Tarvisio, una delle località montane più importanti del Friuli Venezia Giulia, è stata la meta di un nostro weekend autunnale per un allegro ritrovo con amici: ci siamo stati in una stagione che, come si sa, riserva spesso sorprese. E purtroppo in questo weekend il meteo autunnale non ci ha affatto graziato… anzi… la pioggia ci ha accompagnato per tutto il nostro soggiorno per cui abbiamo dovuto optare per soluzioni alternative.

Weekend autunnale a Tarvisio: un giro ai laghi di Fusine sotto la pioggia

Anche se siete sfortunati come noi e vi capita una giornata piovosa, un giro ai laghi di Fusine merita e non vi lascerà delusi.
I laghi, di origine glaciale, sono collegati tra loro da facili sentieri. Se piove munitevi di stivaletti da pioggia per fare un giro se no limitatevi come noi a visitare il primo lago, comodamente raggiungibile con la macchina. I colori sono spettacolari anche senza il sole e non posso immaginare quanto siano splendidi in una bella giornata soleggiata! I laghi sono immersi in fitti boschi di abete rosso, sede di numerose passeggiate (qui però dovete affidarvi alla buona sorte e al bel tempo!).

ALLA SCOPERTA DI TARVISIO E DINTORNI   ALLA SCOPERTA DI TARVISIO E DINTORNI

ALLA SCOPERTA DI TARVISIO E DINTORNI    ALLA SCOPERTA DI TARVISIO E DINTORNI

Alla scoperta della miniera di Rabil di Cave del Predil

La miniera di Raibl è una miniera ormai chiusa in cui, fino al 1991, si estraevano zinco e piombo. Ora la miniera è aperta solo a scopo turistico e ,anche se ancora poco conosciuta, per noi è stata una scoperta davvero interessante.
La miniera è un infinito reticolo di gallerie che raggiungono i 120 km di sviluppo lineare e che si sviluppano su 19 livelli (estendendosi sia in altezza che in profondità per 500 metri.).

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Parte della miniera può essere visitata con un accompagnatore, che spiega la storia della galleria e le condizioni di vita dei lavoratori. La visita è molto istruttiva ma anche resa adatta ai bambini perché parte del tragitto viene effettuata a piedi ma un bel pezzo viene effettuato a bordo di un trenino, sempre muniti di caschetti bianchi per non pestare la testa nei tratti in cui si cammina e il soffitto diventa più basso.
La guida spiega i mezzi che venivano utilizzati dai minatori per trasportare i prodotti estratti, l’utilizzo nei primi tempi di asinelli soppiantati poi da tecnologie più moderne. Si possono vedere i carrelli utilizzati e in alcuni punti sono allestite scene con manichini per chiarire come si svolgevano le attività. Ci sono foto che immortalano alcuni momenti della vita lavorativa e proprio osservando queste foto la guida ci spiega l’abbigliamento che veniva usato dai minatori e gli stivali da pioggia che sempre dovevano essere usati per avere i piedi all’asciutto.
All’interno della miniera, al capolinea del trenino, c’è una grande sala dedicata a Santa Barbara, protettrice dei Minatori: qui ancora adesso una volta all’anno si celebra una messa e proprio qui la guida ci mostra quanto potesse essere buia la miniera: spegne le luci e tutti noi piombiamo nell’oscurità più profonda e ci salgono i brividi al pensiero dell’unica lampada a disposizione dei minatori che durava solo 8 ore. In caso di guasto l’ordine era che rimanessero fermi, proprio per evitare incidenti.
Si può vedere anche l’ascensore usato dai minatori e le scale che venivano utilizzate in caso di guasto (per uscire in superficie in questo caso ci mettevano diverse ore…!).
Interessante scoprire una parte di storia collegata a questa miniera: la galleria di Bretto, inizialmente costruita come smaltimento dell’acqua ma utilizzata anche a scopi militari durante le guerre mondiali.
La temperatura interna è molto bassa e l’umidità invece è molto alta per cui sempre meglio vestirsi in modo adeguato. L’aria all’interno della miniera è purissima (la polvere si attacca al soffitto) e una parte della miniera è utilizzata adesso per curare particolari problemi respiratori: quando si esce all’esterno, si sente subito la differenza dell’aria respirata!
La visita dura un’ora circa e all’interno della miniera non è possibile scattare fotografie.

Una fotografia di gruppo con gli elmetti bianchi però non ce la siamo fatta mancare!

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Il biglietto si acquista presso il museo e costa 8 euro intero, 6 euro il ridotto e gratuito sotto 6 anni. Per gruppi ci è stato fatto il biglietto ridotto da 6 euro.
Oltre al Parco Minerario è possibile visitare anche il Museo dell’Arte Mineraria di Cave del Predil. Per maggiori informazioni si può consultare il sito.

Weekend a Tarvisio: un angolo goloso, Dawit

Dopo la pioggia e il freddo della miniera ci è venuta voglia di qualcosa di goloso e siamo andati da Dawit, un locale dove offrono delle torte strepitose e dove ci si può riscaldare con un the o una cioccolata calda!

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Dove dormire a Tarvisio

Per il nostro weekend a Tarvisio abbiamo dormito presso l’Hotel il Cervo. Il bello di questo Hotel la nostra salvezza dopo il freddo accumulato all’esterno è stata l’area SPA, con piscina riscaldata e area Wellness con sauna, bagno turco e idromassaggio! Ci siamo rigenerati oltre che divertiti perché nella piscina possono accedere anche i bambini!
Inoltre per i bambini c’è anche un’area giochi molto fornita e se si va a luglio e agosto c’è anche un servizio di animazione.

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Tarvisio : San Nicolò e i Krampus

Durante il nostro weekend a Tarvisio abbiamo scoperto che manca poco al periodo più atteso dell’anno, la festa di San Nicolò e i Krampus, una leggenda che si tramanda da secoli e di generazione in generazione.
Il 5 dicembre, infatti, da qualche punto imprecisato della Foresta Millenaria della Valcanale appariranno i Krampus, demoni spaventosi e brutti con artigli e corna, vestiti di pellicce, che si dirigeranno in paese guidati dalla luce delle torce insieme a San Nicolò, un santo dalla lunga barba bianca in abiti cerimoniali.

Dietro questa folkloristica sfilata si nasconde una storia leggendaria che racconta di furti e razzie delle scorte invernali da parte di un gruppo di giovani mascherati con pelli e corna di animali. Tra loro, però, si insinuò una vera presenza demoniaca, riconoscibile dai piedi a forma di zoccolo di capra. Per debellare il paese da questa presenza terrificante venne chiamato un vescovo, Nicola, che sconfisse il demonio e impose ai ragazzi mascherati da diavolo di continuare a recarsi nei borghi e nei villaggi vicini, non più a depredare, bensì a elargire doni, in particolare ai bambini. Ecco che da allora, le sere attorno al 5 dicembre i krampus invadono le strade di Tarvisio e dei paesi vicini, scendendo dai boschi della montagna accompagnati dalle piccole lingue di fuoco delle fiaccole.

La festa si svolgerà il 5 dicembre in tutta la Valcanale ma soprattutto a Tarvisio città, tra Via Roma e Piazza Unità. Il corteo inizierà all’imbrunire, circa alle 17 e la festa durerà per tre – quattro ore!
Per vedere l’elenco delle sfilate si può guardare questo sito.

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Per chi è in zona questo è un evento da non perdere mentre per noi potrebbe essere una buona scusa per tornare a visitare Tarvisio un’altra volta, magari col sole!!!

(Per le fotografie e le informazioni sui Krampus ringraziamo l’Ufficio Promoturismo della Regione Friuli Venezia Giulia)

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