Ogni tanto mi accorgo di aver bisogno di leggerezza, di qualcosa che mi faccia volare con la fantasia e portandomi in un mondo meno complicato e più sereno. Si corre sempre, con una frenesia che neanche a volte sappiamo spiegarci. Chi non vorrebbe trovare un posto magico, immersi nella fantasia e per una volta ogni tanto lontano dalla realtà?
Per fortuna questo posto esiste davvero e si trova in Lombardia, a Canzo in Provincia di Como e per arrivarci non dovete prendere né scope né tappeti magici! Prendete la vostra macchina e guidate fino al parcheggio presso la fonte del Gajum di Canzo, lasciate nel bagagliaio la realtà e preparatevi ad immergervi nella fantasia proprio come quando eravate bambini.

il sentiero dello spirito del bosco

Il sentiero dello Spirito del Bosco: un giorno immersi nella fantasia

Il Sentiero dello Spirito del Bosco è stato inaugurato nel 2008, realizzato dall’ERSAF (Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste) grazie allo scultore Alessandro Cortinovis che ha fatto in modo che Natura potesse esprimersi attraverso le sue meravigliose sculture di legno, sapientemente distribuite in un bosco accessibile a tutti, nella foresta dei Corni di Canzo.
E’ necessario parcheggiare nel piccolo parcheggio (nel weekend meglio arrivare presto per trovare posto) che si trova presso la fonte del Gajum di Canzo (a circa 480 m s.l.m.) e poi da qui prendere una mulattiera con lieve pendenza immersa in un bosco. Con una camminata tranquilla (che va da circa mezz’ora per i bravi camminatori a circa un’ora se avete con voi bambini piccoli) si arriva all’ingresso del percorso che si trova in località Primo Alpe (posta a 725 m s.l.m.), dove c’è un bel prato e il Centro di Educazione Ambientale di Primalpe.

il sentiero dello spirito del bosco   il sentiero dello spirito del bosco

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Il sentiero inizia subito dopo la fontana annunciato da un cartello e da una bella scultura in legno e termina in località Terz’ Alpe (a 800 m s.l.m.).
Premetto che da questo punto in poi, il percorso non è fattibile con passeggini in quanto è un classico sentiero di bosco: il passeggino lo si dovrebbe caricare in spalla e sarebbe solo un peso in più: con bambini piccoli che non camminano meglio munirsi di zaino, marsupio o fascia.
Il tempo di percorrenza del sentiero varia in base al passo di ognuno e soprattutto in base al tempo dedicato a scovare e fotografare ogni scultura incontrata. Se ci si lascia trasportare dalla magia delle sculture, se ci si fa prendere dall’aspetto giocoso del sentiero, anche se viene stimato un tempo compreso tra 25 e 45 minuti, non ci si può mettere meno di un’ora- ora e mezza.
La distanza percorsa è pari a 1,5 km, su un sentiero semplice che si snoda in mezzo al bosco; le scalette naturali lo rendono accessibile anche ai più piccoli (direi dai 4 anni e mezzo in su), con leggera pendenza e assenza di punti pericolosi. Anche se facile mettete in conto però la lunghezza di tutto il percorso perché oltre alla lunghezza del sentiero di 1,5 km bisogna calcolare anche il percorso dal parcheggio all’inizio del sentiero: giusto per fare due conti noi ci abbiamo messo circa un’oretta per andare dal parcheggio all’ingresso del sentiero e due ore per concludere il sentiero arrivando a Terz’Alpe.

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Il sentiero dello Spirito del Bosco: alla scoperta di creature fantastiche

Per accompagnare i visitatori nel passaggio dal mondo reale a quello fantastico è stato realizzato un originale corridoio di tronchi: attraversandolo ci si trova in un bellissimo bosco abitato da strane creature, animali strani, ragni giganti, folletti e gnomi.

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Guadando ruscelli, seguendo strani cartelli stradali che indicano la strada “per di qua” e “per di là” o “per di su” e “per di giù”, scoprendo le sculture più o meno nascoste tra gli alberi diventa piacevole affrontare questa avventura.
E’ divertente sfidarsi a chi trova più spiriti del bosco e poi fare divertenti foto accanto ad essi.
In questo percorso didattico e creativo si possono incontrare anche casette di legno in cui si può entrare, gallerie con tetto di radici da attraversare, ci si può rilassare su poltroncine intagliate nel legno.

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Ci si trova in una dimensione cosi lontana dalla realtà che neanche ci si accorge di quanto tempo ci si metta ad arrivare a Terz’Alpe.

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Al termine del sentiero c’è l’Azienda Agrituristica “La Rondine”, dove è possibile pranzare.
Per avere più informazioni sul sentiero dello Spirito del Bosco si possono consultare il sito del Comune di Canzo o il sito dell’ente ERSAF.

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Il sentiero Geologico Alto (Giorgio Anchermann)

Per tornare al parcheggio ci sono tre soluzioni: si può scendere dalla strada carrozzabile (soluzione che però ci è stata sconsigliata), oppure si può ripercorrere il percorso dell’andata dello Spirito del bosco alla ricerca di eventuali spiriti sfuggiti all’andata; oppure la terza soluzione, per me la più bella, è quella di prendere il sentiero Geologico Alto.
Pur non essendoci più spiriti e folletti del bosco, anche questo sentiero è molto suggestivo e piace anche ai bambini. Lungo il sentiero sono posizionati pannelli esplicativi che spiegano le diverse formazioni come serpentinite, selci o rosso ammonitico, e gli ambienti incontrati.

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Lungo il sentiero si possono incontrare marmitte giganti (piscine naturali di acqua cristallina che invitano a bagnarsi), sorgenti pietrificanti (fenomeno provocato dalle acque meteoriche acide che quando scorrono su rocce calcaree o dolomitiche sciolgono i carbonati di magnesio e calcio contenute nelle rocce stesse; i carbonati incorporano rametti e muschi, e originano tufi calcarei.

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Il sentiero geologico Alto costeggia il Torrente Ravella, passa su ponticelli, permette di osservare piscine naturali e cascate. In alcuni tratti si deve attraversare il Torrente per cui meglio avere ai piedi scarpe impermeabili oppure un cambio.
Tra una formazione e l’altra, tra un salto per passare il fiume o un passaggio su un ponticello si fa presto a terminare il sentiero. Noi ci abbiamo messo circa un’ora, ma giusto perché i bambini si sono divertiti a farsi leggere i pannelli esplicativi e a saltellare qua e là dal Torrente.

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Finita la passeggiata, proprio in corrispondenza del parcheggio, c’è l’Albergo Sorgente che fa anche servizio bar, per una merenda rigenerante dopo una bellissima giornata immersi nella natura.

 

 

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