Il Marocco è un Paese capace di entrare nell’anima e di restarci a lungo: il profumo delle spezie che si mescola all’aria calda, i colori intensi dei tessuti nei souk, il suono del muezzin che scandisce il ritmo delle giornate, la vastità del deserto che ti fa sentire piccolo di fronte alla natura. Viaggiare qui con due adolescenti è stata una sfida organizzativa non da poco, ma anche un’avventura emozionante che ci ha regalato momenti indimenticabili, tanto da diventare uno dei viaggi di famiglia più belli di sempre.

In questo articolo vi guideremo passo passo nell’organizzazione di un itinerario di due settimane, raccontandovi la nostra esperienza diretta e condividendo consigli concreti, contatti utili e piccoli trucchi che abbiamo imparato sul campo, per vivere il Marocco in tutta la sua autenticità, senza stress e con la giusta dose di avventura.

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Chefchaouen

1. Voli e partenza dall’Italia

La scelta della città di arrivo e di partenza è il primo passo. Noi abbiamo optato per Marrakech, un hub ben collegato con l’Italia e servito da diverse compagnie aeree low cost. Questa scelta ci ha permesso di trovare facilmente orari comodi e tariffe competitive, soprattutto grazie a un acquisto effettuato con largo anticipo. Abbiamo volato da Milano con EasyJet, approfittando di un’offerta molto conveniente e senza scali, così da arrivare freschi e pronti per iniziare l’avventura.

Per il parcheggio a Malpensa ci siamo affidati come al solito a Jet Park Premium, che si è rivelato una soluzione sicura, comoda e rapida: la navetta privata ci ha accompagnati direttamente al terminal in pochi minuti e, al ritorno, ci ha riportati in pochi minuti alla nostra macchina, che abbiamo trovato esattamente come l’avevamo lasciata. I nostri lettori possono usufruire del 10% di sconto inserendo il codice DAICHEPARK al momento della prenotazione.

Consigliamo di prenotare i voli con largo anticipo (almeno 5-6 mesi di anticipo), soprattutto in alta stagione, monitorando i prezzi con strumenti come Google Flights o Skyscanner e confrontando più compagnie per trovare le tariffe migliori. Sotto data i prezzi lievitano e diventano inaccessibili!

2. Assicurazione e connessione dati sempre attiva

Quando si viaggia per periodi lunghi, fuori Europa e con ragazzi al seguito, avere un’assicurazione viaggio completa non è un optional, ma una vera necessità. Noi ci siamo affidati come sempre a Columbus Assicurazioni, che include copertura per spese mediche, eventuali annullamenti, smarrimento o danneggiamento del bagaglio e perfino assistenza 24 ore su 24 in caso di emergenza. Per i nostri lettori c’è un 10% di sconto con il codice TBG027.

Anche la connessione internet in Marocco è fondamentale, soprattutto se come noi si vuole utilizzare il navigatore, tradurre cartelli e menu, rimanere in contatto con casa o postare in tempo reale foto e aggiornamenti o usare le app nei musei o nei siti storici. Abbiamo scelto la eSIM Holafly, attivabile in pochi minuti e funzionante funzionante quasi ovunque, anche in molte medine e nel loro dedalo di vicoli e stradine, dalle grandi città ai villaggi più remoti e perfino nel deserto. Con il codice DAICHEPARTIAMO si ottiene un 5% di sconto. È stata una scelta comodissima: attiva da subito, niente necessità di cambiare la SIM del telefono, e copertura stabile durante tutti gli spostamenti.

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3. Come muoversi: perché scegliere un driver privato in Marocco

Viaggiare in Marocco significa immergersi in un mondo di colori, profumi e paesaggi mozzafiato, ma anche affrontare strade e percorsi che non sempre sono semplici da gestire per chi non conosce il territorio. 

Noi siamo viaggiatori da sempre orientati al fai-da-te e inizialmente pensavamo di noleggiare un’auto, ma dopo aver letto e ascoltato varie esperienze abbiamo scelto un driver privato

Le motivazioni che ci hanno orientati e spinti verso questa scelta sono state molteplici.

Innanzitutto un driver privato conosce bene il suo Paese: dalle stradine intricate delle medine alle strade panoramiche che attraversano montagne, deserti e valli verdi. Questa esperienza sul campo permette di raggiungere in sicurezza anche le zone più remote, senza il rischio di perdersi o perdere tempo in ricerche e deviazioni.

Sulle strade marocchine i controlli di velocità e posti di blocco sono tantissimi, difficili da gestire se non si conoscono le regole locali. I poliziotti si appostano ovunque lungo le strade e rilevano la velocità. In caso di superamento dei limiti si viene bloccati immediatamente ed è necessario pagare una sanzione.

Inoltre, nelle città il traffico è caotico, con motorini, biciclette, carretti, calessi e perfino asini che sbucano da ogni lato senza regole precise e chiare. E’ facilissimo avere un incidente se non si è abituati a tali  situazioni: bisogna avere ottimi riflessi!

Oltre alla guida sicura, un driver locale può offrire anche consigli preziosi su dove fermarsi per scattare le foto migliori, quali ristoranti provare per assaggiare autentici piatti marocchini, o quali mercati e botteghe meritano una visita. Spesso, conosce anche luoghi fuori dalle rotte turistiche, piccole perle che difficilmente si scoprirebbero viaggiando da soli.

Un altro vantaggio è la flessibilità totale dell’itinerario: con un driver privato non sei legato a orari fissi come nelle escursioni di gruppo, puoi fermarti quando vuoi per ammirare un paesaggio, visitare un villaggio o semplicemente prendere un tè alla menta in un locale tipico.

Per chi viaggia con bambini, ragazzi o persone anziane, il comfort di avere un’auto privata e un autista dedicato significa meno stress e più tempo da dedicare alle esperienze. Inoltre, un driver esperto sa adattarsi al ritmo del gruppo, organizzando le tappe in base alle esigenze di ognuno.

Infine, c’è l’aspetto della tranquillità: le strade marocchine possono essere impegnative, soprattutto in zone montane o desertiche, e affidarsi a un autista locale permette di viaggiare sereni, concentrandosi solo sul piacere della scoperta.

Ora che siamo tornati possiamo dire che questa è stata la decisione migliore che consigliamo a tutti coloro che vogliono organizzare un viaggio in Marocco.

Dopo aver contattato diversi autisti consigliati da amici e gruppi di viaggio su Facebook, abbiamo scelto di affidarci a Mubarak di Magic Sahara Tour. È stato con noi tutti i 16 giorni, organizzando anche l’escursione nel deserto e i pernottamenti a Fes e Midelt. Prezzi onesti, macchina comoda e pulita a 9 posti, e un’attenzione ai dettagli che ha fatto la differenza. La sua conoscenza del territorio e la capacità di alternare tappe intense a momenti di relax hanno reso il viaggio perfettamente bilanciato.

Contatti: Mubarak Bakabou: magicsaharatours@gmail.com – Tel. +212 604-375674

4. Pernottamenti: il fascino dei riad

In Marocco l’esperienza del soggiorno è parte integrante del viaggio.

Una delle esperienze più autentiche che si possono vivere in Marocco è dormire in un riad, le tipiche dimore tradizionali marocchine, spesso ricavate da antichi palazzi restaurati con mosaici colorati, legni intagliati e cortili interni decorati con fontane e piante. Oltre alla bellezza architettonica, ciò che colpisce è l’accoglienza: quasi ovunque ci hanno offerto tè alla menta e dolcetti come benvenuto, un gesto semplice che ci ha fatti sentire ospiti più che clienti.

Le colazioni nei riad sono un vero momento di piacere: pane appena sfornato, crêpes sottili con miele e marmellata, olive, formaggi locali, spremute d’arancia fresche e spesso anche omelette preparate al momento. Spesso la terrazza panoramica offre una vista spettacolare sui tetti della medina, ideale per iniziare la giornata con calma prima di tuffarsi nel caos dei vicoli.

Noi siamo stati felici di avere scelto, quando possibile, questa tipologia di strutture. Vi consigliamo di prenotare i riad in posizione centrale per raggiungere a piedi le attrazioni principali ed evitare lunghi spostamenti, potersi muovere a piedi nelle medine e vivere l’atmosfera autentica anche dopo il tramonto.

Per le prenotazioni, abbiamo usato come portale Booking, eccetto le notti a Fes, Ouarzazate, Midelt e la notte nel deserto, che sono state gestite e prenotate da Mubarak.

5. Il nostro itinerario di due settimane: un viaggio completo tra città, natura e cultura

Dopo aver visto come organizzarci in termini di voli, alloggi, spostamenti e consigli pratici, entriamo nel cuore del nostro viaggio con la presentazione dell’itinerario giorno per giorno, che poi racconteremo nel dettaglio in un altro post dedicato.

Con Mubarak abbiamo strutturato un percorso che alternava la scoperta delle grandi città marocchine, immerse nella storia e nella cultura, a pause rigeneranti in natura e momenti di avventura autentica, perfetto per viaggiare con due adolescenti curiosi e pieni di energia.

Ecco il nostro programma dettagliato:

  • Giorno 1: Arrivo a Marrakech
    Prima immersione nell’atmosfera vivace della città rossa, con il tempo di ambientarsi e iniziare a respirare i profumi dei mercati.
  • Giorno 2: Visita di Marrakech con guida locale
    Per non farci perdere nulla di questa città magica, Mubarak ha organizzato una visita con una guida esperta n italiano.
  • Giorno 3: Escursione alle Cascate di Ouzoud con ritorno a Marrakech
    Una giornata alla scoperta delle cascate più alte del Nord Africa.
  • Giorno 4: Visita alla Valle dell’Ourika con ritorno a Marrakech
    Un’escursione nelle montagne dell’Atlante, tra villaggi berberi e paesaggi mozzafiato, ideale per scoprire la vita rurale e fare trekking rinfrescante.
  • Giorno 5: Da Marrakech a Essaouira
    Partenza verso la costa atlantica, con la splendida Essaouira, città di pescatori e artisti, famosa per le mura fortificate, il porto colorato e l’atmosfera rilassata.
  • Giorno 6: Da Essaouira ad Agadir
    Ci siamo diretti lungo la costa verso Agadir, meta di relax con lunghe spiagge sabbiose e atmosfera di mare.
  • Giorno 7: Giornata di relax ad Agadir
    Una pausa meritata per ricaricare le energie, con mare, sole e la visita alla vecchia Kasbah della città.
  • Giorno 8: Da Agadir ad Ait Ben Haddou e Ouarzazate
    Ci siamo immersi nel cuore del Marocco più scenografico, con la visita della kasbah di Ait Ben Haddou, patrimonio UNESCO, e la “porta del deserto” Ouarzazate, famosa per gli studi cinematografici.
  • Giorno 9: Ouarzazate – Valle del Dades – Gole del Todra – Merzouga
    Una giornata ricca di emozioni con panorami spettacolari, gole profonde, e una spettacolare esperienza a dorso di cammello al tramonto verso il deserto di Merzouga, dove abbiamo pernottato in un accampamento sotto le stelle.
  • Giorno 10: Merzouga – Rissani – Midelt
    Dal deserto all’Atlante, attraversando paesaggi che cambiano a vista d’occhio, tra antichi mercati e montagne impervie.
  • Giorno 11: Midelt – Fes con visita guidata
    Abbiamo scoperto Fes, una delle città imperiali più antiche e affascinanti, con una guida locale che ci ha aiutati a orientarci nella sua medina labirintica.
  • Giorno 12: Fes – Meknès – Volubilis – Chefchaouen
    Un tour tra siti storici e archeologici, fino alla magica città blu di Chefchaouen, che sembra uscita da una fiaba.
  • Giorno 13: Da Chefchaouen a Tangeri e Asilah
    Abbiamo proseguito verso la costa settentrionale, tra mercati vivaci e spiagge tranquille, per scoprire la Tangeri cosmopolita e la pittoresca Asilah.
  • Giorno 14: Da Asilah a Rabat
    Siamo rientrati verso la stupenda capitale, Rabat, con i suoi giardini, la kasbah e i musei, perfetta per un tuffo nella storia moderna e antica del Marocco.
  • Giorno 15: Da Rabat a Casablanca e ritorno a Marrakech
    Ultima tappa con la visita a Casablanca, famosa per la moschea Hassan II, prima del rientro nella magica Marrakech e della preparazione alla partenza.

6. Consigli pratici di viaggio

Dopo aver esplorato luoghi, esperienze e itinerari, è il momento di passare alla parte forse meno poetica ma più utile del viaggio: quella dei consigli pratici.
Organizzare un’avventura in Marocco richiede qualche accorgimento in più rispetto ad altre destinazioni, soprattutto se si vuole vivere il Paese in modo autentico, evitando imprevisti e sfruttando al meglio il tempo a disposizione.

  • Pagamenti: la carta di credito è poco diffusa, eccetto in città come Agadir o in alcuni riad e siti turistici (Moschea Hassan II di Casablanca e il sito Chellah a Rabat). Il resto si paga quasi sempre in contanti.
  • Cambio valuta: ottimo quello dell’Hotel Ali, vicino alla piazza Jemaa el-Fnaa a Marrakech. Noi, terminati i contanti portati dall’Italia, abbiamo prenotato agli sportelli ATM sparsi in ogni città, pagando ovviamente le commissioni relative.
  • Sicurezza: nelle medine ci sono polizia (anche in borghese) e telecamere ed è generalmente molto sicuro girare; nessuno ci ha mai assillati o importunati. I Marocchini sono generalmente rispettosi e non ci hanno mai trasmesso paura. L’unica medina più complessa da orientarsi è quella di Fes, dove consigliamo una guida per non perdersi.
  • Cibo e acqua: Mubarak ci ha subito consigliato di evitare le bancarelle in piazza Jemaa el-Fnaa a Marrakech, che non rispettano le norme igieniche a cui siamo abituati.
    L’acqua in bottiglia costa 5-6 DH nei minimarket e 10-20 DH nei ristoranti.
    Il cibo marocchino tipico è ottimo ( tajine, cous cous, . I pasti completi al ristorante si aggirano sui 10-11 € a persona.
  • Fotografie: è educazione chiedere sempre il permesso prima di fotografare le persone, soprattutto nei mercati. Non tutte accettano.
  • Prese elettriche: uguali alle nostre, nessun adattatore necessario.
  • Clima e vestiti: d’estate le temperature possono essere molto alte (la nostra massima temperatura è stata di 45 gradi) , ma lungo la costa o in montagna l’aria è più fresca e si sta decisamente meglio. Meglio mettere in valigia diversi indumenti estivi ma anche una felpa e un paio di pantaloni lunghi (utili soprattutto se si vuole salire sul dromedario nel deserto).

7. Marocco con adolescenti: la nostra esperienza

Viaggiare con ragazzi significa trovare il giusto equilibrio tra visite culturali e momenti di svago.

Per evitare che si annoiassero, abbiamo inserito esperienze avventurose come il giro in dromedario al tramonto e l’avventura in quad all’alba nel deserto di Merzouga, le passeggiate tra le gole del Todra o una notte in tenda sotto un cielo stellato ma abbiamo anche lasciato momenti rilassanti in piscina o a zonzo nelle medine per curiosare tra negozi di artigianato.

Abbiamo anche alternato tappe “leggere” a giornate più impegnative, così da non sovraccaricarli di visite. In questo modo, il viaggio è rimasto un’avventura entusiasmante dall’inizio alla fine.

Infine, abbiamo assaggiato con loro piatti tipici davvero buoni, come la tajine di pollo al limone e il cous cous alle verdure e abbiamo imparato come si prepara la pizza berbera acquistando direttamente al mercato gli ingredienti e cuocendo tutto nel forno locale.

8. Conclusione: un viaggio che lascia il segno

Il Marocco è un mosaico di emozioni, dove ogni giorno è diverso dal precedente: un minareto che svetta su un souk colorato, un tramonto nel deserto, il profumo del pane appena sfornato, il sorriso delle persone incontrate.
Con un po’ di organizzazione e i giusti contatti, anche un viaggio di due settimane con adolescenti può trasformarsi in un’esperienza che resterà per sempre nei ricordi di famiglia.

Preparati a lasciarti stupire: il Marocco ti aspetta.

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Con Mubarak