggi è a pagamento e si possono vedere sulla mappa della città. 
Noi abbiamo parcheggiato nel parcheggio posto vicino al Teatro Romano (attenzione che qui c’è anche un parcheggio riservato ai soli residenti) e con 12 euro abbiamo lasciato la macchina tutto il giorno.

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Cosa vedere a Volterra con i bambini

Una volta parcheggiato siamo entrati nel centro storico da una delle antiche porte che fungevano da varchi di accesso alla cinta muraria: noi siamo entrati dalla bellissima porta Fiorentina.

Ci siamo recati poi nel cuore di Volterra, nella Piazza dei Priori: oltre ad essere una piazza splendida e la piazza principale della città, è importante partire da qui se avete bisogno di mappa e materiale informativo che possono essere reperiti presso l’Ufficio Informazioni che ha sede in questa piazza al numero 20.
Mappa alla mano potete così partire alla scoperta dei tesori di questa città.
A Volterra quello che colpisce subito l’occhio è la pietra, un materiale che si può riscontrare nelle sue strade, nelle torri, nelle mura e nei suoi palazzi.
Noi siamo partiti con la visita proprio dalla meravigliosa Piazza dei Priori, centro della città medievale. Questa piazza è dominata dal Palazzo dei Priori, l’attuale Municipio e più antico palazzo comunale della Toscana, iniziato a costruire nel 1208 e completato attorno alla metà del XIII secolo. Al suo interno si possono visitare due sale davvero belle meravigliosamente affrescate: la sala del Consiglio Comunale e la Saletta della Giunta. Quello che però piace ai bambini è la salita alla torre campanaria dalla quale si ha un bel panorama sulla piazza e sulla città.

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Terminata la visita ci siamo diretti verso Piazza S. Giovanni, dove abbiamo visitato la Cattedrale del 1120 e il Battistero del 1280. In piazza abbiamo trovato il mercato con bancarelle di prodotti tipici e ne abbiamo approfittato per acquistare degli ottimi panini alla porchetta.

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Col “bottino” culinario ci siamo diretti al Parco Archeologico “E. Fiumi” dove abbiamo fatto un bellissimo pic-nic con vista sulla Fortezza Medicea.
Il Parco Archeologico si trova nell’antica Acropoli: questo è il luogo dove nacque, nell’età del ferro (VIII a.C.), la città di Volterra dall’unione di villaggi sparsi lungo il crinale del colle. Questa zona fu sede di culti religiosi e ancora oggi sono visitabili i resti di due grandi templi nell’area archeologica dell’Acropoli Etrusca: sono ben visibili le fondamenta dei due edifici separati da una strada che si può percorrere per visionare il sito.
Sempre in questa zona vi consigliamo di visitare la cisterna Romana, anche detta piscina, costruita nel I secolo d.C. in età Augustea e utilizzata come deposito di acqua. Vi si accede tramite una scala che scende direttamente nella cisterna stessa.
La Fortezza Medicea non è invece solitamente visitabile: costruita ad uso militare fu, fin dall’inizio, utilizzata come carcere politico (nelle sue celle passarono sia gli oppositori dei Medici, sia i patrioti del nostro Risorgimento Nazionale) e oggi ospita reclusi a vita e a tempo, con una sezione di carcere giudiziario.

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Terminata la visita di questa bellissima zona della città ci siamo diretti alla scoperta di un altro periodo storico che ha caratterizzato questa città: l’area archeologica che si trova subito fuori l’attuale porta Fiorentina, ci ha condotto infatti nel periodo romano. Gli scavi effettuati negli anni ’50 hanno messo in luce un edificio teatrale di età imperiale, uno dei più belli e meglio conservati d’Italia. Inoltre è possibile osservare dall’alto i resti di un complesso termale di età tardo-antica, costruito dopo che il teatro era stato abbandonato, alla fine del III d.C.

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A Volterra ci sono poi diversi musei da visitare: noi abbiamo visitato l’Ecomuseo dell’Alabastro, allestito nella Torre medievale Minucci adiacente alla Pinacoteca Civica. Questo museo contiene diverse opere prodotte in alabastro, pietra che gioca un ruolo importantissimo per la città (utilizzata già l tempo degli etruschi) e ripercorre la storia della sua lavorazione dagli etruschi fino ai giorni nostri. In questo museo è conservata una copia dell’opera che riproduce la Torre di Pisa in Alabastro che gira nei musei di tutto il mondo.
Per i meno sensibili (noi con bambini piccoli non ce la siamo sentita) c’è il Museo della Tortura.
Infine da menzionare il Museo Etrusco Guarnacci che ospita un’importante collezione archeologica tra cui il coperchio dell’Urna degli Sposi e l’Ombra della Sera, il bronzetto così definito da D’Annunzio.

Per quanto riguarda i Palazzi invece, il più famoso è il Palazzo Viti, una delle residenze più belle d’italia che ospitò Re e Principi.

Fuori dal centro storico si trova invece la Badia Camaldolese, fondata come monastero benedettino intorno al 1030 e passata poi ai monaci Camaldolesi. La Badia è stata abbandonata dopo il terremoto del 1846 e attualmente appartiene al demanio dello Stato e in parte a cittadini privati.

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Visita ad un laboratorio di alabastro a Volterra

L’alabastro ha da sempre giocato un ruolo fondamentale per Volterra. Gli Etruschi ne iniziarono la lavorazione, ma solo dopo il 1700 rese Volterra famosa in tutto il mondo. Ancora oggi a Volterra si lavora questa pietra, estratta a diverse profondità del terreno. Pur non costituendo più il settore trainante della sua economia, è di sicuro ancora l’elemento caratterizzante della sua cultura e della sua stessa storia. Oggi sono poche le botteghe artigiane rimaste nel centro storico, ma ad esse e a quei pochi veri artigiani che in esse lavorano è affidata la conservazione della tradizione e il compito di indirizzare la produzione verso la sua rinascita.

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Noi abbiamo deciso di partecipare alla dimostrazione in un laboratorio di Alabastro per capire come questo materiale possa essere lavorato. Il laboratorio che abbiamo visitato si chiama Alab’Arte ed è l’unico esempio a Volterra di bottega artigiana di scultura. E’ situato a circa 50 metri dal museo Guarnacci, in via Orti di S. Agostino 28, ed è aperto a visite di gruppo.
Vi consigliamo vivamente di prenotare una di queste visite perché l’esperienza di vedere uscire un prodotto finito da un blocco di pietra è estremamente interessante e non solo per i bambini! Tutti noi ne siamo rimasti affascinati! Presso la bottega Alab’Arte si può assistere ad una dimostrazione di Giorgio o Roberto, che sono a disposizione dei visitatori per dare spiegazioni sui metodi di lavoro e mostrare le loro lavorazioni in alabastro. Vi avviso che poi è impossibile uscire a mani vuote! Nel caso vogliate prenotare i riferimenti sono tel 3407187189, info@alabarte.com

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Cosa vedere a Volterra: Volterra Card

Nel caso vogliate visitare almeno due siti storici vi consigliamo la Volterra Card. La versione famiglia è molto conveniente perché con 22 euro totali consente di accedere a diversi siti: Pinacoteca Civica, Palazzo dei Priori, Cisterna Romana, Acropoli Etrusca, Teatro Romano e Museo Etrusco Guarnacci. E’ escluso il Museo delle Torture.
La Volterra Card a prezzo intero costa 14 euro mentre a prezzo ridotto 12 euro. Per i gruppi il costo della carta invece è di 10 euro a testa.
La carta può essere acquistata presso il primo sito incluso visitato.

Le nostre considerazioni

Era da tempo che desideravamo visitare Volterra e finalmente ci siamo riusciti e non ci ha assolutamente deluso. Una città adatta alle famiglie e a misura di bambino. Ai nostri figli è rimasta molto impressa la visita al laboratorio di alabastro: è un’esperienza che ci vi consigliamo di sperimentare per capire in pieno la cultura di questo splendido posto.

Detto questo oltre alle mete precedentemente descritte vi consigliamo di lasciarvi guidare solo dall’istinto tra i vicoli e le viuzze del centro storico. Non ne resterete delusi!

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