SULLE ORME DI GIOTTO ALLA SCOPERTA DI PADOVA

Padova per noi è stata una piacevole scoperta: abbiamo deciso di visitarla più che altro per vedere la famosissima Cappella degli Scrovegni affrescata da Giotto e con piacere abbiamo trovato una città ricca che offre molto ma molto di più di questa Cappella. Una città da vivere a piedi, da girare e scoprire, una città contenuta ma con un patrimonio notevole: in una giornata abbiamo potuto conoscerne le principali attrattive e ne siamo rimasti davvero affascinati.
Abbiamo deciso di incentrare la nostra visita seguendo le orme di Giotto, un artista che amiamo particolarmente e che abbiamo scoperto l’anno scorso in una mostra a Palazzo Reale di Milano e che ha segnato profondamente la città di Padova. Agli inizi del ‘300 la sua attività è stata infatti abbastanza intensa in questa città e tre sono le sedi che questo artista e la sua scuola hanno trasformato: la Basilica di Sant’Antonio, il Palazzo della Ragione oltre alla famosa Cappella degli Scrovegni. Non tutte le opere di Giotto sono arrivate fino a noi: purtroppo gli affreschi del Palazzo della Ragione sono andati distrutti in un incendio. La Cappella degli Scrovegni è il sito che conserva al giorno d’oggi gli affreschi meglio conservati, famosi in tutto il mondo: dopo un accurato lavoro di restauro ora può essere visitata in tutto il suo splendore, una delle esperienze artistiche più emozionanti che abbiamo vissuto finora.

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COSA VEDERE A PADOVA: IL NOSTRO ITINERARIO

Abbiamo parcheggiato in Piazza Rabin dove si trova un grande parcheggio a pagamento, comodo per raggiungere il centro città. La nostra prima tappa è stata l’Abbazia di Santa Giustina, una chiesa che impressiona per le sue dimensioni (è una delle più vaste d’Europa) con la facciata che non è mai stata terminata. A parte le dimensioni, non ci ha particolarmente colpiti se dobbiamo essere onesti, ma una visita la merita di sicuro.

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Prima di incamminarci verso il centro ci siamo fermati ad ammirare la splendida piazza Prato della Valle, una delle piazze più grandi d’Europa (circa 90000 mq): maestosa e spettacolare invita ad un sosta… e infatti qui ci siamo fermati per un pò! Questa piazza è davvero molto bella: di forma ellittica, circondata da un canale con ponti adorni di statue e al centro quella che è chiamata l’Isola Memmia, un immenso prato verde dove i Padovani amano rilassarsi.

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In pochi minuti si può poi raggiungere la famosa Basilica di Sant’Antonio da Padova, la prima delle tappe che ci eravamo prefissati: bellissima all’interno, ricca e maestosa. Ce ne siamo subito innamorati! All’interno è custodito il corpo del Santo in un sarcofago (arca) posto nella splendida Cappella del Santo. Tra le varie opere qui conservate, ci sono anche diverse opere della scuola di Giotto.

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Vicinissimo alla Basilica c’è l’Orto Botanico di Padova: noi non lo abbiamo visitato per mancanza di tempo ma nel caso siate interessati sappiate che questo orto botanico è stato inserito dall’Unesco come sito culturale nella lista del Patrimonio Mondiale. E’ il più antico orto botanico universitario del mondo che abbia mantenuto la posizione originaria: al suo interno si trovano importanti piante storiche.

Passeggiando lungo Via del Santo ci siamo diretti verso la nostra seconda meta della giornata ovvero Palazzo della Ragione (interi 6 euro, ridotti 4 euro) che domina due piazze molto belle, solitamente sede di mercati (alla domenica non c’erano): Piazza delle Erbe e dei Frutti. Questo palazzo è stato eretto nel 1218 con lo scopo di riordinare i mercati e offrire una sede all’amministrazione della giustizia. Il Palazzo della Ragione ha subito diversi eventi che ne hanno richiesto diverse ristrutturazioni e ora quello che colpisce chi lo visita è il piano superiore, occupato dall’immenso “Salone”, una delle più grandi sale pensili del mondo. Il Salone è affrescato da un grandioso ciclo di affreschi a soggetto astrologico(1425-1440), che ha sostituito il precedente ciclo dipinto da Giotto, comprendente anche la volta con stelle e pianeti, che è stato purtroppo distrutto da un incendio. Quando si entra lo spettacolo è incredibile: ci si sente piccoli, minuscoli in questa enorme stanza!
Nel Salone si trova un enorme cavallo di legno, costruito per una giostra (non è fondata la sua attribuzione a Donatello). Al piano terra, invece, si trovano numerose botteghe storiche padovane purtroppo chiuse alla domenica.
Per ulteriori informazioni e cambi di prezzo il sito di riferimento è quello di Padova Cultura.

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Terminata la visita abbiamo fatto un giro per le piazze e abbiamo osservato i bellissimi palazzi che si trovano in questa zona, come il Palazzo degli Anziani ( il più vecchio, del 1285) con la Torre degli Anziani, il Palazzo del Consiglio (1283) e il Palazzo del Podestà (l’attuale municipio).

Consigliamo poi una visita alla Piazza dei Signori dove si può ammirare la Torre dell’Orologio del XV-XVI secolo.
Vicino a questa piazza ci sono il Duomo, al cui progetto collaborò anche Michelangelo, e il Battistero (visitabile a pagamento).

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L’ultima tappa della nostra giornata è stata la magnifica Cappella degli Scrovegni, un capolavoro affrescato da Giotto all’inizio del 1300 su incarico di Enrico degli Scrovegni.
Questa visita va prenotata con largo anticipo perchè vi si accede solo con prenotazione. E ne vale assolutamente la pena: la sensazione una volta entrati è quella di toccare il cielo con un dito. E’ talmente bella da mozzare il fiato, affrescata in ogni sua parete. Spettacolare la controfacciata affrescata con il Giudizio Universale. Purtroppo il tempo di permanenza all’interno è limitato e quando finisce si fa fatica a decidere di uscire.

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Compresi nel biglietto della Cappella, escluso il lunedì, ci sono i Musei Civici degli Eremitani e a Palazzo Zuckermann.

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Dopo un giro per il centro, siamo tornati verso il parcheggio passando per via Roma. Un’ultima sosta relax nella nostra ormai piazza preferita, Piazza Prato della Grande, prima di salire in macchina e tornare a casa, soddisfatti per aver scoperto una città che vale assolutamente la pena di essere visitata.

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COSA VEDERE A PADOVA: INFORMAZIONI AGGIUNTIVE SULLA CAPPELLA DEGLI SCROVEGNI

Non si può dire di aver visto Padova senza aver visitato la Cappella degli Scrovegni quindi fate attenzione a prenotare la visita telefonicamente o dal sito. Le prenotazioni possono essere effettuate fino al giorno antecedente la visita nel caso si scelga di pagare tramite carta di credito e con almeno tre giorni lavorativi d’anticipo rispetto alla data prevista per la visita nel caso si prenoti telefonicamente.
La temperatura all’interno è di 18 gradi quindi anche d’estate meglio portarsi una felpa.
Ad ogni turno accedono massimo 25 persone che devono sostare 15 minuti in una camera di compensazione prima di poter accedere alla Cappella (nei quali si può assistere ad un filmato inerente la visita alla Cappella e alla sua storia). La visita dura poi altri 15 minuti quindi in totale la visita ha una durata di circa 30 minuti. Non si può accedere all’interno con animali, cibi o bevande mentre le borse vanno depositate nell’apposito locale posto in corrispondenza della biglietteria.
In alcuni periodi dell’anno la Cappella è visitabile anche alla sera (Giotto sotto le stelle). Il biglietto intero costa 13.00 euro mentre il ridotto costa 8.00 euro ma sono previste diverse agevolazioni consultabili sul sito.

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COSA VEDERE A PADOVA: CONSIDERAZIONI FINALI

Se avete intenzione di fermarvi più giorni e visitare più siti, conviene prendere in considerazione la Padova Card, una tessera personale, valida 48 o 72 ore a seconda dell’occorrenza. La padova card è valida per un adulto e un ragazzo sotto i 14 anni e costa 16 euro per 48 ore e 21 euro per 72 ore.
Nella Padova Card è inclusa anche la Cappella degli Scrovegni: si deve pagare solo 1 euro per la prenotazione. Maggiori informazioni possono essere reperite on line.
Padova è stata una delle città che più ci ha sorpreso: la visita alla Cappella degli Scrovegni, al Palazzo della Ragione e alla Basilica di Sant’Antonio ci hanno davvero impressionato e lasciato un ricordo indelebile. In una città così piccola non pensavamo di trovare un patrimonio così grande!

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