La Grecia è uno degli stati europei più completi. Le sue migliaia di isole e l’area continentale sono in grado di regalare al contempo mare stupendo, storia millenaria, cultura, natura e ottima cucina. Per scoprire questa nazione in tutte le sue sfaccettature, abbiamo organizzato un itinerario di due settimane alla scoperta della Grecia continentale e del Peloponneso, tra siti archeologici, monasteri, borghi mozzafiato e spiagge paradisiache.

Dopo esserci innamorati a più riprese del mare greco, prima grazie alla bellissima isola di Rodi e poi con la vivace Corfù, quest’anno abbiamo deciso di andare alla scoperta dell’entroterra della Grecia, cercando di creare un itinerario che potesse accontentare i nostri esigenti figli ormai quasi adolescenti e che potesse essere essere adatto anche al nostro inseparabile amico a quattro zampe, Bailey.

La destinazione è stata scelta dai figli e devo dire che è stata perfetta perché ci ha dato modo di poter unire momenti culturali, trekking nella natura, visite ai numerosi siti storici e rigeneranti pause balneari.

Grazie ai 16 giorni pieni che abbiamo avuto a disposizione siamo riusciti, nonostante il caldo di luglio, a gestire le giornate in modo più che soddisfacente per tutti, amico a 4 zampe compreso.
Ecco dunque il nostro meraviglioso itinerario di due settimane (o meglio 16 giorni) alla scoperta della Grecia continentale e del Peloponneso.

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Il quartiere Anafiotika con vista sul Partenone

Come ci siamo organizzati prima di partire per la Grecia

Per poter organizzare un viaggio in Grecia come il nostro occorre muoversi con un certo anticipo, in modo da poter trovare una buona offerta di alloggi e prezzi abbordabili dei trasporti.
Noi abbiamo da anni un’assicurazione annuale multiviaggio con Columbus, che copre sia la parte medica sia l’annullamento, quindi prenotiamo sempre verso gennaio sia il traghetto (o l’aereo) che gli hotel/appartamenti sperando ovviamente di non dover mai usare l’assicurazione.

Per raggiungere la Grecia abbiamo optato per il traghetto, come vi avevamo raccontato nel post “raggiungere la Grecia continentale in traghetto“, partendo da Ancona e approdando ad Igoumenitsa, nella costa nord-ovest. In questo modo abbiamo avuto a disposizione la nostra macchina e ci siamo spostati senza problemi da nord a sud della nazione.

Se si vuole portare il cane, è necessario farsi rilasciare il passaporto europeo dalla AUSL competente del territorio, che attesta la salute e le vaccinazioni fatte (per muoversi in Europa serve l’antirabbica). E per questo documento occorre muoversi almeno un mese prima (a seconda della zona).
Inoltre, le “cabine pet” sul traghetto sono poche e dunque vanno prenotate con molto anticipo.

Infine, anche per gli alloggi è bene muoversi prima, soprattutto se cercate strutture pet friendly. Per gli alloggi noi solitamente ci affidiamo a Booking, che spesso offre la possibilità di cancellazione gratuita anche sotto data.

Le tappe del nostro itinerario di due settimane in Grecia continentale e Peloponneso

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Come l’Italia, la Grecia offre davvero tantissime alternative e possibilità di itinerario. Per la scelta del nostro, abbiamo cercato di mettere d’accordo tutti e purtroppo abbiamo dovuto escludere alcune aree o alcuni siti archeologici: è impossibile pensare di vedere tutto in un unico viaggio, perché ovunque si vada ci si trova immersi nei resti di una storia millenaria.

Oltretutto bisogna tenere presente la stagione in cui si intende effettuare l’itinerario in Grecia: se come noi avrete a disposizione il periodo estivo, bisogna fare i conti con le temperature alte. In certi momenti della giornata è impensabile visitare una città, un sito archeologico oppure fare trekking. Addirittura noi abbiamo trovato un caldo anomalo anche per la Grecia e il ministero ha deciso di chiudere per sicurezza tutti i siti dalle 13 alle 17 per gran parte del nostro periodo di permanenza. C’è di buono che tutti i siti archeologici e i musei in estate chiudono alle 20 e siamo pertanto riusciti a gestire le nostre visite alternando momenti di relax a momenti culturali, cercando di concentrare le visite ai siti archeologici nei momenti meno caldi delle giornate.

Giorno 1: Igoumenitsa – Kallirroi

Tragitto A → B ( Igoumenitsa → Kallirroi ): 150 km / 2 h 30 minuti
Alloggio: Mantania Tower

Una volta arrivati ad Igoumenitsa, ci siamo subito diretti verso la nostra prima tappa, Kalliroi, una località poco nota immersa nelle montagne greche.
La scelta è stata un errore tattico: nella ricerca di un hotel vicino alle Meteore, non ci siamo resi conto che Kalliroi distava un’oretta dalla nostra meta e non era vicina alle Meteore (come invece era indicato su Booking). Nonostante questo, la scelta si è rivelata una bellissima sorpresa: ci siamo trovati in un hotel 4 stelle in stile castello medievale sperduto nel nulla, il Mantania Tower, circondato dalle montagne e dai boschi, con una bella piscina e camere ampie.
Vicino all’hotel c’è solo tantissima natura, fatta eccezione per qualche abitato poco popoloso, qualche ristorante per gente del posto e una bella chiesa, la Church of the Holy Cross at Doliana of Krania.
Siamo arrivati in hotel a serata ormai inoltrata, dopo esserci persi diverse volte per “colpa” di Google Maps che ci ha più volte spinti in stradine assurde e sterrate.

Itinerario grecia hotel
Mantania Tower, il nostro hotel sperduto nel nulla

Giorno 2: Kallirroi, Meteore

Tragitto B → C ( Kallirroi → Kalambaka /Meteora ): 51 km / 1h
Alloggio: Mantana Tower

Il secondo giorno ci siamo svegliati presto perché avevamo prenotato dall’Italia un hiking per scoprire le Meteore come piace a noi, ovvero nel modo meno turistico possibile.
Abbiamo prenotato l’esperienza Meteora Hiking Tour sul sito Visit Meteora e ne siamo rimasti molto soddisfatti.
Il tour è partito al mattino alle 8 da Kalambaka (in modo da godere delle ore “più fresche” della giornata”) e ci ha portati a scoprire i giganteschi pilastri di roccia di Meteora lungo sentieri meno battuti, accompagnati da una guida locale esperta (tour in inglese) che ci ha raccontato man mano la storia e le leggende della zona. Il tour si è concluso con la visita del più grande e famoso dei monasteri, il monastero di Great Meteoron. Qui siamo potuti entrare senza il nostro cagnolino e la guida è stata così gentile da tenerlo con sé per tutta la durata della visita.

Il pomeriggio l’abbiamo usato per visitare gli altri monasteri aperti il giorno della nostra visita (mercoledì), ovvero Varlaam, Agias Triados, Agiou Stefanou e infine Agios Nikolaos.

I monasteri visitabili attualmente sono solo sei. Ogni monastero è a sé, con orari e giorni di visita differenti quindi controllate bene quali possono essere visitati nel giorno scelto. Non essendo ammessi giustamente gli animali, noi abbiamo fatto i turni per accedere a ciascuno di essi, ma siamo riusciti in una giornata a vedere tutto quello che volevamo, comprese alcune soste panoramiche.

Alla sera abbiamo mangiato presso un ristorantino vicino al nostro hotel, un locale per nulla turistico, sperduto anch’esso tra le montagne, con noi unici ospiti. Un’altra piacevole sorpresa: un’ottima insalata greca e grigliata di carne per 4 persone a soli 36 euro totali!

Giorno 3: Kallirroi – Termopili – Delfi

Tragitto B → D ( Kallirroi → Delfi ): 280 km / 4 h 30 minuti
Tragitto C → D ( Kalambaka → Delfi ): 230 km / 3 h 30 minuti
Alloggio: hotel Kouros

Il terzo giorno del nostro itinerario in Grecia ci ha portati a Delfi. Lo spostamento dalla zona delle Meteore fino a Delfi è di circa 3 ore e mezza. Partendo da Kalliroi invece sono 4 ore e mezza circa, per cui abbiamo deciso di fare una sosta intermedia presso il sito delle Termopili, famoso per essere stato teatro della famosa battaglia delle Termopili del 480 a.C., nella quale i greci comandati dal re spartano Leonida I cercarono di rallentare l’avanzata dell’esercito persiano di Serse I, con effetto però disastroso. Ora nel sito è presente un enorme monumento a Leonida e un museo informativo interattivo.
Il nome Termopili significa “porte calde” e deriva dalla presenza di numerose sorgenti naturali d’acqua calda. Dalla parte opposta della strada, a circa 200 metri di distanza, dietro ad una vecchia stazione del gas, sono ancora accessibili gratuitamente delle piscine termali con acqua che scorre a 40 gradi.

Siamo arrivati a Delfi a metà pomeriggio. Dopo aver lasciato i bagagli nel nostro piccolo hotel in centro, l’hotel Kouros, ci siamo recati a piedi a visitare uno dei siti più importanti della Grecia antica, il sito di Delfi, dimora del famoso e omonimo oracolo.

L’antica Delfi sorgeva attorno al Santuario di Apollo, del quale sono visibili ancora i resti, e sorgeva in una posizione suggestiva, circondata dagli ulivi e dalle montagne, con un favoloso panorama sul mare. La scelta di visitare questo sito al tramonto è stata azzeccata.

Il sito, che è visitabile a pagamento, comprende anche la visita al piccolo Museo Archeologico, che custodisce due statue di giovani uomini, kouroi, conosciute come Gemelli di Argos e la famosa Sfinge di Naxos.

Dalla parte opposta del sito rispetto alla strada si trova un altro sito archeologico importante, accessibile gratuitamente, il Santuario di Atena Pronaia.

Delfi grecia itinerario
L’anfiteatro di Delfi
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Il tempio di Atene Pronaia di Delfi

Giorno 4: Delfi – Atene

Tragitto D → E ( Delfi → Atene): 180 km / 2 h 30 minuti
Alloggio: A&G Apartment

Il nostro itinerario in Grecia è proseguito nel suo cuore pulsante, la capitale Atene. Qui abbiamo trascorso 5 notti, alternando la visita alla città ai suoi dintorni.
La nostra base ad Atene è stato un appartamento ampio e ben arredato, A&G Apartment, comodo per tutti e quattro e soprattutto vicino alla metro e ad un grandissimo supermercato.
Dopo aver scaricato le nostre valigie, abbiamo deciso di trascorrere il primo caldissimo pomeriggio presso il Museo Nazionale Archeologico, in modo da poter essere al fresco durante le ore più calde.

Terminata la visita del museo ci siamo diretti verso l’Acropoli, il sito più importante e famoso della città, dominata da uno dei più famosi e meglio conservati templi dorici, il Partenone terminato nel 438 a.C. Non si è mai pronti ad ammirare questo spettacolo dal vivo, uno dei siti più emozionanti visti nonostante l’enorme quantità di gente presente. Vicino al Partenone è possibile ammirare l’Eretteo, il piccolo santuario risalente al 406 a.C. costruito nel luogo dove Poseidone secondo il mito conficcò il tridente nel terreno e Atena fece nascere l’ulivo (ancora visibile).
Il sito è accessibile a pagamento e il biglietto è molto caro (20 euro a persona). Se si ha intenzione di visitare altri siti della città, conviene acquistare il biglietto cumulativo valido 5 giorni (costo nel 2023 pari a 30 euro a persona, gratis fino 18 anni), che comprende anche la visita dell’antica Agorà, dell’Agorà Romana, della Biblioteca di Adriano, del Ceramico, del Tempio di Zeus Olimpio e del Liceo di Aristotele.

La nostra giornata è terminata a zonzo in uno dei quartieri più belli e vivaci di Atene, il quartiere Plaka, caratterizzato da strette vie con negozi, locali, pittoresche tavernai (taverne caratteristiche greche) e chiesette bizantine.

Sia al museo che al Partenone abbiamo dovuto dividerci in due turni, perché i cani non sono ammessi all’interno.

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Partenone

Giorno 5: Atene – Capo Sunio

Spostamento (non in mappa): Atene → Capo Sunio 70 km / 1 h
Alloggio: A&G apartment

Dopo diversi giorni di visite culturali, abbiamo deciso di fare uno stacco e dedicarci ai dintorni della città per poter finalmente vedere il mare. Ci siamo quindi diretti con la nostra macchina verso Capo Sunio, a circa 70 chilometri a sud di Atene, dove si erge ancora maestoso il Tempio di Poseidone, costruito lo stesso anno del Partenone. Sulla strada abbiamo così potuto ammirare anche la famosa costa di Apollo, la Riviera ateniese.
Per evitare le alte temperature, abbiamo cercato di arrivare a destinazione di primo mattino. Il sito decisamente merita il viaggio: la posizione è unica, su uno sperone roccioso a picco sul mare. In questo sito ci hanno fatto entrare col cane e questo ci ha permesso di visitarlo tutti insieme e di risparmiare tempo!

Capo sunio itinerario grecia
Tempio di Poseidone

Terminata la visita, ci siamo diretti nella vicinissima spiaggia dell’Hotel Aegeon, che è in parte libera e in parte attrezzata (nella parte attrezzata non possono accedere gli animali). Anche se si sosta nella parte libera, si può usufruire del ristorante e del bar dell’hotel. La spiaggia è molto carina e adatta ai bambini: sabbiosa con qualche sasso, con fondale basso e acqua limpida.

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Il mare della spiaggia vicino a Capo Sunio

Verso metà pomeriggio siamo rientrati in città e, dopo una doccia rigenerante, ci siamo preparati per gironzolare qua e là nelle ore con temperature più gradevoli.
Percorrendo la strada pedonale Dionysiou Areopagitou, ci siamo diretti verso il Tempio di Zeus Olimpio, situato vicino all’Arco di Adriano. Il tempio è accessibile con biglietto cumulativo.
Dopo aver cenato in zona Acropoli, abbiamo esplorato due altri bellissimi quartieri cittadino: Anafiotika, caratterizzato da case bianche e strettissime vie, che regalano scorci suggestivi sull’Acropoli e Monastiraki, il quartiere dei ristoranti e della vita notturna ateniese.
Girare alla sera in estate è l’ideale: oltre all’atmosfera romantica e suggestiva, con scorci unici sull’Acropoli illuminata, le temperature gradevoli concorrono a fare apprezzare tutto quello che si vede senza collassare per il caldo.

Giorno 6: Atene

Spostamento: solo metropolitana
Alloggio: A&G apartment

Il nostro sesto giorno è stato interamente dedicato ad Atene. Abbiamo approfittato della giornata calda ma ventilata per poter visitare la città anche durante le ore più calde.
Al mattino presto abbiamo visitato l’Antica Agorà (compresa nel biglietto cumulativo), il fulcro commerciale, sociale e politico di Atene a partire dal VI secolo a.C. Bellissima la Stoà di Attalo, un portico coperto su due piani conservato benissimo che un tempo fungeva da centro commerciale e che ora ospita un museo. Merita anche il Tempio di Efesto, il tempio dorico meglio conservato di tutta la Grecia. Anche per poter visitare l’Agorà ci siamo dovuti dividere in due turni, non essendo purtroppo ammessi gli animali.

Alle 11 ci siamo recati nel quartiere Syntagma, dove si trova il Parlamento greco presso il quale ogni giorno e ad ogni ora avviene il cambio della guardia degli evzones, le guardie che presidiano la tomba del Milite Ignoto. Noi abbiamo avuto la fortuna di poterci organizzare per la visita alla domenica, quando alle 11 un intero plotone di guardie marcia lungo la via Vasilissis Sofias fino alla Tomba.

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Il cambio della guardia della domenica

Vicino al Parlamento si trova un piccolo parco ombreggiato presso la Piazza Syntagma e ne abbiamo approfittato per rilassarci e fare un picnic veloce. Volendo fare con più calma, vicino ci sono i National Garden ma noi abbiamo deciso di visitare la Biblioteca di Adriano prima che chiudesse (come detto in precedenza per il forte caldo durante la nostra permanenza in Grecia abbiamo dovuto giostrarci con l’ordinanza di chiusura dei siti dalle 13 alle 17). Anche la Biblioteca di Adriano è compresa nel biglietto cumulativo. Avendolo acquistato, noi ci siamo entrati, ma sappiate che è abbastanza visibile anche dalla strada che la circonda.

Terminata la visita siamo tornati un’oretta e mezza nel nostro appartamento per poterci rinfrescare e rilassare un po’, ma soprattutto per fare riposare Bailey: il caldo greco, anche se ventilato, sfibra e stanca tantissimo!

Una volta rigenerati, abbiamo deciso di scoprire i National Garden: gli alberi secolari di questi giardini regalano tantissima ombra, una manna dal cielo in estate. Qui ci siamo rilassati, approfittando delle panchine ombreggiate, ma siamo anche riusciti a gironzolare qua e là grazie alla piacevole temperatura. Nei giardini c’è un piccolo zoo (un po’ triste ma ai bambini piace) e un bel laghetto con papere e altri uccelli. Siamo entrati dall’ingresso vicino a Syntagma e abbiamo attraversato l’intero parco, uscendo nei pressi dello Stadio Panatenaico, aspettando “al fresco” un orario che ci garantisse una visita tranquilla senza collassare. Ovviamente anche qui non è potuto entrare Bailey, ma i giardini sono stati perfetti per il nostro “cambio della guardia”.
La visita allo Stadio, l’unico stadio al mondo che è stato costruito interamente in marmo bianco pentelico, dura un’ora: nel biglietto (10 euro adulti e 5 euro i bambini) è compresa l’audioguida in italiano e la visita al piccolo museo dedicato alle Olimpiadi moderne.

La nostra giornata è terminata con la visita all’Agorà Romana (sempre compresa nel biglietto cumulativo) e un giretto serale a Monastiraki, dove abbiamo cenato in un bel ristorantino tipico.

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Stadio Panatenaico

Giorno 7: Atene – Schinias Bay

Spostamento (non in mappa): Atene → Schinias Bay 50 km / 1 h
Alloggio: A&G apartment

Dopo una giornata dedicata interamente ad Atene, abbiamo deciso di accontentare la “piccola” di casa e trascorrere un’intera giornata di relax.
Ci siamo diretti stavolta verso Maratona, località situata a circa un’oretta a nord-est di Atene, famosa per l’omonima battaglia. Mantenendo fede alla promessa fatta, abbiamo scartato l’idea di visitare il Museo Archeologico della zona e abbiamo cercato una bella spiaggia dove poterci finalmente rilassare.
Abbiamo trovato così a caso questa spiaggia chiamata Schinias Bay e non potevamo trovare di meglio! Un piccolo bar immerso in una pineta che offre da lunedì a giovedì sdraio e ombrelloni gratuiti, con la sola consumazione minima di 4 euro a partire dagli 8 anni. La spiaggia antistante è una lunga distesa sabbiosa con qualche ciottolo, riparata in caso di vendi provenienti da Nord-Est. Il mare è trasparente con fondale abbastanza basso, anche se l’acqua è più profonda rispetto a quella di Capo Sunio.
A disposizione degli ospiti ci sono docce e servizi igienici, un piccolo parco giochi per i bambini e un ampio parcheggio gratuito nella pineta. Una scelta azzeccata!

Schinias bay maratona itinerario grecia
Schinias Bay

Rilassati e felici, siamo rientrati in appartamento per una veloce doccia, per poi trascorrere la serata ad Atene: non potevamo lasciare a città senza ammirare l’Acropoli al tramonto dal suo punto di vista panoramico migliore, ovvero dalla collina di Filopappo. Uno spettacolo imperdibile! Per concludere al meglio, per cena siamo tornati nel bel quartiere di Plaka.

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Il panorama dalla collina di Filopappo

Giorno 8 – Atene – Corinto – Tolo – Micene

Tragitto E → F ( Atene → Tolo): 144 km / 2 h 
Spostamento (non in mappa) Tolo → Micene: 31 km / 35 min
Alloggio: Hotel Solon

Il nostro itinerario in Grecia è proseguito verso il Peloponneso, che abbiamo raggiunto passando per un ponte sul Canale di Corinto. Per poter ammirare questa fantastica opera ingegneristica bisogna fare una piccola deviazione dalla strada principale, ben segnalata dai cartelli stradali. Si può parcheggiare e raggiungere a piedi un ponte che si affaccia sul canale stesso. Se si è fortunati, ci si può imbattere anche in un’imbarcazione che lo attraversa.

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Canale di Corinto

A metà mattina siamo arrivati alla nostra prima meta nel Peloponneso, la piccola ma graziosa cittadina di Tolo, dove abbiamo soggiornato due notti presso l’hotel Solon, direttamente sulla spiaggia. Anzi, forse potremmo dire addirittura direttamente in acqua! L’hotel Solon è un due stelle modesto e pulito, con una strepitosa posizione tattica, proprio sulla spiaggia della città.
Il mare qui è molto bello, l’acqua è cristallina e ha un fondale basso, la spiaggia è sabbiosa e abbastanza lunga, in parte libera e in parte attrezzata. Non è molto larga, quindi purtroppo risulta un po’ affollata per i nostri gusti, ma è stata perfetta per trascorrere le ore più calde della giornata (che nei giorni della nostra permanenza in questa zona del Peloponneso sono state da collasso).

Nel tardo pomeriggio, ci siamo diretti verso il sito archeologico dell’Antica Micene, patria del leggendario Agamennone, un regno che per circa 4 secoli fu il più potente di tutta la Grecia. Il sito (biglietto intero 12 euro, gratuito per i bambini) è patrimonio UNESCO ed è famoso per i resti della fortezza di Agamennone, ai quali si accede dalla celeberrima e bellissima Porta dei Leoni. La scelta di visitare questo sito a pomeriggio inoltrato è stata perfetta perché il sito è interamente sotto il sole, impossibile visitarlo durante il giorno!

Qui siamo potuti tranquillamente entrare con il cane, quindi abbiamo ottimizzato i tempi e questo ci ha permesso di poter trascorrere una bella serata nella cittadina di Nafplio, un piccolo gioiellino romantico del Peloponneso, dominata da un castello e con un centro caratterizzati da strette viuzze ricche di negozi, bar e tavernae in cui mangiare.

Giorno 9: Tolo – Epidauro

Spostamento (non in mappa): Tolo → Epidauro 31 km / 40 min
Alloggio: Hotel Solon

Il nono giorno del nostro itinerario in Grecia è stato dedicato al completo relax nella spiaggia davanti al nostro hotel Solon. Avremmo potuto cercare una spiaggia vicina e sicuramente è stato un peccato non farlo. In condizioni normali l’avremmo anche fatto, ma il caldo delle giornate trascorse a Tolo è stato davvero sfiancante. L’idea di spostarci in una spiaggia magari meno bella della nostra, sotto al sole e senza la possibilità di salire in camera col cane nelle ore più calde ci ha fatto optare per l’opzione più semplice e dunque siamo rimasti a mollo in acqua fino a tardo pomeriggio.

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Mare di Tolo

Quando la temperatura è tornata ad essere “human and dog friendly” ci siamo diretti verso un’altra tappa imperdibile in questa zona del Peloponneso, Epidauro, famosissimo per l’omonimo teatro risalente al IV secolo a.C. Il teatro di Epidauro è una meraviglia: uno dei teatri meglio conservati di tutta la Grecia e caratterizzato da una perfetta acustica, che viene tuttora sfruttata in rappresentazioni teatrali. Il sito, accessibile a pagamento (biglietto intero 12 euro, gratuito per i bambini), è molto vasto e comprende anche resti dell’antica Epidauro, un museo e del tempio di Asclepio. Anche qui siamo potuti accedere con Bailey, fatta eccezione per l’area del teatro dove abbiamo fatto i turni.
L’intera area è ben ombreggiata e questo ci ha dato un bel sollievo.

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Teatro di Epidauro

Per cena abbiamo testato il ristorante del nostro hotel e possiamo dire che non ci ha deluso: tutto molto buono. Il dopo cena l’abbiamo invece dedicato ad una bella passeggiata nel centro di Tolo, ricco di negozi e locali dove mangiare o bere qualcosa.

Giorno 10: Tolo – Monemvasia (Malvasia)

Tragitto F → G (Tolo → Monemvasia): 240 km / 3h 20min
Alloggio: Gregory’s House

Altro spostamento importante verso sud del Peloponneso per raggiungere la seconda tappa del nostro itinerario nel Peloponneso. In circa 3 ore e venti minuti, tutte tirate senza sosta, in tratti di strada montani a tratti tortuosi, siamo arrivati a Monemvasia, nel Sud-Est del Peloponneso, dove abbiamo trascorso 2 notti. Niente autostrada comoda stavolta, ma questo non è detto che sia solo un male. Anzi, la strada è ben tenuta e permette di farsi un’idea dell’entroterra montuoso di questa regione greca e di attraversare anche piccoli e graziosi borghi.

Siamo arrivati presso il nostro appartamento, presso Gregory’s House, verso le 13, in tempo per mangiare qualcosa di veloce prima di andare nella vicina spiaggia, la splendida Ambelakia beach: una caletta di sabbia e piccoli sassi tondeggianti, in parte attrezzata e in parte libera. La spiaggia ha un bar che fa ottimi smoothies di frutta freschi. L’acqua ha un colore spaziale: subito fonda, ma di un intenso colore blu cobalto che invoglia a tuffarsi.

Ed è stato qui a Monemvasia che abbiamo trascorso la serata più bella dell’intero itinerario: la proprietaria del nostro appartamento ci ha a sorpresa invitati ad un bbq greco organizzato da lei e dai suoi parenti. Ci ha fatto assaggiare la vera cucina casalinga greca, dalla carne all’insalata greca, dallo tzatziki alle olive prodotte in casa, dalla pita cotta sul bbq a specialità tradizionali meno conosciute. Abbiamo viaggiato tanto, ma un’ospitalità come questa non l’avevamo mai trovata prima!

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La grigliata presso Gregory’s House

Giorno 11: Monemvasia – Elafonisos

Spostamenti (non in mappa): Monemvasia→ Pouda Beach 36 km / 50 min ; Pouda Beach - Elafonisos: traghetto 10 minuti
Alloggio: Gregory’s House

Il secondo giorno di permanenza a Monemvasia è stato dedicato alla spiaggia più bella dell’intero Peloponneso, consigliata in qualsiasi classifica trovata on line: la bellissima Simos Beach, sulla piccola isola di Elafonisos. Per raggiungerla abbiamo guidato fino a Pouda Beach, punto di attracco dei traghetti che ogni mezz’ora portano passeggeri e macchine fino alla vicina isoletta di Elafonisos. L’isola non è grande, ma conviene andarci con la macchina per la spiaggia non si trova vicina all’attracco del traghetto. Il costo del traghetto, non abbiamo capito la ragione, è diverso tra andata e ritorno (andata 12 euro per la macchina e 2 euro a testa a passeggero mentre al ritorno la macchina 11.50 euro e uno dei ragazzi non ha pagato).
La durata della traversata è di 10 minuti.
Ci sono due spiagge Simos, una più grande e una più piccola, divise da un istmo: noi abbiamo scelto la più grande, selvaggia e meno attrezzata, ovvero la grande Simos. In questa spiaggia se si sta lontani dalle zone attrezzate si ha tutto lo spazio a disposizione che si vuole!
Questa spiaggia è davvero bella, anzi bellissima: una distesa di sabbia chiarissima lambita da acqua chiara e limpidissima, immersa in una cornice naturale come piace a noi. Merita sicuramente la visita!

Verso metà pomeriggio abbiamo ripreso il traghetto e abbiamo passato la serata a Monemvasia, una delle località che ha fatto più breccia nel nostro cuore. Un grande promontorio di roccia immerso nel mare Egeo, collegato alla terraferma da una sola strada, dove si trova questo bellissimo borgo medievale racchiuso in mura fortificate: all’interno sembra un Presepe. Bellissima.
All’interno delle mura ci sono diversi ristoranti e locali, molto cari e affollati. Noi abbiamo rinunciato a cenare lì, anche se ne avevamo l’intenzione. Abbiamo preso qualcosa da asporto e l’abbiamo consumato mentre passeggiavamo per il borgo. In alternativa si può cenare sulla terraferma, dove sicuramente i prezzi e i ristoranti sono meno turistici.

Monemvasia itinerario grecia
Monemvasia

Giorno 12: Monemvasia – Mani – Grotta di Diros – Kalamata

Tragitto G → H (Monemvasia→ Kalamata, lungo la costa: 165 km / 3 h 20 min
Alloggio: ArisMari Spacious Apartment

Il nostro itinerario in Grecia è proseguito verso sud, nella zona di Kalamata, nella regione Messenia, famosa per le olive. Seguendo il consiglio della proprietaria della Gregory’s House, abbiamo raggiunto Kalamata seguendo la costa e non prendendo la strada più veloce. Questo ci ha permesso di attraversare la regione del Mani, una regione montuosa aspra e selvaggia, con i suoi borghi arroccati tra gli ulivi e le case torre. Ovviamente ci abbiamo messo di più ma ne è valsa la pena perché abbiamo potuto vedere la piccola e graziosa Gythio ma soprattutto ci siamo potuti fermare presso la grotta Vlichada Diros Mani, una meraviglia della natura, accessibile solamente con tour organizzati in piccole imbarcazioni guidate manualmente.

Ci siamo fermati dopo Limeni a mangiare qualcosa: il paese è molto bello ma se non si arriva presto non c’è parcheggio. Purtroppo la spiaggia in cui ci siamo riusciti a fermare era sassosa con acqua poco limpida, per cui abbiamo solo mangiato e ci siamo diretti verso Kalamata, dove siamo arrivati verso metà pomeriggio.

Tempo di sistemare i bagagli presso il nostro appartamento e ci siamo incamminati verso il centro città, che a nostro avviso non è nulla di che. La spiaggia di sassolini vicina all’hotel Pharae ha il mare pulito e non è male, ma sicuramente non ci ha fatti impazzire!
A nostro avviso meritano più i dintorni di Kalamata, che la città in sé stessa.

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Grotta di Diros

Giorno 13: Kalamata – Polylimnio Waterfalls – Pylos (Navarino) – Palazzo di Nestore

Tragitto H → I (Kalamata → Pylos): 51 km / 1 h 
Spostamento (non in mappa) Pylos → Palazzo di Nestore: 17 km / 25 min
Alloggio: Vasiliki Residence

Il nostro tredicesimo giorno ci siamo diretti verso la penultima tappa del nostro itinerario in Grecia, Pylos, località situata nel Sud-Ovest del Peloponneso in cui abbiamo trascorso due notti.
Sulla strada ci siamo fermati alle Cascate di Polylimnio, ben segnalate. Si tratta di una serie di cascate immerse in un bosco, raggiungibili con un sentiero abbastanza ripido. Noi abbiamo raggiunto solo la prima perché per la seconda, anche se avevamo scarpe idonee da trekking, la strada era troppo pericolosa. La sosta merita e un tuffo nelle acque freschissime è proprio rigenerante!

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Cascata di Polylimnio

Arrivati a Pylos, abbiamo scaricato le valigie presso il nostro appartamento al Vasiliki Residence, un residence modernissimo e comodo per scoprire la zona, e abbiamo trascorso il pomeriggio nella vicina spiaggia sabbiosa di Divari, molto bella e con acqua spettacolare.

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Spiaggia di Divari

Verso tardo pomeriggio, abbiamo deciso di visitare il Palazzo di Nestore, il palazzo Miceneo meglio conservato, situato a soli 17 chilometri a nord di Pylos. L’ingresso costa 6 euro per gli adulti ed è gratuito per i bambini. Al sito possono accedere i cani, previa presentazione del libretto sanitario. Il sito è tutto sotto tettoia e quindi ben ombreggiato.
Vicino al sito, nei pressi del parcheggio, si trova anche una bellissima tomba Tholos visitabile gratuitamente.
Se avete voglia di qualcosa di fresco, vi consigliamo la limonata home davvero super fatta al momento nel bar subito fuori dal sito archeologico.

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Palazzo di Nestore

A cena abbiamo cenato nel bellissimo paese di Pylos, che merita esso stesso una visita. Il nome del ristorante è Koukos, suggerito dalla Lonely Planet e approvato alla grande!

Giorno 14: Pylos – Voidokilia Beach – Antica Messene

Spostamento (non in mappa) Pylos → Voidokilia Beach: 17 km / 30 min 
Spostamento (non in mappa) Voidokilia Beach → Antica Messene: 65 km / 1 h 15 min
Alloggio: Vasiliki Residence

E’ impossibile visitare il Peloponneso e non vedere la meravigliosa spiaggia a ferro di cavallo di Voidokilia, un’altra perla greca. Si tratta di una spiaggia selvaggia di sabbia fine e acqua cristallina, senza alcun servizio, immersa in un parco naturale. Dalla spiaggia si può salire a piedi, facendo molta attenzione, fino alla grotta di Nestore e si può poi proseguire fino ai resti di un castello del XIII secolo, dal quale si gode di una vista spettacolare sulla spiaggia e sulla vicina laguna di Gialova.

Verso metà pomeriggio ci siamo diretti verso uno dei siti a nostro avviso più belli del Peloponneso, l’Antica Messene, un sito archeologico molto vasto che comprende un bel teatro ma soprattutto uno degli stadi meglio conservati della Grecia. Merita di sicuro la visita, nonostante un’oretta per raggiungerlo.
Se avete intenzione di fermarvi a Kalamata qualche giorno (e non solo tappa di passaggio come abbiamo fatto noi), questo sito è raggiungibile ancora più comodamente da questa città.
Il sito è accessibile a pagamento (12 euro gli adulti e gratuito per i bambini) e si può entrare col cane, previa presentazione del libretto sanitario. Con lo stesso biglietto si può visitare anche il vicino museo.

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Stadio Antica Messene

Giorno 15: Pylos – Olimpia – Skafidia Beach – Nafpaktos (Lepanto)

Tragitto I → L (Pylos → Olimpia): 109 km / 2 h 
Tragitto L → M (Olimpia/Skafidia → Nafpaktos): 116 km / 1 h 40 min
Alloggio: Hotel Nafpaktos

Il nostro itinerario greco è proseguito sulla via del ritorno, verso nord. Prima tappa il sito archeologico di Olimpia. Ci avevano detto di non fermarci e che non meritava la visita. Noi abbiamo voluto comunque includerlo nel nostro tour e non ci siamo pentiti.
Certamente non è il sito più bello e meglio conservato, ma è una pezzo di storia importante di questa nazione e anche solo vedere ciò che resta dello stadio (anche se nemmeno paragonabile a quello di Messene) merita il biglietto. Inoltre qui è stata accesa per la prima volta la fiamma olimpica e qui continua ad esserlo: diteci se questo è poco!
Nel biglietto di ingresso (12 euro adulti, gratis bambini) è inclusa la visita al Museo Archeologico di Olimpia. Purtroppo i cani non sono ammessi né nel sito né nel museo. Per fortuna tra i due siti di interesse c’è un bel parco ombreggiato e acqua potabile a disposizione gratuitamente.

olimpia grecia itinerario
Olimpia

Terminata la visita abbiamo cercato una spiaggia vicina per rilassarci e fare un tuffo per rinfrescarci un po’. Abbiamo scartato la bella caletta di Sant’Andreas, troppo piccola e molto affollata, in gran parte rocciosa e la spiaggia di Katakolon, molto grande ma terrosa e non sabbiosa, il che rende l’acqua praticamente marrone e peggio di quella di una laguna. Davvero poco invitante insomma!
Abbiamo così trovato una bellissima spiaggia nei pressi di Skafidia. Una bella distesa di sabbia rossiccia, con acqua bassa e pulita. Qui siamo rimasti fino metà pomeriggio, dopo ci che, attraversando l’imponente “Ponte Bridge” che separa il Peloponneso dalla terraferma (costo per attraversarlo 13.70 euro) siamo giunti a Nafpaktos, una piacevole sorpresa affacciata sul Golfo di Corinto.

Skafidia peloponneso
Skafidia Beach

Abbiamo scelto questa località pensando alla posizione tattica e comoda per raggiungere Igoumenitsa il giorno dopo e la scelta è stata più che azzeccata.
Nafpaktos è una bellissima e vivace cittadina sul mare, dominata da un vecchio castello e con un bel porto. Il centro è un gioiello: viuzze strette e graziosi negozi di prodotti tipici, locali e taverne caratteristiche. Noi abbiamo alloggiato presso l’Hotel Nafpaktos, affacciato sulla spiaggia sassosa della città e comodo per raggiungere a piedi il centro, e abbiamo poi cenato presso il ristorante Evinos, dove abbiamo mangiato molto bene spendendo solamente 50 euro in 4, con il dolce offerto dalla casa.

La spiaggia di Nafpaktos ricorda un po’ le nostre spiagge sul lago di Como, tranquille e circondate dalle montagne. Quello che abbiamo apprezzato sono gli ombrelloni fissi gratuiti per chi arriva prima e le docce gratuite a disposizione.
Alla sera molti locali e ristoranti affacciati sul lungomare mettono i loro tavoli in spiaggia, con una romantica atmosfera. Un posto in cui torneremmo volentieri.

Giorno 16: Nafpaktos – Parga – Igoumenitsa

Tragitto M → N → A (Nafpaktos→ Parga → Igoumenitsa): 272 km / 2 h 50 minuti

L’ultimo giorno del nostro itinerario in Grecia è stato completo: avendo il traghetto fissato per la sera tardi, abbiamo deciso di trascorrere la giornata in una spiaggia comoda e vicina ad Igoumenitsa. Abbiamo scelto la cittadina di Parga, famosa località della zona Ovest e in particolare la spiaggia Valtos Beach, una bella caletta di sabbia grossa dominata da un castello e lambita da acque pulite e profonde, con docce gratuite e un bar comodo a disposizione. Purtroppo l’alta stagione non le rende merito: troppi ombrelloni, pochissimo spazio per chi vuole la spiaggia libera, barche che approdano continuamente e troppa, troppissima gente. Ci siamo resistiti tre ore, poi abbiamo deciso di visitare il centro della cittadina. Il centro, con le sue stradine e le case colorate, ricco di negozi e piccoli locali merita assolutamente la visita.

Nel tardo pomeriggio ci siamo incamminati verso il Porto di Igoumenitsa, dove abbiamo trascorso la nostra ultima serata greca in attesa del traghetto.

parga grecia itinerario
Parga

Qualche considerazione dopo il nostro itinerario in Grecia continentale e Peloponneso

Come più volte ribadito, questo itinerario in Grecia è stato fatto in luglio, un mese molto caldo in tutta la nazione. L’ideale a nostro avviso sarebbe stato il periodo che va da fine maggio a giugno oppure quello che va da settembre a fine ottobre, con temperature più miti e meno persone in giro. Se come noi non avete alternative, sappiate che comunque, con un po’ di accortezze, è tutto fattibile.

I cani sono i benvenuti ovunque, perciò non abbiate dubbi sul portarlo con voi. In spiaggia basta che stiano vicini a voi, col guinzaglio. Nelle spiagge libere lontano dalla gente noi l’abbiamo anche lasciato entrare in acqua da solo e nessuno ci ha mai sgridati.

Questo itinerario è già bello ricco e secondo noi comprende già i siti di maggiore interesse. Se però avete più giorni a disposizione segnatevi di visitare anche il sito archeologico di Mistra, nella zona centrale del Peloponneso. Purtroppo noi non siamo riusciti ad inserirlo, ma ci abbiamo rinunciato con grande rammarico. Nella zona sud-ovest invece annotatevi una visita a Modone, una bella località vicina a Pylos sul mare.

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Il mare del Peloponneso, tra Pouda Beach e Elafonisos

Sicuramente da vedere c’è molto altro ma i giorni, chissà come mai, sono sempre limitati! Sicuramente resta sempre un valido motivo per poterci tornare!

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