MUSEO DELL’AUTOMOBILE DI TORINO: UN VIAGGIO LUNGO UN SECOLO NELLA STORIA DELL’AUTOMOBILISMO

museo dell'automobile di torino

Ho sempre pensato di essere indifferente alle macchine e per me l’automobile è sempre stato un semplice mezzo con cui spostarmi, niente di più. Ho sempre pensato che la macchina dovesse essere comoda, spaziosa e fare sempre il suo dovere. Non mi sono mai interessata a optional e ammennicoli vari e soprattutto non mi sono mai fatta troppe domande su quello che ci sta dietro alla sua progettazione.

L’anno scorso i miei figli hanno insistito per visitare i Musei della Ferrari di Modena e Maranello: da quel giorno mi si è aperto un mondo… Ho imparato che dietro alle automobili c’è una storia e dietro alla loro progettazione c’è una sorta di arte, il tutto in perfetta armonia con la meccanica che le caratterizza. Mi sono incuriosita al punto tale che ho deciso di andare a scoprire il Museo Nazionale dell’Automobile a Torino (MAUTO), uno dei musei tecnico-scientifici più famosi al mondo, con oltre 200 automobili originali di ben 80 marche diverse e provenienti da diverse parti del mondo.

IL MUSEO DELL’AUTOMOBILE: LA LOCATION

Il Museo dell’Automobile si trova in Corso Unità d’Italia 40 a Torino, sulla sponda sinistra del Po e a poca distanza dal Lingotto. E’ ospitato all’interno di un edificio progettato dall’Architetto Amedeo Albertini, uno dei pochi edifici costruiti appositamente per ospitarvi la collezione di un Museo: l’edificio è stato recentemente restaurato e ora presenta un volto contemporaneo e avveniristico, di forte impatto visivo.
L’interno è davvero spettacolare. Appena superati i tornelli per l’obliterazione del biglietto d’ingresso, ci si trova nella Piazza, il cuore del Museo: una corte interna coperta rivestita da pannelli di alluminio traforato.
Di fronte si trovano la scala mobile e gli ascensori che portano ai piani superiori dove inizia il percorso espositivo.

IL MUSEO DELL’AUTOMOBILE: PANORAMICA GENERALE

Questo museo racconta la storia dell’automobile concepita non come solo mezzo di trasporto: le automobili sono contestualizzate nel periodo in cui sono vissute e rispetto agli avvenimenti che hanno segnato la storia del ‘900.
Ci sono diverse contestualizzazioni scenografiche che trasformano il percorso museale in un racconto delle trasformazioni epocali che hanno influito sulla società e sul modo di vivere del periodo di riferimento, dalle origini ai giorni nostri.
Una vastissima e incredibile collezione che aiuta a rivivere la storia partendo dai più svariati modelli di “carrozza motorizzata”, passando per le macchine di oggi e arrivando a dare uno sguardo al futuro.
Il tutto con l’obiettivo di dare un messaggio alle generazioni che verranno: riflettere, numeri alla mano, su cosa sarà del futuro della Terra se non si inizia a prendersene cura.
Mentre i bambini sgranano gli occhi davanti a modelli che hanno dell’incredibile (noi siamo impazziti per le prime enormi autovetture), gli adulti possono consultare diverse tecnologie digitali messe a disposizione per apprendere i dati raccolti nel corso degli anni: approfondimenti storici, immagini di archivio, schede tecniche,… Lungo il percorso infatti sono disseminati supporti touch screen, video e installazioni di diverso tipo per condurre il visitatore nella visita. Inoltre all’interno del Museo è possibile scaricare gratuitamente sul proprio smartphone l’Applicazione del MAUTO con approfondimenti e curiosità.

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IL MUSEO DELL’AUTOMOBILE: IL PERCORSO ESPOSITIVO

Il percorso espositivo si sviluppa su tre livelli: la visita inizia dal secondo piano con la sezione “Automobile e il 900”. Le vetture esposte sono tantissime, molte delle quali contestualizzate scenograficamente e la visita è piacevole sia per gli adulti che per i bambini. Lungo un percorso circolare, si scopre man mano la storia dell’automobile a partire dall’origine della locomozione, quando i cavalli hanno lasciato il posto al motore. Si prosegue con la scoperta delle vetture che hanno segnato e influenzato la storia del ‘900 e si arriva alla sala finale, quella del “destino”, che aiuta ad immaginare il mondo del domani. Quest’ultima sala trasmette il cuore del messaggio del museo. Il visitatore si trova infatti ad un bivio tra due scenari: da una parte si trova il mondo scuro, grigio e sporco del petrolio, del traffico e dell’inquinamento mentre dall’altra parte il mondo chiaro e luminoso dell’energia proviene da fonti rinnovabili. Sta a noi decidere quindi come vogliamo il nostro futuro.

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Scendendo le scale si prosegue il percorso al primo piano dove si trova la sezione “Automobile e l’uomo”. Questo è il piano che ci è piaciuto di più. Molto scenografico e di forte impatto e soprattutto interattivo e comunicativo.
Si inizia con una sala che vuole mostrare quello che l’automobile ha significato per Torino, la città dove è nata la FIAT ma non solo! Sono infatti oltre 70 le aziende automobilistiche nate a Torino nel Novecento e ancora oggi questa città è sede di poli di eccellenza nel campo di progettazione e design. Questa sala è molto bella e colpisce subito anche i bambini: il pavimento è una grandissima carta topografica con rappresentata la città di Torino e in un angolo brilla una Fiat 500 rossa fiammante, con la Mole Antonelliana sul tetto e come sfondo le Alpi che la incorniciano.

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Si prosegue scoprendo i componenti nascosti dell’automobile: i motori, le ruote e i telai.

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I bambini si possono poi divertire nella sala della Metamorfosi, dove delle vetture poste su binari, simulano l’ingresso all’interno del complesso sistema di produzione industriale basato sulla linea di montaggio.

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In questa sala ci sono anche dei particolari “proiettori di pubblicità” che mostrano anni di pubblicità legata all’industria dell’automobile: sono dei totem mediatici in metallo che scendono su di noi avvolgendoci in pieno, come a simulare il lavaggio del cervello che la pubblicità compie su tutti noi.

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La sala successiva è la più particolare e lo si intuisce già dal nome “follia”: questa sala sta proprio a mostrare come l’amore per l’automobile può anche portare ad assumere contorni esagerati e ossessivi al punto da circondarsi da oggetti che rimandano all’oggetto di culto. Una casa decisamente particolare…

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C’è poi la sala della “giungla”dei segnali stradali che simboleggia gli infiniti divieti e prescrizioni da rispettare nella guida.

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Si termina la visita di questo piano con una vastissima esposizione di auto da corsa di tutte le epoche.

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L’ultimo piano, il piano terra, è interamente dedicato al design, ovvero alla progettazione di una vettura: si scopre così il percorso creativo che precede, e da cui dipende, la realizzazione di un’automobile.

IL MUSEO DELL’AUTOMOBILE: COSTI E ORARI

Il Museo è aperto tutti i giorni ma gli orari variano a seconda del giorno della settimana:
Lunedì: 10.00 – 14.00, pomeriggio chiuso;
Martedì: 14.00 – 19.00, mattino chiuso
Mercoledì, giovedì e domenica: 10.00 – 19.00;
Venerdì, sabato 10.00 – 21.00.
L’ultimo ingresso è possibile fino 1 ora prima della chiusura.

Per quanto riguarda i costi: il biglietto intero costa 12.00 euro, il ridotto 8.00 euro, gratuito per minori di 6 anni e per i possessori dell’Abbonamento Musei Torino Piemonte e Torino + Piemonte Card.
Per tutte le riduzioni, le gratuità ed eventuali variazioni si può consultare il sito del Museo.

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