L’Andalusia è stata la meta della nostra ultima estate. Questa calda e meravigliosa regione del sud della Spagna ci ha permesso di scoprire città caratterizzate da incredibili mix culturali, paesaggi unici e splendide spiagge. Ecco come organizzare un interessante itinerario in Andalusia, alla scoperta sia dei suoi tesori culturali che delle sue meraviglie naturali.

Alla scoperta dell’Andalusia: come organizzare un itinerario on the road di 17 giorni

L’Andalusia è una delle regioni più affascinanti e culturalmente ricche della Spagna. Questa regione, situata nel sud del Paese, è famosa per la sua storia multiculturale: l’Andalusia ha infatti subito l’influenza di diverse civiltà, tra cui i romani e i mori, che hanno lasciato una profonda impronta sul suo patrimonio architettonico e culturale. È proprio qui che si possono ammirare capolavori famosi in tutto il mondo, come l’Alhambra di Granada, la Moschea-Cattedrale di Cordova e l’Alcázar di Siviglia, simboli dell’epoca musulmana.

L’Andalusia è anche la culla del flamenco, una delle espressioni artistiche più iconiche della Spagna, e della corrida. Con un clima caldo e soleggiato, questa regione offre paesaggi spettacolari, dalle montagne della Sierra Nevada alle spiagge della Costa del Sol. Le città andaluse, come Siviglia, Granada, Malaga e Cordoba, combinano un ricco patrimonio storico con una vivace vita moderna, rendendole mete turistiche di grande attrazione.

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Albaicin Granada

Cosa fare prima di partire per l’Andalusia

Prenotazione del volo

Abbiamo monitorato i voli e, dopo aver provato diverse combinazioni, abbiamo trovato la migliore soluzione con EasyJet, da Milano Malpensa a Malaga. Per spuntare un buon prezzo (circa 80 euro a persona) abbiamo prenotato 7 mesi prima, con solo bagaglio a mano (al momento EasyJet permette di imbarcare gratuitamente un bagaglio a mano con dimensioni massime 45 x 36 x 20 cm da posizionare sotto il sedile di fronte). Abbiamo aggiunto alla prenotazione un bagaglio da stiva (peso massimo 23 kg) da imbarcare. Questa soluzione è molto più conveniente della scelta di 4 singoli bagagli a mano grandi.

Parcheggio a Malpensa

Dopo aver provato diversi parcheggi in zona Malpensa, da qualche anno abbiamo iniziato a collaborare con Jet Park, a nostro avviso uno dei più attrezzati, comodi e organizzati tra quelli provati. Il parcheggio offre tantissimi servizi, che vi abbiamo già raccontato in questo post. Oltretutto per i nostri lettori offre uno sconto utilizzando il codice DAICHEPARK.

Noleggio auto in Andalusia

Per spostarsi in Andalusia occorre un mezzo proprio. A meno di voler visitare solo le grandi città, per poter raggiungere zone più remote, paesini più piccoli o spiagge meno cittadine è necessario mettere in conto questa spesa.
Per questo viaggio abbiamo avuto modo di collaborare con BPS AUTO, un comparatore di prezzi grazie al quale è comodo scegliere la tariffa migliore in base alle proprie esigenze.
Non dovendo portare con noi troppi bagagli noi abbiamo scelto un veicolo di fascia media (in particolare una Renault Clio) con il noleggio NizaCars, utilizzando un voucher messo a disposizione dal portale per sperimentare il servizio.
NizaCars si trova appena fuori dall’aeroporto. Una volta ritirati i bagagli, è stato necessario chiamare il numero indicato sul nostro contratto e in pochi minuti ci sono venuti a prendere con uno shuttle.
A nostro avviso BSP si è rivelato un ottimo portale, sia in fase di prenotazione che come assistenza clienti quando abbiamo avuto necessità di chiedere un chiarimento per un danno subito durante il viaggio (rottura del cruscotto a causa di un sasso).
In base alla nostra esperienza, possiamo assolutamente consigliare il portale BPS AUTO per pianificare un itinerario on the road come il nostro.

Free tours per scoprire le città

In questo viaggio abbiamo per la prima volta utilizzato i free tour, ovvero degli itinerari a piedi gratuiti con guida (spesso anche in italiano), che portano alla scoperta delle principali città. I tour sono completamente gratuiti, ma è buona norma lasciare una mancia alla guida al termine dei tour, quantificabile in base al grado di soddisfazione.
Per prenotarli noi abbiamo utilizzato il sito Civitatis, un portale con cui siamo affiliati da tempo che offre sia tour a pagamento che tour gratuiti.

Il nostro itinerario in Andalusia di 17 giorni

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Tappa 1 – Malaga

La prima tappa del nostro itinerario è stata Malaga, la città di Pablo Picasso. Malaga è una bellissima cittadina del Sud della Spagna affacciata sul mare, famosa per il suo clima mediterraneo, la ricca storia culturale e per le sue spiagge.

A Malaga abbiamo dedicato tre giorni: due per scoprire la città e uno invece per raggiungere il suggestivo Caminito del Rey, a circa un’ora di distanza.

Per scoprire il grazioso e vivace centro storico di Malaga e per non perdere i punti salienti della città, noi abbiamo deciso di partecipare ad un free tour in italiano prenotato su Civitatis e siamo rimasti soddisfattissimi.
Grazie alla guida abbiamo scoperto le piazze principali della città e in due ore ci siamo fatti un’idea di cosa non perdere a Malaga.
Siamo partiti da Plaza de la Constitución (anche detta Piazza delle 4 strade), dove si trova la Fontana di Genova in marmo bianco e dove si festeggia capodanno.
Siamo proseguiti poi verso la Chiesa de Nuestra Señora del los dolores de San Juan, in calle San Juan, vicino alla quale si trova uno dei locali tipici di Malaga per la colazione, La Recova. La visita ci ha portato poi al coloratissimo mercato coperto di Atarazanas, dove si può acquistare frutta, verdura e carne.
Proseguendo in via dei Panettieri, si trova un locale storico, Antigua Casa de Guardia, arredato con antiche botti di vino, che serve il tipico vino da dessert accompagnato da tapas.
Percorrendo C. Marqués de Larios, la strada commerciale della città ricca di negozi e ombreggiata da teli sospesi per permettere la percorrenza anche nel periodo caldo estivo, abbiamo raggiunto Plaza de la Marina prima di raggiungere il lungomare cittadino.
La visita è poi terminata nel centro storico, dove è imperdibile la maestosa Catedral de Nuestra Señora de la Encarnación, chiamata la Manquita perché asimmetrica (le manca una delle due torri previste in costruzione), l’antica Alcazaba, il Castello di Gibralfaro e il Teatro Romano di Malaga.

Con la visita guidata abbiamo visto tutti i siti dall’esterno. Noi poi siamo tornati in autonomia il giorno seguente per visitare gli interni, in gran parte a pagamento (gratuito e visibile dall’esterno il teatro Romano e il Mercato di Atarazanas).

A Malaga si trovano anche due musei importanti, il Museo di Malaga, che comprende opere d’arte e reperti archeologici e ha ingresso gratuito e il Museo dedicato a Picasso.

Per cenare, noi vi consigliamo il lungomare: ci sono diversi locali, anche tapas bar, in cui è possibile cenare con una vista bellissima. Oppure è molto famoso il bar di Banderas, El Pimpi, vicino al Teatro Romano.

Il terzo giorno in città, abbiamo raggiunto il famosissimo Caminito del Rey, un percorso risalente al XX secolo che si sviluppa su passerelle sospese nella profonda valle scavata dal fiume Guadalhorce. Per raggiungere l’inizio del sentiero, conviene raggiungere il parcheggio della stazione ferroviaria di El Chorro e poi prendere qui la navetta apposita.
Noi abbiamo deciso di prenotare un’escursione guidata per sentirci più tranquilli e per vivere questa esperienza in modo più completo. Per percorrere l’intero tratto, lungo circa 3 km, ci abbiamo messo circa 3 ore.

Terminata la visita abbiamo pranzato presso la Mason Carión che offre piatti tipici andalusi (circa 5 minuti in macchina). Buonissimi gli spiedini di pollo e il menù del Rey.

Passando per il suggestivo pueblo blanco di Alóra siamo tornati verso la costa, dove abbiamo passato il pomeriggio in una spiaggia alle porte di Malaga. Il mare nei dintorni di Malaga non è brutto, ma secondo noi non ha nulla di eccezionale. Sicuramente è perfetto per rilassarsi dopo un’escursione di 3 ore sotto il sole estivo andaluso!

Pernottamento 3 notti: Apartment Capuchino – Appartamento spazioso a 5 minuti a piedi dal centro storico.

Tappa 2 – Almería e Parco naturale Cabo de Gata-Nijar

Da Malaga ci siamo diretti ad Almería, una piacevole cittadina costiera a sud-est dell’Andalusia, che ospita un’antica cittadella (Alcazaba) e un centro storico antico e piacevole da visitare. La nostra meta, però, era il vicino Parco naturale Cabo de Gata-Nijar, uno dei posti più belli visti in questo itinerario e al quale, sapendolo, avremmo sicuramente dedicato più giorni.

Il Parco naturale Cabo de Gata-Nijar è una zona quasi desertica andalusa, che ospita alcune delle spiagge più belle e selvagge della Spagna. L’accesso ad alcune di esse è a pagamento. Noi abbiamo optato per la Playa des Genoveses, una distesa sabbiosa lambita da acque cristalline con fondale dolcemente digradante e per la Playa Monsul, un’altra spiaggia sabbiosa circondata da dune desertiche e da pareti di roccia d’origine vulcanica. L’ingresso a queste spiagge costa 6 euro e comprende il parcheggio. Non sono presenti punti di ristoro.

A queste spiagge si arriva tramite sterrata di circa 2,5 km. La strada è molto bella, peccato che abbiamo avuto la sfortuna di rompere il parabrezza a causa di un sasso, incidente da poco ma che ci ha fatto perdere tempo prezioso e ci ha così reso impossibile visitare il vicino Desierto de Tabernas, l’unico deserto europeo, scenario di moltissimi film western.

Come già detto noi abbiamo dedicato a questa zona un solo giorno, ma ne merita assolutamente di più, soprattutto se amate le spiagge deserte e selvagge.

Pernottamento 1 notte: Avenida Hotel – Hotel 4 stelle moderno e molto piacevole.

Tappa 3 – Granada

Granada è una delle tappe imperdibili dell’Andalusia e sicuramente una delle più famose. Una città che è davvero un piccolo gioiello da scoprire e non solo per il suo monumento più famoso, l’Alhambra.
Noi abbiamo deciso di dedicare a questa città due notti e secondo noi è un giusto compromesso per vedere i punti principali godendosi anche un po’ di relax.

Anche in questo caso abbiamo deciso di scoprire la città grazie a due free tour a piedi: un free tour per conoscere i punti più belli del centro storico e un altro free tour per scoprire i due quartieri famosi di Granada, il vecchio quartiere arabo Albaicín e il quartiere gitano Sacromonte.

Il primo giorno abbiamo scoperto il centro storico grazie al primo tour. Siamo partiti da Plaza de Bib-Rambla, una vivace piazza centrale dell’area commerciale di Granada circondata da edifici del XIX secolo e ci siamo diretti verso la Cattedrale della città, una delle cattedrali più grandi della Spagna, con la Cappella Reale e il Sagrario.
Di qui ci siamo prima persi all’interno del mercato dell’Alcaicería, un tempo mercato della seta moresca e oggi mercato turistico dove poter acquistare souvenir per tutti i gusti. La visita è terminata poi nello splendido quartiere dell’Albaicín, un dedalo di stradine in salita che espongono tè, spezie e prodotti arabi, situato ai piedi della collina dell’Alhambra.
La nostra serata si è conclusa in un caratteristico tapas bar, El Origen, che vi consigliamo caldamente.

La nostra seconda giornata è stata dedicata agli interni della Cattedrale e della adiacente Cappella Reale e con la visita del Monastero San Jeronimo, raggiungibile a piedi e davvero bello.
Con un taxi abbiamo raggiunto poi l’Alhambra (in 4 sicuramente conviene perché il costo è paragonabile a quello del bus), dove avevamo appuntamento con la nostra guida per una visita guidata in italiano (a pagamento prenotata sempre su Civitatis).
L’Alhambra, il sito storico patrimonio Unesco più visitato della Spagna, può essere visitato anche da soli, ma con la visita guidata offre sicuramente un’esperienza più completa. Questo sito è decisamente vasto e ricco: noi abbiamo optato per la visita completa (che comprende sia l’Alhambra che il Generalife e i Palazzi Nasridi. Per la visita completa mettete in conto almeno 3 ore.

Terminata la visita, ci siamo rilassati prendendo un gelato e girando a zonzo per il mercato dell’Alcaicería, prima di recarci all’appuntamento per il nostro secondo free tou, che ci ha portati alla scoperta dei due quartieri più caratteristici della città. Da Plaza Isabel La Católica abbiamo raggiunto il quartiere dell’Albaicín dove abbiamo percorso Calle de las Teteria, la via dei saloni da té, e siamo giunti ai due punti panoramici più belli della città, il Mirador Placeta de Carvajales e il Mirador de San Nicolás, dai quali si hanno gli scorci più belli sull’Alhambra (soprattutto al tramonto).
L’itinerario è terminato presso l’antico quartiere gitano del Sacromonte, caratterizzato dalle tipiche dimore rupestri in grotte, che vanta una lunga tradizione di flamenco (chiamato a Granada zambra). Proprio in una di queste grotte (Cueva de la Rocío), al termine della visita, abbiamo deciso di terminare la serata godendoci uno spettacolo di questo ballo. Visto l’enorme richiesta, la prenotazione è caldamente consigliata!

Pernottamento 2 notti: Apartamentos Los Lobos – Appartamento moderno vicinissimo al centro storico.

Tappa 4 – Baeza – Úbeda e Jaén

La quarta tappa del nostro itinerario in Andalusia ci ha portati a scoprire tre perle rare di questa zona: Baeza, Ubeda e Jaén, tre località che vantano un prezioso patrimonio rinascimentale (non così comune in una zona prettamente influenzata dal dominio moresco). Il capoluogo di questa provincia è Jaén, una cittadina che vanta una splendida e maestosa cattedrale ed è dominata dal Castillo de Santa Catalina, un castello moresco che consigliamo di visitare (si raggiunge in macchina).

Baeza e Úbeda , con i loro bellissimi centri storici ricchi di palazzi e monumenti rinascimentali e con le loro bellissime cattedrali, sono state riconosciute patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
Questi tre comuni sono molto vicino tra di loro e possono essere visitati pernottando una notte in uno di essi. Noi abbiamo ad esempio pernottato a Úbeda e abbiamo visto la prima giornata il suo centro storico e quello di Baeza. Poi, sulla strada verso Cordoba, abbiamo fatto una piccola deviazione per visitare anche Jaén.
Le cattedrali di Úbeda e Jaén hanno la possibilità di essere visitate con un biglietto combinato.

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Baeza

Al contrario del resto dell’Andalusia, quest’area andalusa è molto meno battuta dal turismo e anche in alta stagione si può visitare in tutta tranquillità.
In questa zona si trova anche un altro castello molto bello, il Castello di Baños de la Encina, che purtroppo però non è sempre aperto. Noi l’abbiamo solo potuto vedere dall’esterno.

Pernottamento 1 notte: Apartamento en el centro de Úbeda – Plaza Andalucía

Tappa 5 – Cordoba

Dopo la sosta a Jaén, ci siamo spostati verso Cordoba, dove ci siamo fermati una notte.

Questa cittadina ospita a nostro avviso uno dei monumenti più belli visti in questo itinerario, al pari (se non di più) dell’Alhambra di Granada: la splendida Mezquita, una imponente cattedrale cattolica costruita all’interno di una moschea. La cosa che rende speciale questa cattedrale è che per realizzarla non è stata demolita, come nella maggior parte delle cattedrali andaluse, l’edificio islamico precedente, ma la cattedrale ha inglobato ed è diventata un tutt’uno con la precedente moschea. L’effetto è qualcosa di incredibile e unico al mondo.
La visita all’interno è a pagamento ma il biglietto consente l’accesso a diverse altre chiese cittadine. I giardini della Mezquita, invece, sono gratuiti.

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Interno della Mezquita

Attorno alla Mezquita sorge il quartiere più caratteristico e vivace di Cordoba, il quartiere ebraico, anche se di ebraico è rimasto ben poco: un dedalo di stradine ricche di negozi e locali in cui mangiare qualcosa.
Anche per scoprire Cordoba abbiamo optato per un free tour, che ci portati nei suoi angoli più caratteristici e famosi.
Da non perdere il mercato degli artigiani Zoco Municipal, situato all’interno di un suggestivo cortile, la piccola sinagoga (unica sinagoga ancora in attività non solo a Cordoba, ma anche in tutta l’Andalusia) e gli splendidi patii fioriti, uno più bello dell’altro.

Noi siamo capitati in città il giovedì e presso l’Info point ci hanno detto che in tale giorno della settimana era possibile visitare gratuitamente diversi siti dalle.12 alle 14.30: noi ne abbiamo approfittato per visitare l’imperdibile Alcazar de Los Reyes Cristianos, il palazzo-fortezza reale, i Baños del Alcazar Califal e il Museo Taurino.
In città, se avete tempo, mettete in lista anche la visita al Palacio de Viana, la dimora aristocratica meglio conservata di tutta la Spagna.

Fuori città, invece, consigliamo di fermarvi presso due siti di particolare interesse, che noi abbiamo visitato prima di andare verso Siviglia: il Castillo de Almodovar (uno dei castelli dove sono state girate delle scene di Games of Thrones) ma soprattutto la Madinat Al-Zahra, uno dei siti archeologici più importanti della Spagna, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 2018 e enorme testimonianza dello splendore del califfato cordovese. L’ingresso a questo sito è gratuito per tutti i cittadini della UE.

Pernottamento 1 notte: Líbere Córdoba Patio Santa Marta, splendido ostello ristrutturato con camere familiari e piscina.

Tappa 6 – Siviglia

Siviglia, la capitale dell’Andalusia, è una delle tappe assolutamente imperdibili in un itinerario in Andalusia, una vera perla culturale. Noi abbiamo deciso di fermarci due notti.
Siviglia è conosciuta per la sua straordinaria bellezza architettonica e il suo patrimonio culturale. Situata lungo il fiume Guadalquivir, Siviglia è un crocevia di influenze culturali, frutto di una lunga storia che va dall’epoca romana a quella islamica, fino al Rinascimento spagnolo.

Anche per Siviglia abbiamo prenotato un free tour che ci ha portati in giro per la città. Siamo partiti da una delle piazze più famose, Plaza de España, per dirigerci poi verso l’Università di Siviglia, ospitata in un importante edificio storico che un tempo era sede di una ex fabbrica di tabacco. L’itinerario è proseguito poi verso la Torre dell’Oro, situata lungo le sponde del fiume Guadalquivir e costruita nel XIII secolo dagli Almohadi con funzione difensiva. La Torre ospita oggi il Museo Navale di Siviglia, che espone modelli di navi, strumenti di navigazione e mappe che ripercorrono la storia marittima della città, profondamente legata all’epoca delle grandi esplorazioni. Salendo in cima, si può godere di una splendida vista sul fiume Guadalquivir e sul centro storico della città.

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Plaza de Espana

Costeggiando il fiume, ci siamo diretti verso la particolarissima e poco conosciuta Plaza del Cabildo, chiamata anche Piazza dell’Illegalità, una piccola e affascinante piazza semicircolare situata vicino alla Cattedrale e all’Archivio delle Indie. Questo angolo nascosto è uno dei segreti meglio conservati della città: costruita negli anni ’50 del XX secolo, è caratterizzata da portici con archi decorati con affreschi, mosaici e dettagli che riflettono lo stile andaluso tradizionale. Al centro della piazza c’è una fontana e una zona alberata, ideale per rilassarsi all’ombra. In questa piazza si trovano diversi negozi.
L’itinerario si è concluso nella piazza della Cattedrale, il cuore di Siviglia, dove si trova una delle cattedrali più grandi e famose della Spagna e il suo famoso campanile, la Giralda.
Terminato l’itinerario a piedi, abbiamo visitato l’interno della cattedrale, siamo saliti sulla terrazza panoramica della Giralda e abbiamo visitato il vicino Archivio Generale delle Indie, uno dei più importanti archivi storici al mondo, che ospita documenti preziosissimi legati alla colonizzazione spagnola delle Americhe e delle Filippine.
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Abbiamo infine terminato la serata in uno dei quartieri più famosi della città, Triana, situato sulla riva occidentale del fiume Guadalquivir, cuore pulsante dell’arte flamenca, della ceramica e della vita popolare.

Il giorno seguente abbiamo visitato il Real Alcázar, uno dei palazzi reali più antichi ancora in uso in Europa, costruito dai Mori nel Medioevo e magnifico esempio di architettura mudéjar, che fonde elementi islamici, cristiani e gotici.
Ci siamo diretti poi di nuovo verso Plaza de Espana, dove ci siamo divertiti percorrendo il canale a mezzaluna a bordo delle caratteristiche barchette a remi ( costo 6 euro ogni mezz’ora). Al tramonto abbiamo visitato Las Setas, un’installazione architettonica moderna progettata dall’architetto tedesco Jürgen Mayer e completata nel 2011, una delle più grandi costruzioni in legno al mondo, il cui soprannome “Las Setas” (funghi) deriva dalla sua forma, che ricorda grandi funghi o alberi stilizzati. Dal suo mirador il tramonto è spettacolare.

Pernottamento 2 notti: appartamento in residence Holiday Rentals Tempa Museo.

Tappa 7 – Cadice, Gibilterra, Playa de Bolonia

Da Siviglia ci siamo diretti verso Gibilterra, facendo una sosta di qualche ora nella piccola e graziosa cittadina di Cadice. La visita richiede poco tempo, ma merita sicuramente.

Prima di raggiungere il nostro hotel, situato a Algeciras vicino a GIbilterra, ci siamo fermati per qualche ora nella splendida e selvaggia spiaggia di Conil de la Frontera, una distesa di sabbia finissima, lambita dalle acque fresche dell’Oceano. Un’oasi di pace meravigliosa, dove abbiamo camminato per più di un’ora sentendo il solo rumore delle onde che si infrangono.


Per dormire abbiamo scelto un hotel fuori Gibilterra per evitare di portare la macchina a noleggio in territorio non europeo (se optate per dormire a Gibilterra, colonia britannica, informatevi per l’assicurazione aggiuntiva per la macchina). Algesiras non è un posto che però ci sentiamo di consigliarvi: una cittadina che può andare bene solo come tappa di passaggio o per prendere il traghetto per il Marocco.

Il giorno seguente l’abbiamo dedicato alla scoperta di Gibilterra. Abbiamo lasciato l’auto nell’enorme parcheggio situato prima del confine (16 euro al giorno) e, attraversato a piedi l’aeroporto, ci siamo trovati improvvisamente catapultati in un piccolo angolo britannico in territorio spagnolo. Per attraversare il confine è necessario avere con sé le carte di identità.
Il centro di Gibilterra non ha nulla di particolare da offrire, caratterizzato da edifici moderni e poco caratteristici. Per raggiungere la famosa Rocca, il promontorio visibile da chilometri di distanza, è necessario prendere l’autobus, che porta i turisti dall’aeroporto fino alla cable car. In alta stagione mettete in conto una fila lunghissima prima di poter salire, quindi almeno un’ora di attesa. Il costo non è basso: in 4 abbiamo speso circa 167 euro, comprensivi di salita e di accesso alla riserva naturale.
La Rocca di Gibilterra è famosissima per le scimmie che la popolano, le uniche scimmie selvatiche d’Europa: attenzione perché seppure carine, sono molto affamate e aggressive con i turisti. Oltre alle scimmie, la Riserva include punti panoramici, punti storici strategici come il lungo tunnel costruito durante il Grande Assedio del 1779-1783 e una bellissima grotta (Grotta di San Michele), ricca di stalattiti e stalagmiti.
La visita di tutta la riserva richiede almeno 5 o 6 ore e si sviluppa lungo un itinerario in discesa, che parte dall’arrivo della cabinovia e termina nei pressi del castello Moresco.

Per la serata abbiamo optato per un pic nic sulla spiaggia di Getares (vicino ad Algeciras), una bella spiaggia libera cittadina di sabbia. Dietro alla spiaggia ci sono diversi ristoranti e locali dove mangiare anche un gelato. In spiaggia ci sono anche giochi per i bambini e attrezzature da palestra per i più grandi.

Il mattino seguente, prima di dirigerci verso la nostra ultima tappa, abbiamo deciso di trascorrere l’intera mattinata in una delle spiagge più belle e selvagge della Costa de la Luz, la Playa de Bolonia, conosciuta per le sue acque cristalline, la sabbia fine e le dune bianchissime che la circondano.

Pernottamento 1 notte: Hotel Mir Octavio.

Tappa 8 – Costa del Sol (Fuengirola)

La penultima tappa del nostro itinerario in Andalusia è stata Fuengirola, in Costa del Sol. Tre giorni interi all’insegna del relax. La Costa del Sol è un po’ la Romagna spagnola, con spiagge attrezzate e divertimenti per tutti i gusti. Sicuramente nulla a che vedere con la bellezza delle spiagge dei dintorni di Cadice o di quelle del Parco naturale Cabo de Gata-Nijar, ma per noi questi giorni sono stati davvero rilassanti e piacevoli, complice di sicuro l’hotel che abbiamo prenotato su booking, l’hotel Leonardo Fuengirola, che ci ha coccolati sia a colazione che a cena con ottimo cibo.

Pernottamento 3 notti: Leonardo Hotel Fuengirola Costa del Sol.

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Fuengirola

Tappa 9 – Júzcar, Ronda e Setenil de las Bodegas

Le ultimissime tappe del nostro viaggio in Spagna sono stati tre piccoli borghi andalusi, che abbiamo scoperto tutti in una giornata prima di raggiungere l’aeroporto, dove avevamo l’aereo per l’Italia attorno alle 20:30 della sera.

Il primo borgo è stato Júzcar, il cosiddetto “paese dei Puffi”, un villaggio in provincia di Malaga immerso nelle montagne della Serranía de Ronda, diventato famoso nel 2011, quando è stato dipinto di blu per promuovere il film dei Puffi. Da allora, ha mantenuto questa particolare colorazione e si è trasformato in una meta turistica. Onestamente a nostro avviso il villaggio è fuori mano, la strada per raggiungerlo molto tortuosa e quello che offre non ricompensa il tempo speso per raggiungerlo.

Piuttosto vi consigliamo di dedicare tempo a Ronda, una delle città più spettacolari e storiche della provincia di Málaga, situata su un altopiano che si affaccia su una profonda gola chiamata El Tajo, creata dal fiume Guadalevín. A Ronda è possibile vedere il suo spettacolare Puente Nuovo, realizzato nel XVIII secolo per collegare le due parti della città separata dal burrone, la Plaza de Toros de Ronda, una delle più antiche e famose arene di Spagna, i Bagni Arabi e il bellissimo centro storico, caratterizzato da stradine acciottolate e case bianche.
Dal Mirador de Ronda si può godere di una vista impareggiabile sulle colline e sulle montagne circostanti.

Infine, è imperdibile una tappa veloce nel piccolissimo ma unico villaggio di Setenil de las Bodegas, conosciuto per le sue case costruite sotto enormi rocce di arenaria. Questo borgo è molto piccolo e le sue vise più famose sono Cuevas del Sol e Calle Cuevas de la Sombra. Qui le case sono costruite direttamente sotto enormi massi che fungono da tetto naturale.

Un itinerario per tutte le stagioni

L’Andalusia si presta ad essere scoperta in tutte le stagioni dell’anno. In estate è perfetta per il mare, ma mettete in conto il caldo che a volte può essere estenuante.Le mezze stagioni, invece , regalano belle giornate soleggiate e temperature più gradevoli.
Qualunque perido scegliate, preparatevi a lasciare un pezzo di cuore in questa terra caliente e accogliente.

Pronti a partire?