FUERTEVENTURA – IL SUD

La penisola di Jandia offre scenari e paesaggi di straordinaria bellezza, l’oceano Atlantico la fa padrone, le maree scandiscono le giornate e il vento sferza incessantemente.
Ci siamo restati per una settimana alla fine del mese di Agosto, per poi spostarci nel nord dell’isola. Abbiamo preferito fare così, a costo di un piccolo “trasloco”, perché, per noi, i lunghi spostamenti in automobile sono più antipatici di un cambio di hotel ?, ma ovviamente si tratta di una preferenza del tutto soggettiva.

Piccoletta ha quattro anni e mezzo al momento di questo soggiorno.

FUERTEVENTURA – LE SPIAGGE DEL SUD

SOTAVENTO – RISCO DEL PASO

Abbiamo visitato Sotavento anche dal “lato” Gorriones, ma da questo “versante” ci è piaciuta molto di più, al punto da tornarci più di una volta.
L’ingresso si chiama Risco del Paso. Ed è ventosissimo. Ven to sis si mo!
Qui si pratica maggiormente il kite surf (ma non solo) e ce ne sono a decine e decine. Lo spettacolo è assicurato!
I colori del mare e della sabbia sono eccezionali e con la bassa marea si formano lingue di sabbia così fotogeniche da essere diventate quasi l’immagine stessa dell’isola.

C’è posto, naturalmente, anche per i bagnanti, ma occorre cercare l’angolino giusto (e non mancano di certo).
Le passeggiate poi si sprecano, si può camminare anche per chilometri senza stufarsi di tutta quella meraviglia.
Ci siamo restati sempre poco, diciamo due o tre ore, proprio perché il vento è davvero impegnativo.

Non si può restare fermi a crogiolarsi (o a giocare, come nel nostro caso), ma si fanno il solito luuuungo bagno e la solita luuuuunga passeggiata e poi si sbaracca.
E’ proprio per questo motivo che abbiamo scelto di tornare.
Ne vale assolutamente la pena!

Fuerteventura con i bambini  Fuerteventura con i bambini

ESQUINZO

Non ci sono indicazioni, occorre uscire a Buthiondo e tenere la sinistra per Esquinzo. Al bivio tenere la destra sempre per Esquinzo e seguire per la farmacia.
Passate le indicazioni per la farmacia, proseguire fino in fondo alle case. Seguire la strada che gira a sinistra. Arrivare fino all’altezza del minimarket, a sinistra ci sono dei parcheggi a lisca di pesce e a destra una park sterrato libero. Imboccare la strada a destra, lasciare il park sterrato sulla destra e proseguire. Ancora un paio di tornanti sulla stradina sterrata e si è arrivati.
E’ bel lis si ma.

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E anche mezza deserta. Perché non è segnalata e ci arriva solo che la conosce e chi ci finisce per caso (un fato molto benevolo, aggiungerei!).
La spiaggia è un incanto, tutta libera, diciamo un buon paio di chilometri abbondanti di pura bellezza. Non ci sono servizi di sorta, la sabbia è fine e dorata.

Il mare è abbastanza arrabbiato e, con tanta attenzione come di consueto, si gioca con le onde che è un piacere! Assai, assai, assai!
Il paesaggio vale ampiamente la ricerca!
Bimbi ne abbiamo avvistati tanti e tutti felici ?

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COSTA CALMA

Spiaggia urbanizzata e servita, si trova a poca distanza dal centro urbano di Costa Calma. Ampia ed abbastanza riparata. Mare pulitissimo e colorato. Qui abbiamo trovato il mare decisamente più calmo che altrove.
Si tratta di un bel posto e vale la pena passarci una mezza giornata di mare. I bimbi possono giocare bene e fare il bagno.
Forse però, se paragonata alle altre località, è quella che ci ha meno impressionato.
La colpa però non è decisamente sua!

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AJUY

Spiaggia nera, nera, nerissima.
E pure bella, bella, bellissima!
Non è attrezzata nel senso che manca il servizio di salvamento e il noleggio di sdraio ed ombrelloni, però il park è proprio a ridosso della spiaggia, c’è la doccia di acqua dolce (gratuita) e ci sono bar e ristoranti proprio accanto al parcheggio. Quindi direi che è quasi-attrezzata.

La strada per arrivare è sempre asfaltata e ci sono indicazioni. Si passa da un piccolo centro abitato.
La sabbia è sottile e scurissima, scotta parecchio e il mare non è così fresco (è ancora fresco eh, intendiamoci, ma non così fresco-fresco, sono stata spiegata?!)

La baia è piuttosto piccola (o almeno lo è per gli standard della zona!), molto conosciuta e vale assolutamente la pena farci una sosta.
I faraglioni scuri la proteggono come un tesoro e, guardando il mare, si può salire sulla destra fino ad un punto panoramico.
E’ un po’ più frequentata delle altre località che abbiamo visitato, quindi i nostri giochi sono stati per forza di cose più contenuti, ma resta vivibilissima ed è una spiaggia, secondo noi, comunque imperdibile!

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MATTORAL

Spiaggia attrezzatissima e gi gan tes ca, proprio a Morro del Jable.
Ci si può accedere da vari punti, noi siamo passati dal camminamento vicino al faro, probabilmente quello più conosciuto, solo perché abbiamo trovato parcheggio lì davanti e perché c’è un piccolo playground (dove siamo tornati spesso anche di sera), sempre molto apprezzato.
A tratti noleggiano sdraio ed ombrelloni e c’è anche un bel chiringuito, con vista sul mare e sul faro. Non male davvero!
Ci siamo spinti fino quasi all’hotel Iberostar, perché ad un certo punto il mare forma un vero e proprio laghetto e alla “foce” l’acqua è abbastanza profonda, calma (più o meno!) e i bambini riescono a fare un sacco di giochi.

E’ vero che la spiaggia è attrezzata e molto frequentata, ma è comunque un posto bellissimo e gli spazi sono così ampi che in certi punti non si hanno neppure vicini di tendina.
A noi è piaciuta particolarmente ?

Un giorno per pranzo ci siamo fermati nella parte vecchia di Morro del Jable (ristorante La Laja, molto, molto carino, con vista sul mare, prezzi buoni e paella strepitosa, ma ce ne sono tanti lì attorno).

Abbiamo notato che i bagnanti arrivano proprio fino in fondo alla spiaggia, che termina proprio qui. Il mare è bello e calmissimo, l’acqua è pulita, ma la spiaggia è decisamente troppo affollata per i nostri gusti e non ci siamo fermati proprio per questa ragione.

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LA PARED

Imperdibile.
Paesaggio mozzafiato già dal parcheggio.
Arrivarci è facilissimo, è ben segnalata e la strada è bella e asfaltata.
Nonostante questo, abbiamo trovato la spiaggia frequentata solo dai gruppi delle scuole di surf, da qualche surfista e da alcune famiglie.
Dal park si scende da un (breve) sentiero che alla fine diventa scivoloso e stretto. Serve attenzione.
Noi ci siamo spinti fino in fondo alla baia, solo perché era meno frequentata dalle scuole di surf e quindi potevamo entrare ed uscire dal mare a piacimento.

Giochi a profusione e corse, corse, corse lungo la battigia sono praticamente un obbligo!
La spiaggia non è attrezzata e non ci sono servizi.
Spettacolare.
Ed è anche facile arrivarci.

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COFETE

Descrivere cosa siano la bellezza di quel posto e la forza di quel mare rabbioso non è decisamente un’impresa da poco.
E’ davvero un posto speciale, lo si capisce appena comincia la discesa. Il passo offre un microscopico parcheggio per chi si ferma (giustamente) a fare le foto ed una vista da lasciare sbalorditi.

Ma servono ancora quasi dieci km di strada sterrata, in discesa, senza protezioni di sorta per concepire davvero la prepotenza della Bellezza e della natura, che a Cofete prendono sfumature tutte loro.
Ma ne vale la pena.
Per la verità il silenzio è solo quello che facciamo noi appena arrivati, perché per il resto è un posto rumorosissimo! Il mare ruggisce incessantemente. Ma ascoltarlo sarà un vero balsamo per anima, testa e orecchie.

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Direi che posto per piazzare salviette e vari attrezzi del mestiere non manca di certo!
Piccoletta ha giocato con i bastoni raccolti in spiaggia, ci ha costruito un maestoso castello per le principesse, con una maglietta sporca come ponte levatoio. Abbiamo fatto corse a perdifiato, senza disturbare nessuno e, soprattutto, senza essere da nessuno disturbati.

E sì, siamo stati anche parecchio in ammollo.
Il mare rientra sulla rena e forma, qui come altrove, una specie di “fiume” e di “laguna”, dove non arrivano le onde e si può giocare tranquillamente ai pirati, ai pesci, alla battaglia alle onde e a molti altri giochi immensi.

La spiaggia ovviamente non è attrezzata, c’è un piccolo ristorante nei suoi pressi, vicino al bivio per Villa Winter (che noi non abbiamo visitato).

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La sabbia è sottile e dorata, la spiaggia è praticamente infinita, il mare prende mille colori ed è rinchiuso in una catena di monti bruni e deserti.
Se fosse esposta una bandiera del servizio di salvataggio, beh, temo che sarebbe perennemente rossa, precisamente della tonalità rouge noir.

Inutile dire che sia stata una delle giornate più belle della vacanza.
Per bambini?
Mi viene quasi da sorridere.
Sì.
L’unica cosa che posso dire è sì. E basta, non c’è da aggiungere altro.
Portateceli e basta.

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FUERTEVENTURA – I PAESI E L’ENTROTERRA

BETANCURIA

Antica capitale dell’isola (ma questo lo troverete scritto ovunque!), è ora una piccola bomboniera custodita in una valle al riparo dai forti venti della costa, circondata da montagne e da una zona – tutto sommato – verde e coltivata.
La strada per arrivarci varrebbe da sola la visita. Il paesaggio è superbo e prima del paese (provenendo da Pajara) c’è anche un bel punto panoramico (il mirador del Las Penitas) dove c’è spazio per fermarsi.

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Ma serve attenzione, perché è molto esposta e le protezioni scarseggiano. Detto questo, però, la fatica è ampiamente ripagata.

L’architettura tradizionale, le casine candide, il cielo blu e le montagne brulle e scure fanno di Betancuria un posto delizioso.
E delizioso è pure stato l’ottimo pasto che ci siamo concessi in un bellissimo ristorante, Casa Santa Maria, proprio sulla Plaza Santa Maria de Betancuria. Conto abbastanza salato per gli standard di Fuerteventura, ma meritatissimo (e sarà l’unico della vacanza).

Il parcheggio è all’inizio del paese, quindi un po’ distante dai punti di maggiore interesse. Il playground è poco prima della salita per arrivare alla splendida Iglesia de Santa Maria.

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PAJARA

Sosta di dovere per arrivare a Betancuria da Morro del Jable.
E’ un grazioso pueblo e ci siamo fermati per un caffettino al volo e per la visita alla notevole Iglesia de Nuestra Señora de Regia.
Abbiamo incontrato la consueta cordialità e la abituale gentilezza, soprattutto con i bambini.
Anche qui, come ovunque, non manca il playground, proprio dietro il Municipio.

MORRO DEL JABLE

Vivace urbanizzazione, proprio alle spalle della spiaggia del Mattoral, zona hotelera e zona commerciale formano un tutt’uno, con alberghi, ristoranti, caffetterie, market e negozi.
Ci siamo stati varie volte per la passeggiata serale, per portare Piccoletta al parchetto (ce ne sono ben due, in corrispondenza del Faro) e per un po’ di shopping.
E’ carino, niente da dire, ma forse poco ci azzecca con la filosofia placida e rilassata dell’isola.

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ESQUINZO Y BUTHIONDO

Sostanzialmente due tranquilli quartieri a ridosso delle omonime spiagge. Ci sono vari servizi, oltre ad hotel e market.

COSTA CALMA

Come Morro del Jable, Costa Calma è una vivace località turistica con hotel, ristoranti, zone commerciali, bar, market, ecc. Abbiamo scelto di non soggiornare qui solo perché le spiagge e le località di nostro interesse sarebbero state tutte più a sud ed abbiamo preferito avvicinarci.

FUERTEVENTURA – COME SI MANGIA E DOVE SI DORME

In generale abbiamo mangiato benissimo, dal formaggio di capra fritto, al capretto, dalla paella alla frittura. I bar e ristoranti sono belli e puliti. I prezzi a sud dell’isola sono generalmente più alti che a nord.

L’offerta alberghiera non manca di certo, anche se i club rischiano di essere parecchio, parecchio cari. Noi abbiamo scelto un più modesto hotel 3*, frequentato quasi esclusivamente da clientela tedesca.

APARTHOTEL ESQUINZO Y MONTE DEL MAR

Grazioso alberghetto in località Esquinzo, uscita Buthiondo. Semplice, ma pulito e con tutte le comodità. Ad un prezzo ottimo ci hanno messo a disposizione un bel mini appartamento con angolo cottura, zona divano, terrazzino con sdraio ed ombrelloni con parziale vista mare, camera separata.
C’è una bella piscina e su booking.com abbiamo acquistato il pacchetto con la mezza pensione. Colazione buona, cena più che accettabile, anche considerando il prezzo esiguo. C’è di meglio? Sicuramente, ma a questo prezzo la qualità del servizio offerto è davvero da segnalare.
Non ci sono servizi di intrattenimento, ma al piano terreno c’è un minimarket, un negozietto con tutto l’occorrente per la spiaggia ed un locale per la sera (che non ci ha mai infastidito). La farmacia è nelle vicinanze.

FUERTEVENTURA – MA IL VENTO E’ COSI’ FORTE?

Sì, a sud dell’isola, in modo particolare, il vento è forte e tanto.
Tanto almeno quanto mi manca ora mentre ne racconto.

FUERTEVENTURA – CI TORNEREMO?

Questa è stata la nostra seconda volta a Fuerte, la prima con Piccoletta. Ci siamo tornati e speriamo di ritornare ancora. Quindi direi sì, ci torneremo.
Ci sono tanti posti belli dove trascorrere le proprie vacanze. Fuerte ha spiagge stupende e paesaggi che restano nel cuore. Ma è quel vento meraviglioso che resta, come dire, ancorato all’anima, forse, a fare la differenza.
Ciò che di speciale ho portato con me la prima volta e che ho ritrovato a dieci anni di distanza, nonostante una massiva e crescente urbanizzazione, nonostante Zara e Mango, nonostante tutto, sono state la semplicità e quel senso di libertà che non si riesce a descrivere.

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