Il sentiero del Tracciolino è un suggestivo sentiero lombardo che segue antichi binari, attraversa gallerie e percorre passaggi scavati nella roccia. Ecco come si può percorrere il sentiero del Tracciolino con i bambini in Valchiavenna.

L’autunno è iniziato anche quest’anno: questa stagione non è sicuramente la nostra preferita ma è innegabile che nelle limpide giornate di sole i suoi colori siano incredibilmente belli e magici.
Negli ultimi anni stiamo rivalutando tantissimo questa stagione per effettuare passeggiate, sfruttando le temperature gradevoli delle sue giornate di sole. L’ultima di queste passeggiate ci ha portato a scoprire uno dei sentieri più affascinanti e incredibili della Lombardia, il Sentiero del Tracciolino in Valchiavenna, in Provincia di Sondrio.
Un sentiero tutt’altro che naturale, frutto anzi dell’ingegno dell’uomo che ha saputo realizzare un percorso che si accompagna e si fonde in modo perfetto con la natura. Una perfetta opera di recupero di una ferrovia a scartamento ridotto unita a spettacolari passaggi scavati nella roccia.

il sentiero del tracciolino con i bambini

IL SENTIERO DEL TRACCIOLINO CON I BAMBINI: INFORMAZIONI GENERALI

Il Sentiero del Tracciolino si snoda per 10 chilometri lungo il tracciato della ferrovia a scartamento ridotto Decauville costruita negli anni ‘30 per collegare due dighe, una in Val di Ratt e una in Val Codera.

Attenzione: non tutto il sentiero è al momento percorribile in quanto in Val Codera una frana blocca da anni il passaggio.

Questo sentiero, uno dei più spettacolari dell’Alto Lario, è pressoché pianeggiante e si sviluppa ad una quota costante di circa 920 metri s.l.m.

E’ facilmente percorribile sia a piedi che in mountain bike ed è molto suggestivo sia per lo splendido panorama sui laghi di Novate Mezzola e di Como sottostanti che per la sua particolarità di attraversare gallerie e suggestivi passaggi scavati nella roccia. E’ un sentiero adattissimo ai bambini in quanto, oltre ad essere in piano, è interamente messo in sicurezza e ha delle protezioni laterali.

Per prendere il sentiero si può partire da Verceia oppure da Novate Mezzola.

il sentiero del tracciolino con i bambini

Il secondo tratto del Tracciolino scavato nella roccia

1. Partenza da Novate Mezzola

Partendo da Novate Mezzola si può tornare a Novate Mezzola percorrendo un anello di circa 6 ore con un dislivello di circa 700 m. Noi non abbiamo percorso questo anello quindi non possiamo dare indicazioni in merito ai tratti non percorsi se non quelle trovate in rete.
Si parte dal parcheggio di Novate Mezzola, si arriva al borgo di San Giorgio e di qui si seguono le indicazioni per il Tracciolino. Salendo lungo un sentiero ripido si arriva al tracciolino, si prende la direzione verso la Val di Ratt fino a Verceia. Si scende verso il comune di Verceia, si imbocca la ciclabile lungo il lago di Mezzola e si ritorna al parcheggio.

2. Partenza da Verceia

Noi abbiamo effettuato l’escursione con i nostri bambini, in compagnia di un’altra famiglia e abbiamo deciso di percorrere la parte più scenografica e suggestiva del sentiero, scegliendo un itinerario con meno dislivello possibile: siamo partiti da Verceia, in Val di Ratt e siamo arrivati nei pressi del borgo di San Giorgio. Qui, scendendo lungo un ripido sentiero, abbiamo raggiunto il borgo dove ci siamo fermati per un pic-nic. Siamo poi risaliti e, percorrendo il Sentiero del Tracciolino a ritroso, siamo tornati a Verceia.

In totale questo percorso è lungo 11 km (5,5 km a tratta) e ha un dislivello di circa 150 m (dislivello tra il Tracciolino e il borgo di San Giorgio).

Partendo da Verceia, l’imbocco del sentiero si trova al termine di una strada agro-silvo-pastorale (strada Voco-Motta-Palazzina, in parte asfaltata e in parte sterrata) percorribile solo con permesso giornaliero di 5 euro (2017), acquistabile presso i seguenti punti:

  • Uffici comunali
  • Bar Val di Ratt
  • Bar Pinki
  • Bar Miky
  • Bar Circolo “Al Sert”: al momento della nostra visita chiuso per cessata attività.

Munitevi quindi prima di questo permesso se volete arrivare nei pressi della partenza del sentiero in macchina: in alternativa dovrete percorrere diversi chilometri a piedi.

Al termine della strada non c’è un vero e proprio parcheggio ma si deve parcheggiare a bordo strada, quindi nei periodi di alta stagione o nei weekend belli è meglio arrivare presto per non rischiare di dover parcheggiare diversi tornanti prima. Noi siamo arrivati alle 9.30 e abbiamo dovuto parcheggiare un tornante prima e poi fare 10 minuti a piedi in salita lungo un sentiero nel bosco.

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Limite carrabile della strada agro-silvo-pastorale

IL SENTIERO DEL TRACCIOLINO CON I BAMBINI: COSA SERVE PORTARE

Qualsiasi percorso si scelga, per affrontare le gallerie servono delle torce: dovrebbero in teoria essere illuminate con luce debole, ma quando ci siamo stati noi la corrente non andava e le gallerie erano completamente al buio.

il sentiero del tracciolino con i bambini

In una galleria – Foto di Daniele Carsana

E’ poi indispensabile portarsi dell’acqua per il percorso perché fino a San Giorgio non ci sono fontane di acqua potabile a disposizione e nelle giornate calde potrebbe essere un vero problema!

Noi eravamo attrezzati con scarpe da trekking, i nostri amici con scarpe da ginnastica. Se avete le scarpe da trekking indossatele perché si tratta pur sempre di sentieri accidentati e il tratto di sentiero che scende (o sale) da San Giorgio è ripido e a tratti scivoloso. Inoltre nelle gallerie ci sono pozze d’acqua che proviene dalle pareti e con delle scarpe impermeabili si può evitare di bagnarsi i piedi.

Anche nel caso facciate questo sentiero ad agosto, conviene portarsi una felpa in quanto nelle gallerie l’umidità è abbastanza elevata.

Nel caso vi vogliate fermare per un pic-nic portatevi tutto l’occorrente perché a San Giorgio non c’è nulla! Solo una fontana per prendere acqua potabile, ma per il resto scordatevi pranzetti a base di pizzoccheri o prelibatezze locali! Per essere chiari, non c’è neanche un negozio di alimentari!

IL SENTIERO DEL TRACCIOLINO CON I BAMBINI: IL NOSTRO ITINERARIO

Vediamo nei dettagli il tratto di sentiero che abbiamo percorso noi.
Come detto in precedenza noi abbiamo scelto di partire da Verceia in Val di Ratt e di percorrere il Tracciolino in direzione Val Codera, fino al borgo di San Giorgio. Siamo partiti alla mattina verso le 9.30 in modo da arrivare a San Giorgio verso mezzogiorno per poter fare un pic-nic e rilassarci in questo splendido borgo.
Il tempo di percorrenza da Verceia a San Giorgio è di circa 2 ore e mezza ma è ben difficile definire una tempistica esatta: il percorso è davvero bello e panoramico e non potrete fare a meno di scattare foto in continuazione! Poi se lo percorrerete con bambini dipende anche dalla loro propensione a camminare perché, sebbene il sentiero sia pianeggiante, i chilometri da percorrere non sono pochi! Diciamo che noi siamo arrivati a San Giorgio verso le 12.30, giusto per dare un’idea.

Attenzione a imboccare il sentiero giusto: una volta parcheggiato e arrivati ai cartelli che indicano i possibili itinerari, dovrete proseguire verso sinistra (proseguendo a destra si arriva alla diga ma di questo ve ne parlerò dopo).

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Inizio del Sentiero del Tracciolino

Il primo tratto del sentiero segue i vecchi binari ed è quello più panoramico: sulla sinistra ci accompagna la vista sui laghi e sulla Valchiavenna che, nelle giornate limpide, è davvero meravigliosa.
Tra vagoni lungo il percorso, scambi da provare, castagne da raccogliere e binari da seguire non abbiamo sentito lamentele da parte dei piccoli camminatori!

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Il panorama del primo tratto del Tracciolino

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Primo tratto del Tracciolino

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Gli scambi della ferrovia

Siamo arrivati senza neanche accorgerci alla prima lunga galleria: ben 340 m da percorrere al buio (come detto quando ci siamo stati non andava l’illuminazione), affidandosi alle torce e ai cellulari. Qui i piccoli hanno iniziato a capire che stavano per affrontare una vera avventura e, dopo il timore iniziale, sono partiti in quarta con le loro torcette. E chi gli stava più dietro? Noi intenti a fare foto, loro a proseguire e mostrare il loro coraggio…una bella impresa!

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La prima galleria – Foto di Daniele Carsana

Il secondo tratto del percorso è altrettanto affascinante in quanto è scavato nella roccia: si passa sotto a vere e proprie gallerie di roccia, alcune delle quali offrono una vista meravigliosa sulla vallata sottostante.

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Il secondo tratto del Tracciolino scavato nella roccia

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Una galleria del secondo tratto del Tracciolino

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Galleria panoramica del secondo tratto del Tracciolino

Tra gallerie buie e corridoi panoramici si prosegue pian piano fino a quando sulla sinistra si scorge il borgo di San Giorgio nella vallata sottostante: di qui nel giro di circa 10 minuti si incontra il sentiero che scende verso il borgo.

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Il borgo di San Giorgio

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La discesa verso il borgo di San Giorgio

Proseguendo invece dritti si dovrebbe arrivare in Val Codera ma, come già detto, una frana interrompe il passaggio.

La discesa verso San Giorgio è a tratti ripida e ha un dislivello di 150 m. In autunno è bellissimo questo tratto, ricco di castagni e con tutte le tipiche tonalità di colore autunnale.

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La discesa verso il borgo di San Giorgio

Al termine di questo sentiero si arriva nel mega prato di San Giorgio, un’oasi di pace circondato dalle montagne. E’ impossibile non rimanerne incantati: una bellissima chiesetta in pietra, poche case di pietra ben inserite nel contesto, massi enormi dove arrampicarsi e, proseguendo dopo la chiesa, un meraviglioso panorama su tutta la vallata sottostante. Direi che la pausa mangereccia e rigenerante qui ci sta tutta!

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Il panorama da San Giorgio

A San Giorgio i bambini hanno trovato anche la casa di Shrek!

Il sentiero del tracciolino con i bambini

La casa di Shrek

Presso San Giorgio come già accennato non ci sono punti ristoro o negozi di alimentari; sono indicati i servizi igienici e, in effetti, nei pressi del punto panoramico dopo la chiesa c’è anche la struttura ma noi l’abbiamo trovata chiusa… per cui dovrete arrangiarvi nella natura!

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Il borgo di San Giorgio

Invece è possibile ricaricare le borracce in modo da avere scorta di acqua per il ritorno.

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La fontana dove si può ricaricare l’acqua nel borgo di San Giorgio

Per il ritorno noi abbiamo percorso il tragitto dell’andata a ritroso: ovviamente il sentiero ripido in discesa al ritorno diventa una bella salita spacca gambe…ma si può fare. Con qualche sosta lungo il percorso ce l’abbiamo fatta tutti ad arrivare in cima e, una volta ripreso il Tracciolino, si ritorna senza problemi al punto di partenza.

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Il ritorno

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Il ritorno

IL SENTIERO DEL TRACCIOLINO CON I BAMBINI: LA DIGA DI MOLEDANA (VAL DI RATT)

Nel caso non siate ancora stanchi dopo gli 11 km percorsi (strano ma vero a noi è successo!) e abbiate la curiosità di vedere la diga della Val di Ratt, una volta arrivati al punto di partenza proseguite sul sentiero lungo le rotaie e in meno di 10 minuti arriverete ad un’altra galleria che vi porterà alla diga stessa.
Ci sono cartelli di divieto accesso ma a quanto ci è stato detto si possono bellamente ignorare… (sembra che siano messi solo per tutelarsi nel caso capiti qualcosa… ). Noi ovviamente non ce lo siamo fatti ripetere, siamo entrati nella galleria e siamo arrivati alla diga. Si tratta di una diga di circa 100.000 mc, fatta costruire negli anni ‘30-’36 dal Duce.
Ne vale assolutamente la pena: i bambini sono rimasti a bocca aperta perché, nonostante si tratti di una diga relativamente piccola, la sua maestosità li colpisce. Inoltre abbiamo avuto il piacere di scambiare due chiacchiere col custode che vive nella casetta di fianco alla struttura: ci ha raccontato degli eventi a cui assistito nella sua vita e ci ha dato qualche informazione sulla diga e sulla sua attività. Molto interessante!

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La diga della Val di Ratt

IL SENTIERO DEL TRACCIOLINO CON I BAMBINI: I NOSTRI CONSIGLI

Oltre ai consigli già dati su cosa portare per questa escursione, consigliamo di scegliere per questa escursione la primavera o l’autunno: il sentiero è in parte esposto e in estate potrebbe fare davvero caldo e i 5.5 km a tratta ma soprattutto la salita da S. Giorgio al Tracciolino potrebbero risultare più faticosi.

Nel caso optiate per l’autunno come noi, portate con voi anche un bel sacchetto per raccogliere le castagne perché il sentiero è pieno di castagni e, soprattutto a S. Giorgio, potrete farne delle scorte sostanziose!

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I colori e i frutti dell’autunno

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I colori e i frutti dell’autunno

Il tragitto scelto da noi è pressoché pianeggiante e semplice ma è lungo: scegliete il percorso da compiere in base ai vostri bambini. Il gruppetto dei nostri bambini partiva dai 6 anni e ha percorso il sentiero senza problemi. Ma ogni bambino è a sé e nel caso non voglia camminare non c’è modo di recuperarlo in macchina a metà strada! Quindi prima di partire sappiate valutare la sua resistenza e, nel caso abbiate paura che non possa farcela, scegliete di percorrerne solo un pezzo rimandando un percorso più lungo a quando sarà più grande.
Per i più piccoli andate di zainetto da montagna o di fascia (il passeggino non va bene).

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Un tratto del Tracciolino – Foto di Daniele Carsana

Nel caso scegliate di percorrere l’anello che parte da Novate Mezzola, sappiate che il dislivello è maggiore (circa 700 m) quindi potrebbe risultare più faticoso per i bambini.

Qualunque soluzione scegliate sarà comunque unica e vi ripagherà delle fatiche spese! Un sentiero davvero meraviglioso e a nostro avviso imperdibile! Buona passeggiata!

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