La tratta di ferrovia retica percorsa dal Trenino del Bernina offre escursioni e attività in ogni stagione. I suoi scenari cambiano magicamente dall’estate all’inverno e cambia anche quello che offrono a chi li vuole scoprire. In questo post vi voglio raccontare tappe ed escursioni per ogni stagione lungo una delle tratte ferroviarie più belle al mondo.

Ho già parlato di come organizzare il viaggio sul Trenino del Bernina, dei suoi prezzi e delle tipologie di treni possibili in questo post. Ora invece voglio parlare delle splendide escursioni che si possono fare prendendo questo treno, a seconda della stagione scelta. Pur percorrendo lo stesso tratto, infatti, questa linea ferroviaria cambia totalmente il suo scenario a seconda del periodo, quasi fossero due mondi completamente diversi e ovviamente a seconda della stagione le escursioni e le esperienze che si possono vivere sono differenti.tappe bernina

Il trenino Rosso del Bernina: come organizzare le tappe

Per avere un’idea del percorso e delle tappe che compie il Trenino rosso si può vedere nel sito della ferrovia retica.

Nella scelta delle soste da fare è innanzitutto importante valutare le tempistiche tecniche. Il tragitto che va da Tirano a Saint Moritz è di circa 2 ore e mezza.  Se si considera che per ogni sosta è necessario calcolare un tempo minimo di un’ora per prendere il treno successivo, è chiaro che, se si prevede una gita in giornata, il numero di soste che possono essere effettuate è limitato a due, massimo tre soste a seconda delle tappe scelte. Per poter effettuare più soste, bisognerà prendere un biglietto per più giorni (magari dormendo a Saint Moritz o in un’altra tappa intermedia  invece che a Tirano) oppure fare come noi: usare il trenino in giornata per poter effettuare le soste più lontane da Tirano come Saint Moritz, il Ghiacciaio del Morteratsch, l’Ospizio Bernina,… e andare in un secondo tempo (anche il giorno dopo) nelle tappe più vicine, come il Giardino dei Ghiacciai di Cavaglia o Poschiavo partendo in macchina da Tirano. Per le tappe più basse se non si volesse andare in macchina c’è la possibilità anche di prendere un biglietto da Tirano fino alla tappa scelta visto che il costo del biglietto va in base al tratto percorso.

Ovviamente più giorni poi si hanno a disposizione, più cose si riescono a vedere. E’ quindi utile prefissarsi un itinerario di massima con le soste da fare, cercando di prendere il trenino alla mattina presto per poter sfruttare più ore della giornata.

Infine l’ultima considerazione importante è la tipologia di treno da prendere: scegliendo un treno Bernina Express si è vincolati alla prenotazione quindi di solito lo si prende se si decide di non fare soste intermedie; scegliendo invece un regionale si può salire e scendere a piacimento prendendo poi il regionale successivo.

Il trenino del Bernina con la neve

Quando la neve copre il paesaggio, gli scenari per me sono unici, bellissimi, proprio mozzafiato.

Le tappe del Trenino del Bernina in inverno

In pieno inverno nelle tappe più alte come il Passo Bernina e l’Alpe Grum il treno passa letteralmente tra pareti di neve alte e non si distingue più il cielo dal manto nevoso. In alcuni tratti sembra di essere in un paesaggio lunare, in un altro mondo. Splendido! Il lago di Saint Moritz è ghiacciato ed incredibilmente suggestivo. Il freddo però è pungente quindi in questa stagione bisogna coprirsi molto bene soprattutto se si ha in programma una passeggiata a Pontresina o a Saint Moritz.

La neve, pur sciogliendosi man mano che si va verso temperature più miti, dura solitamente anche ad inizio primavera. Quando ci siamo stati ad aprile nelle tappe più alte abbiamo ammirato ancora paesaggi bianchi e in alcuni punti addirittura stava nevicando!

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In questi mesi freddi per noi la cosa più bella è godersi i paesaggi con la neve comodamente seduti al caldo nel treno, facendo brevi soste ad esempio all’Alpe Grum dove si può godere di una splendido panorama o nelle cittadine (Saint Moritz, Poschiavo, Pontresina,…). Nel caso invece foste degli amanti di sci o snowboard ci si può fermare alle stazioni Diavolezza o Bernina Lagalb e salire in quota con le funivie per fare delle belle discese.

Se volete un pizzico di divertimento vi consigliamo di proseguire il viaggio fino alla rete dell’Albula e scendere alla stazione di Preda. Qui potrete lanciarvi a tutta velocità con gli slittini lungo la pista Preda-Bergün.

In questo post trovate il nostro viaggio invernale da Tirano a Bergün, con tappa a questa divertentissima pista per gli slittini.

Le tappe del trenino del Bernina in primavera

Veniamo ora al nostro itinerario primaverile adattissimo in caso di freddo, neve o brutto tempo: a causa del brutto tempo, della pioggia e della neve abbiamo dovuto rinunciare a fare belle passeggiate ma siamo comunque riusciti a godere di questo meraviglioso angolo di Paradiso.

Abbiamo preso il treno alle 9.00 da Tirano. Dopo aver superato il famoso Santuario della Madonna di Tirano siamo giunti al viadotto elicoidale di Brusio: macchina fotografica pronta perché questo tratto è incredibilmente bello!

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Dopo aver superato grazie al viadotto un bel dislivello, il treno prosegue verso la località Miralago dove si può fotografare il lago di Poschiavo. La cittadina di Poschiavo, nel Cantone dei Grigioni, è immediatamente dopo ma dal treno si vede poco.

Anche Cavaglia, la tappa successiva dove si trova il Giardino dei Ghiacciai, non è apprezzabile vista dal treno: il Giardino inoltre è inaccessibile nei periodi innevati fino solitamente a maggio. Quindi questa è una tappa da tenersi per il periodo caldo dell’anno.

Passata Cavaglia, pian piano iniziano paesaggi splendidi: si sale in quota, arrivando ad uno dei punti panoramici più belli, l’Alpe Grum a più di 2000 m slm: qui è bella una sosta se il tempo lo dovesse permettere (quando ci siamo stati noi ad aprile scendeva neve ghiacciata) ma anche la vista dai finestrini del treno non è male. C’è anche un ristorante ma meglio controllare le chiusure perché ad aprile era chiuso per ferie fino a metà maggio.

Proseguendo si entra in un altro mondo: la neve in questo periodo invade l’Ospizio Bernina rendendo il paesaggio completamente bianco: si distingue solo l’Ospizio, per il resto sembra di essere immersi nel nulla. Nessuna traccia del lago Bianco e del lago Nero che sono sommersi dal manto nevoso. Si rimane letteralmente a bocca aperta e non si può staccare gli occhi dai finestrini!  L’Ospizio Bernina è anche un punto ristoro, attenzione però anche qui alle chiusure perché ad aprile era chiuso.

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Continuando ad ammirare paesaggi innevati, si superano le soste Bernina Lagalb e Diavolezza fino ad arrivare nei pressi del ghiacciaio di Morteratsch. Questa fermata la consiglio nella stagione senza neve perché il sentiero da percorrere fino al ghiacciaio è più facilmente percorribile nella stagione calda, però volendo una fermata qui ci può stare!

La nostra prima tappa è stata la cittadina di Pontresina, posta a circa 1700 m slm. Qui si possono fare belle passeggiate e ciaspolate nella Val Roseg, facili sia in estate che in inverno. In inverno si può anche salire su slitte trainate da cavalli. A questa quota ad aprile abbiamo trovato solo qualche spruzzata di neve mentre in pieno inverno è probabile trovare tutto imbiancato.

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Prendendo il treno successivo siamo giunti al capolinea Saint Moritz, dove abbiamo pranzato presso il ristorante Engiadina, vicino al lago che ha prezzi onesti per essere a Saint Moritz. Con la pancia piena abbiamo percorso il sentiero che costeggia il lago (sentiero completamente pianeggiante adatto anche ai bambini), che in inverno e a inizio primavera è ghiacciato e bellissimo. Se si ha tempo, Saint Moritz merita sicuramente una visita!

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tappe berninaTerminato il giro abbiamo ripreso il treno successivo e senza ulteriori fermate siamo tornati a Tirano.

Occorre fare attenzione sempre all’ultimo treno che porta a Tirano, perché dopo un certo orario i treni si fermano a Poschiavo dove si deve prendere un autobus per proseguire fino a Tirano.

Il trenino del Bernina senza neve

In estate il paesaggio cambia totalmente: i paesaggi innevati vengono sostituiti da verdi prati con mucche e cavalli che pascolano, i fiori danno una nota di colore al paesaggio e i laghi non sono più ghiacciati così possono essere distinti e ammirati nella loro bellezza, soprattutto in corrispondenza dell’Ospizio Bernina dove il lago bianco e il lago nero che in inverno risultano sommersi dalla neve, in estate possono essere ammirati nei loro contrasti di colore. E la cosa fondamentale è che in questa stagione si può tranquillamente scendere a qualsiasi fermata per partire alla scoperta di quei meravigliosi paesaggi da cartolina ammirati dal finestrino.

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Come precedentemente accennato, non tutte le fermate possono essere fatte in una giornata, per cui invece che un itinerario ho deciso di descrivere cosa si può fare e vedere in ciascun posto che abbiamo scoperto noi, in modo tale che ognuno possa organizzare come preferisce il suo viaggio estivo.

1 Il giardino dei ghiacciai di Cavaglia 

Il Giardino dei Ghiacciai di Cavaglia (aperto da maggio a ottobre e raggiungibile in circa 10 minuti a piedi dalla stazione di Cavaglia) è una tappa splendida perchè permette di scoprire fenomeni geologici con una storia milionaria davvero particolari, le Marmitte dei Giganti ovvero grandi buche scavate nella roccia da sabbia e sassi trasportati ad altissima velocità dalla corrente dell’acqua, a sua volta sottoposta a grandi pressioni negli stretti spazi liberi tra ghiaccio e roccia (sul fondo o sui lati del ghiacciaio), con una enorme capacità di abrasione dei corpi solidi.

Queste marmitte, che nel corso degli anni sono state ricoperte da acqua e detriti, sono state riportate alla luce negli anni ’80 e, grazie all’Associazione Giardino dei Ghiacciai di Cavaglia, oggi sono gestite e curate periodicamente (viene asportata l’acqua o qualsiasi cosa vi cada all’interno) per poter essere ammirate da chiunque. Per rendere le marmitte facilmente visitabili, nell’area sono state realizzate delle passerelle e delle scale metalliche sicure e rispettose del contesto naturale in cui sono inserite, che permettono di raggiungere i diversi livelli in cui risultano situate le marmitte. Il percorso è guidato, per cui non ci si può perdere e ciascuna marmitta è numerata e presenta un pannello esplicativo che ne indica le caratteristiche e l’anno in cui la marmitta è stata riportata alla luce.Inoltre il percorso è molto semplice per cui risulta adatto anche ai bambini o agli anziani senza particolari problemi di deambulazione.

Nella marmitta 5 c’è una scala a pioli che permette di entrarci e consiglio di farlo perchè la prospettiva dall’interno è completamente diversa! Nella marmitta 7, la più piccolina, possono entrarci i bambini senza problemi.

All’interno del giardino non bisogna perdersi il punto panoramico che permette di ammirare la Val Poschiavo e le montagne intorno. La zona più suggestiva per noi è stata Puntalta, dove si può vedere da vicino la forra del Cavagliasco: molto suggestiva!

Noi consigliamo di prenotare una visita guidata (da giugno a ottobre), a cura dell’Associazione Giardino dei Ghiacciai, chiamando i numeri +41 81 844 05 95 o +41 79333 26 48  o scrivendo una mail. gghiacciai@polomuseale.ch Con la visita guidata è possibile capire meglio i fenomeni che hanno concorso alla formazione delle marmitte ma la visita si può fare anche da soli, semplicemente seguendo le frecce che indicano il percorso.

Infine per i bambini c’è un’iniziativa davvero carina: un libriccino gratuito che si può prendere all’ingresso del Giardino dei Ghiacciai, “Il segreto del gigante Grummo”: questo libriccino deve essere timbrato nelle soste indicate per scoprire il luogo preferito dal gigante. Alla fine ai bambini viene dato un regalino.

Al giardino dei ghiacciai si può giungere in macchina (noi abbiamo fatto cosi): tenete però presente che la strada è stretta e con molti tornanti. Il Giardino dei Ghiacciai è visitabile gratuitamente ma per coprire le spese per il lavoro di manutenzione è possibile mettere un’offerta in uno degli oboli posti all’ingresso e all’uscita del giardino stesso.

Se si arriva a Cavaglia con il Trenino del Bernina, la sosta minima da considerare è un’ora. La sosta però potrebbe essere anche più lunga: qui ci sono bellissimi prati ed un torrente per rilassarsi. i bambini hanno trovato delle pozze con rane e girini… è stata abbastanza dura portarli via! Da qui partono inoltre sentieri sia ciclabili che pedonabili che portano ad altre tappe del trenino come ad esempio all’Alpe Grum o a Poschiavo.

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2 La città di Poschiavo

Un’altra bellissima sosta fattibile sia col trenino che eventualmente in macchina è la città di Poschiavo, molto bella da scoprire.

3 Miralago o Le Prese

Fermandosi nelle località Miralago o Le Prese è possibile circumnavigare il lago di Poschiavo, seguendo un percorso semplice di circa 2 ore.

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4 Il ghiacciaio del Morteratsch

La mia sosta preferita è stata quella del ghiacciaio del Morteratsch (qui bisogna prevedere minimo 2 ore di sosta).

Il sentiero, con lieve dislivello, porta al ghiacciaio in meno di un’ora a seconda del ritmo della camminata. Questo sentiero si può percorrere anche in bicicletta o con il passeggino da trekking; se si cammina bastano scarpe comode da ginnastica o da trekking.

L’inizio del sentiero è subito adiacente alla fermata del trenino. Per i bambini c’è un bellissimo libretto gratuito da chiedere all’hotel/ristorante Morteratsch (o all’ufficio turistico di pontresina): il libretto “Il grande sogno di Sabi”, simile a quello del gigante Grummo del Giardino dei Ghiacciai, che aiuta i bambini a percorrere il sentiero in modo carino e divertente; anche qui il libretto va timbrato in determinati punti, per arrivare a scoprire il sogno del folletto chiamato Sabi.

Consiglio di non fermarsi ad ammirare il ghiacciaio al termine del sentiero: è bellissimo attraversare il ponte di legno e dirigersi alla parete di ghiaccio a ridosso del fiume perchè ne vale la pena scoprire il ghiacciaio da quell’angolazione. Attenzione a non stare troppo vicini perchè si verificano scioglimenti e cadute di massi e ghiaccio.

Nel caso di giornata bella e calda è anche possibile sedersi sulle panchine e fare un pic nic, in caso contrario c’è hotel/ristorante Morteratsch.

Per ulteriori informazioni sulla zona ci si può rivolgere all’ufficio turistico di Pontresina.

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Se non avete fretta di risalire sul treno, andate verso il retro dell’hotel e raggiungete il caseificio/fattoria didattica Alp Schaukaserei. Qui si può assistere alla preparazione del formaggio e si può assaggiare pezzetti di formaggio appena fatto, oltre che acquistare prodotti locali.

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La sosta più alta del trenino è quella dell’Ospizio Bernina a 2253 mslm. Se si vuole semplicemente bere qualcosa e curiosare nei pressi del lago Bianco qui basta una sosta di un’ora. Se invece si volesse effettuare la passeggiata lungo il lago e arrivare fino alla diga occorrono almeno tre ore di sosta.

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Altre bellissime passeggiate, che purtroppo non abbiamo fatto in tempo a scoprire, possono essere fatte scendendo alla fermata Diavolezza, prendendo la funivia e salendo di circa 800 m, dove si può godere anche di un panorama che dicono sia mozzafiato  sulla catena del Bernina.

Anche in estate per le quote alte meglio portare una felpa perché potrebbe fare fresco. Per sicurezza meglio avere anche mantelle o kway per proteggersi in caso di pioggia visto che il meteo può cambiare da una zona all’altra.

Le escursioni da fare sono davvero tante, servirebbero giorni per farle tutte come si deve. Sicuramente qualsiasi stagione e qualsiasi tappa si scelga, non si può restare delusi da questa esperienza. Noi già stiamo pensando a quando potremo scoprire l’ultima stagione mancante, quella autunnale con i suoi meravigliosi colori e non vediamo l’ora di realizzare questo desiderio! Chi parte con noi?

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