Trieste, con la sua posizione unica tra il Mar Adriatico e il confine con la Slovenia, è una città che offre una fusione straordinaria di culture e paesaggi. In tre giorni, è possibile scoprire sia la città che i suoi dintorni. Cosa vedere a Trieste in 3 giorni? Ecco un itinerario per un’esperienza completa, che include anche una visita alle vicine meraviglie di Aquileia e alla suggestiva Grotta Gigante.
Trieste, capoluogo del Friuli e importante porto commerciale dell’Adriatico, è famosa per la sua storia, la sua posizione strategica al confine con la Slovenia e il suo mix culturale unico.
Il centro storico racconta la sua complessa storia, influenzata da diverse dominazioni, tra cui soprattutto l’Impero Austro-Ungarico, che ha lasciato un’impronta significativa sia nell’architettura che nella cultura della città.
Con la sua atmosfera vivace e cosmopolita, è la destinazione ideale per chi cerca avventura, divertimento e scoperta.
Passeggiando per le sue strade, è possibile ammirare l’eleganza di Piazza Unità d’Italia, esplorare i misteriosi vicoli del suo centro storico e ammirare il bellissimo Golfo di Trieste. Per gli amanti dell’arte, il Castello di Miramare è una tappa imperdibile. E per chi ama la storia, la città offre siti culturali di notevole interesse mentre chi ama la natura, non può perdersi la bellissima Grotta Gigante.
Che siate appassionati di mare, cultura o semplicemente alla ricerca di un luogo diverso dal solito, Trieste saprà conquistarvi con la sua energia giovane e accogliente. Pronti a partire?
Trieste in 3 giorni: guida a una scoperta tra storia, mare e cultura
Giorno 1: Aquileia
La prima mezza giornata è stata dedicata alla visita di Aquileia, uno dei principali centri dell’Impero Romano dichiarata patrimonio UNESCO, situata a circa 45 minuti da Trieste, famosa per i suoi straordinari resti archeologici.


Per scoprirla abbiamo partecipato ad una visita guidata, che ci ha portati prima a passeggiare tra i resti del foro, del porto fluviale e del mercato antico e poi nella spettacolare Basilica di Santa Maria Assunta, con il magnifico pavimento paleocristiani a mosaico, uno dei più grandi e ben conservati del mondo romano. Sotto la Basilica si trova la Cripta degli Scavi, che mostra i resti delle strutture originarie del IV secolo.
Per la visita al sito occorrono almeno 2 ore. Nei pressi del parcheggio sono presenti locali dove mangiare e un’area attrezzata per il pic-nic.


Giorno 2: Castello di Miramare e visita del centro storico di Trieste
La mattina del secondo giorno è stata dedicata alla visita del Castello di Miramare, situato su un promontorio affacciato sul Golfo di Trieste a pochi chilometri dal centro città. Questa splendida residenza, progettata dall’architetto Carl Junker, fu costruita tra il 1856 e il 1860 per l’arciduca Ferdinando Massimiliano d’Austria, fratello dell’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe, per essere la sua residenza e quella della moglie, la principessa Carlotta del Belgio. Il castello è circondato da un parco di circa 22 ettari ricchi di piante e offre una bella vista sul Golfo di Trieste. All’interno, in stile eclettico, con influenze neogotiche e neorinascimentali, è possibile ammirare gli arredi originali e le numerose stanze, tra cui la biblioteca e la sala del trono.
I giardini sono visitabili gratuitamente e offrono diversi spazi per potersi rilassare o per poter fare un veloce pic-nic.
Per poter visitare sia il castello che i giardini, consigliamo di mettere in conto almeno 3 ore. Il Castello è posizionato fuori dal centro cittadino ed è raggiungibile in macchina o con i mezzi pubblici.


Il pomeriggio è stato dedicato alla visita del centro città, un miscuglio di stili architettonici, dai palazzi neoclassici e liberty alle strutture medievali, fino al teatro romano.
Il cuore della città è Piazza Unità d’Italia, una spettacolare e maestosa piazza affacciata sul mare, la più grande piazza europea affacciata sul mare.
Su questa piazza si affacciano i principali edifici storici e governativi della città, come il Palazzo del Municipio, il Palazzo del Lloyd Triestino e il Palazzo Pitteri. Questa piazza dà il meglio di sé alla sera, quando è illuminata e assume un’atmosfera magica.

A pochi passi da piazza Unità d’Italia si può passeggiare fino al Molo Audace, un lungo molo pedonale che si estende nel mare Adriatico, perfetto per una passeggiata panoramica, con vista sulla città e sul Golfo di Trieste.
Proseguendo a piedi, si può raggiungere il Porto Vecchio, dove è possibile respirare l’atmosfera portuale di Trieste, per continuare poi verso il Canal Grande, una zona ricca di caffè e negozi e dove si trovano la Chiesa Parrocchiale di Sant’Antonio Taumaturgo, in stile neoclassico e l’elegante Chiesa serbo-ortodossa della Santissima Trinità e di San Spiridione. Qui ci si può fermare per un caffè in uno degli storici caffè letterari, che sono stati frequentati da scrittori come James Joyce e Italo Svevo, come il caffè San Marco.
Sempre in centro città, raggiungibile a piedi, si trova il Teatro Romano, costruito nel I secolo d.C., ancora ben conservato e visibile gratuitamente da via Donota.
Proseguendo verso il colle di San Giusto, si può visitare la Cattedrale di San Giusto, il principale luogo di culto della città, dedicata al patrono della città, con i suoi affreschi e mosaici di epoca romanica. Accanto alla chiesa si trova il Castello di San Giusto, un’antica fortificazione con un museo che ospita reperti storici e archeologici.
Dalla collina di San Giusto si gode di una vista panoramica sulla città e sul mare.
Per gli amanti dell’arte, è possibile visitare il Museo Revoltella, un’importante galleria d’arte moderna, ospitata in un elegante palazzo ottocentesco.



Giorno 3: Risiera di San Sabba e Grotta Gigante
La mattina del terzo giorno è stata dedicata ad uno dei luoghi più toccanti e significativi di Trieste, la Risiera di San Sabba, simbolo della memoria storica legata agli orrori della Seconda Guerra Mondiale.
Questo ex impianto industriale, costruita nel 1913 come riseria, fu trasformato durante la Seconda Guerra Mondiale in campo di concentramento nazista, tristemente famoso per essere l’unico campo di concentramento con forno crematorio in Italia. Qui venivano detenuti, interrogati e torturati partigiani, prigionieri politici, ebrei e civili destinati ai campi di sterminio in Germania e Polonia. Molti furono giustiziati direttamente nella Risiera, mentre altri venivano deportati ad Auschwitz o Dachau. Si stima che tra le mura della Risiera siano morte migliaia di persone. Oggi la Risiera è un monumento nazionale ed è stata trasformata in Museo Civico e Monumento Nazionale. Il sito è dunque ora un luogo di memoria e riflessione, dedicato alle vittime del nazifascismo. Purtroppo gran parte del sito è stato distrutto dai nazisti per cancellare le tracce degli orrori perpetrati, ma è possibile ancora oggi visitare, oltre al museo, le celle di prigionia, la sala della morte e il cortile interno, dove avveniva lo smistamento dei detenuti.
L’esperienza è davvero toccante e di grande impatto emotivo, sicuramente da lasciare il segno.
L’ingresso è gratuito, ma per capire la storia a fondo conviene prenotare una visita guidata a pagamento (durata circa 2 ore).


L’ultimo pomeriggio è stato dedicato alla visita della Grotta Gigante, una delle attrazioni naturali più spettacolari del Carso triestino. Si tratta di un’unica cavità sotterranea che detiene il record di grotta turistica più grande del mondo, caratterizzata da un’enorme sala sotterranea alta oltre 100 metri ricca di stalattiti e stalagmiti, alcune delle quali alte oltre 12 metri. Alla grotta si accede con visita guidata della durata di circa 1 ora, attraverso un percorso di circa 850 gradini, suddivisi tra la discesa e la risalita.
All’ingresso si trova un centro informativo con pannelli esplicativi sulla geologia del Carso e sull’origine delle grotte.
Il percorso è sicuro e ben attrezzato, ma è consigliato indossare scarpe comode con suola antiscivolo (io mi sono trovata bene con le scarpe da trekking donna testate grazie alla collaborazione con adidas) e una giacca leggera, vista la temperatura interna costante di circa 11 gradi.
La grotta è anche un importante laboratorio naturale per studi di geofisica e climatologia e al suo interno sono installati strumenti per monitorare i movimenti della crosta terrestre.
Dato il numero di gradini, la visita non è consigliata a chi ha difficoltà motorie.


Dove dormire a Trieste
Per dormire, abbiamo scelto un hotel abbastanza economico fuori Trieste, l’Hotel Sonia di Domio. Nonostante il giudizio non alto di Booking, ci siamo trovati molto bene. L’hotel è stato ristrutturato di recente e le camere sono pulite e funzionali. La colazione e la cena sono a buffet e di buona qualità. Certo la posizione non è il massimo, ma per trascorrere due notti non è un problema.

Link utili
Se volete abbinare la visita di Trieste a qualche giorno di relax al mare, in questo post potete trovare qualche spunto: Mare Friuli Venezia Giulia e Veneto, località a confronto.
Si ringrazia adidas per averci concesso la possibilità di testare i suoi prodotti.
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