Caserta deve la sua fama sicuramente alla sua bellissima Reggia, che troneggia nel suo centro e attorno alla quale gira la vita cittadina. Ma questa città campana offre molto altro a chi la visita e in questo post voglio suggerirvi qualche spunto alternativo per trasformare il vostro weekend in qualcosa di speciale. Dunque, cosa fare a Caserta in 2 giorni?

Caserta è stata la città che ci ha ospitati in occasione dell’ultima assemblea annuale dell’Associazione italiana Travel Blogger ed è stato un piacere poterla scoprire insieme ai miei colleghi viaggiatori.

Per l’occasione è stato organizzato un piccolo Blog Tour di 2 giorni, con lo scopo di mostrare quello che questa città offre a chi la visita, andando al di là della classica e assolutamente imperdibile visita della sua famosissima Reggia.

Grazie alla sinergia messa in campo da diversi operatori, locatari e ristoranti locali, abbiamo potuto scoprire una Caserta insolita e piena di sorprese: una inaspettata esperienza che ha saputo coniugare natura, cultura e gusto, cercando di esaltare le eccellenze del territorio casertano.

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Il gruppo dell’Associazione Italiana Travel Blogger presenta la nuova collaborazione con Heymondo

Qualche suggerimento su cosa vedere e fare a Caserta in 2 giorni

Quando si pensa a Caserta, è automatico pensare alla sua Reggia. Forse questa importantissima dimora storica potrebbe non avere neanche bisogno di presentazioni, tanta è la sua fama nel mondo.
Ma davvero il territorio casertano può essere ridotto alla mera visita di questo patrimonio architettonico?
Noi lo neghiamo assolutamente e, dopo questo intenso e ricco weekend sul territorio, ne abbiamo anche le prove.
Ecco dunque cosa vedere ma soprattutto cosa fare a Caserta in 2 giorni.

1 – La Reggia di Caserta e la visita guidata “La Reggia esoterica”

Partiamo dalla regina incontrastata di Caserta, la sua già citata e famosa Reggia, una tappa imperdibile se si visita Caserta in 2 giorni… anche se si è già stati a Caserta altre 10 volte!

Questa residenza, realizzata nella seconda metà del XVIII secolo su progetto di Luigi Vanvitelli per volere di Carlo di Borbone, è qualcosa di unico e ineguagliabile.
Nata come riserva di caccia al cinghiale, la Reggia deve le sue importanti dimensioni alla necessità del re di ospitare i suoi nobili amici, fino ad un totale di 200 ospiti e 4000 persone di servizio.
Un progetto architettonico degno rivale di altre residenze europee famose, quali la reggia di Versailles o il Palazzo Reale di Madrid.
La Reggia di Caserta è il fulcro di un più ampio complesso monumentale riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, del quale fanno parte il suo grande parco e i giardini, l’Acquedotto Carolino e il complesso industriale di San Leucio, destinato alla produzione di tessuti in seta.

Noi abbiamo potuto visitare la Reggia con una visita guidata insolita, “La Reggia esoterica, i segreti della Reggia di Caserta”, un viaggio alla scoperta del simbolismo esoterico, delle antiche tradizioni orientali, della mitologia e dei messaggi nascosti in questa affascinante dimora storica. La visita prende spunto dal libro della scrittrice Tiziana Barrella, intitolato “Culture esoteriche e significati nascosti- I segreti della Reggia di Caserta” ed è un vero viaggio nel tempo.

Il percorso nelle stanze interne dura circa un’ora e prosegue poi nel parco esterno. Compresa nel prezzo della visita c’è la navetta che conduce alla parte superiore di questo immenso giardino, dove si trovano la Fontana di Diana e Atteone, alimentata dalla grande cascata artificiale che ha origine dalle pendici del monte Briano, e il famoso Giardino Inglese. Quest’ultimo è imperdibile: 25 ettari di verde, caratterizzato da piante antichissime e provenienti da varie parti del mondo, il primo vero Orto Botanico al mondo. Qui è possibile ammirare il Bagno di Venere, un’opera in marmo di Carrara scolpita da Tommaso Solari e vedere il Criptoportico, un finto ninfeo semicircolare studiato per far credere ai visitatori di trovarsi in un rudere di epoca romana. Vicino al Criptoportico si può anche ammirare il tasso più antico d’Europa.
Questa speciale visita guidata va prenotata in anticipo sul sito Reggia.it e dunque comporta anche la prenotazione di uno slot di ingresso.

2 – I Sentieri del Conciato Romano

Tra le diverse cose da fare a Caserta in 2 giorni, quella che vi racconterò ora è decisamente insolita.
I “Sentieri del Conciato Romano” è un itinerario di hiking che porta alla scoperta di due importantissime realtà agricole/gastronomiche del casertano, La Sbecciatrice e l’agriturismo Le Campestre.
Dopo aver raggiunto con mezzi propri il Cimitero di Villa Santa Croce, accompagnati da una guida ci si addentra in un semplice itinerario a piedi nelle colline dell’Alto Casertano, lungo un sentiero che permette di ammirare tutta la vallata sottostante: nelle giornate limpide la visuale è unica e permette di ammirare il mare da una parte e il Vesuvio dall’altra.

Il primo tratto del sentiero conduce al piccolo borgo di Villa Santa Croce, nel comune di Piana di Monte Verna, dove questo itinerario prevede una ricca e gustosa degustazione presso una delle aziende agricole più importanti di questa zone, La Sbecciatrice, un’azienda familiare che ha come scopo quello di salvaguardare la biodiversità vegetale di questa zona.
La degustazione prevede un ricco aperitivo a base di prodotti locali di prima qualità. Tutti gli ortaggi di questa azienda agricola vengono coltivati in assenza di acqua (il casertano è soggetto a lunghi periodi di siccità estiva), selezionati a mano e trasformati direttamente da loro senza utilizzare coloranti né conservanti. Il principe incontrastato della Sbecciatrice è il Pomodoro Riccio, un pomodoro dal sapore dolce che cresce senza problemi anche in assenza di acqua. Abbiamo avuto modo di assaggiarlo anche direttamente dalla pianta e possiamo assicurare che è ottimo anche come snack!

Proseguendo l’itinerario, sempre a piedi si raggiunge un altro fiore all’occhiello del Casertano, l’Agriturismo Le Campestre a Castel di Sasso, famosissimo per il Conciato Romano, il più antico e pregiato pecorino italiano.
Le Campestre è un agriturismo nel vero senso del termine, una realtà familiare creata dalla famiglia Lombardi, con importanti tradizioni che rendono eccezionale questa struttura.
Ad accoglierci abbiamo trovato Manuel Lombardi in persona con la sua mamma, che ci hanno illustrato le “regole” di casa: tutto quanto viene servito è di stagione e direttamente coltivato dalla loro famiglia. Niente bibite gassate e niente cotoletta. Solo ricette autentiche che raccontano una storia secolare di questo “territorio Felix”.

L’itinerario “I Sentieri del Conciato Romano” prevede una speciale “colazione contadina” a base di “pizza moscia” (pane con salame e frittata) seduti sotto alla spettacolare quercia posta nel giardino dell’agriturismo. Purtroppo, anche se in questa zona piove poco, abbiamo avuto la sfortuna di beccare l’unica giornata in cui aveva piovuto durante la notte, per cui abbiamo comunque potuto gustare questa famosa colazione, ma comodamente seduti all’interno di uno dei locali dell’agriturismo.
Oltre alla ottima colazione, Le Campestre è famosissimo per un formaggio di loro esclusiva produzione, il Conciato Romano, un formaggio che per la sua speciale e lunghissima lavorazione, vale quasi come l’oro! Conservato in anfore di terracotta ed estratto da esse solo con l’aiuto di un rametto di ulivo, il suo assaggio è un’esperienza unica: il suo sapore è notevole, per cui va assaggiato a piccoli dadini accompagnati dal contrastante sapore dolce dei fichi dell’agriturismo.

A conclusione dell’esperienza, un’altra eccellenza tipica della struttura: il liquore al Basilico Limonato. Se siete curiosi di scoprire l’origine del nome, chiedete di annusare il loro basilico e rimarrete impressionati dal profumo di limone che esso emana.

L’itinerario I Sentieri del Conciato Romano parte alla mattina presto e si conclude nel primo pomeriggio, dopo la gustosa merenda contadina presso l’Agriturismo Le Campestre. E’ una visita speciale, studiata e venduta solo sul sito Reggia.it. Per questo motivo va prenotata in anticipo.

Sulla carte, l’itinerario prevede circa 4 km di cammino. In caso di terreno bagnato e scivoloso (come nel nostro caso, a causa della pioggia notturna), l’itinerario subisce una deviazione che allunga leggermente il percorso. I nostri contachilometri indicavano circa 6 km dal punto di partenza a quello di arrivo.

L’itinerario non è difficile e non prevede grossi dislivelli, ma richiede abbigliamento sportivo adatto e scarpe da ginnastica (con suola non liscia) e/o scarponcini da trekking. Assolutamente non adatto ai passeggini. In caso di bambini piccoli meglio optare per zaini o marsupi.

3 – Visita al Real Sito di Carditello

Se si parla di cosa vedere a Caserta e dintorni, sicuramente va citato il Real Sito di Carditello, un sito poco conosciuto che si trova nel comune di San Tammaro, a pochi chilometri da Caserta e da altre due città importanti, Capua e Santa Maria Capua Vetere.

Questa tenuta, terminata nel 1792 dall’architetto Collecini (allievo di Vanvitelli), fa parte dei Siti Reali dei Borboni.
Il Real Sito di Carditello è definito “Sito Reale” perché fu concepito con un’idea che va oltre alla semplice abitazione reale: questa tenuta, infatti, fu concepita anche per poter assecondare le passioni per la caccia alle attività produttive legate allo sviluppo economico del territorio. Qui fu allevata la prestigiosa razza di cavalli Persano (ancora oggi sono presenti 50 cavalli nelle stalle), oltre a bufali e mucche. Inoltre vennero coltivati cereali, foraggi, lino, canapa con i metodi agronomici più avanzati per quell’epoca. Carditello fu concepito dunque proprio come una fattoria modello e sembra che proprio qui sia nata la buonissima mozzarella di bufala.

In seguito all’Unità d’Italia, purtroppo questo splendido sito passò dapprima nelle proprietà dei Savoia, poi sotto il demanio statale. Di qui cambiò diverse proprietà, fino a divenire pure simbolo del degrado e dell’abbandono nella cosiddetta Terra dei Fuochi.
Fortunatamente dal 2016 la Fondazione costituita dal Ministero dei Beni Culturali e delle attività culturali e del Turismo, dalla Regione Campania e dal comune di San Tammaro ha ripreso in mano la ristrutturazione del sito con lo scopo di restituirgli una completa fruizione pubblica.
Attualmente, dunque, il sito è sotto restauro ed è possibile visitare gli esterni e solo qualche sala, che al momento della nostra visita ospitava una mostra fotografica.
Il bel parco esterno ospita spesso eventi estivi di primo ordine.

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Real Sito Carditello

Una delle più belle iniziative che offre questo sito, è l’ascensione in mongolfiera “Volare sull’arte”, un suggestivo volo vincolato che permette di ammirare il sito di Carditello da una prospettiva unica ed insolita, un’emozione adatta a tutti perché si tratta di sollevarsi in cielo con una mongolfiera ancorata a terra attraverso stabili corde a 20 metri di altezza! Ovviamente questa esperienza è soggetta alle condizioni meteo. Indovinate un po’ com’erano quando ci siamo stati noi? Purtroppo c’era vento, per cui nulla. Abbiamo potuto solo ammirarla da terra!

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Come arrivare a Caserta

Caserta è molto vicina a Napoli, dalla quale dista circa mezz’ora di macchina.

Arrivando in auto, Caserta è raggiungibile percorrendo l’Autostrada del Sole (A1) Roma-Napoli. e uscendo al casello di Caserta Nord se si proviene da Nord e al casello di Caserta Sud se si proviene da Sud.

Caserta è raggiungibile comodamente in treno. La sua stazione è a 5 minuti dal centro e dalla sua famosissima Reggia. Io sono partita da MIlano Centrale e in circa 4 ore e mezza sono arrivata direttamente a Caserta grazie alla nuovissima linea diretta di treni veloci lanciata da poco da Italo. Trenitalia solitamente fa invece scalo a Roma o a Napoli.

Arrivando in aereo, invece, l’aereo più vicino è l’Aeroporto di Capodichino (Napoli) a circa 25 km.

Caserta in 2 giorni: dove dormire?

Questo blog tour ha permesso a me e ai miei colleghi blogger di scoprire diverse strutture di Caserta, una più bella dell’altra.
Io ho avuto il piacere di essere ospite di Cas’E Charming House, un b&b di vero charme in pieno centro storico, a 5/10 minuti a piedi dalla stazione e a massimo 5 minuti a piedi dalla Reggia di Caserta.
Questo b&b ha ampie camere dotate di bagno, curate nei minimi dettagli, dotate di letti comodissimi e arredate con gusto. In camera è disponibile bollitore e macchinetta per fare il caffè, oltre ad un kit cortesia di prim’ordine.
La colazione è qualcosa di unico, una vera esperienza. Dolci di prima qualità (anche dolci tipici come mini pastiere e mini sfogliatelle), frutta fresca e bevande calde da bar (non da macchinetta).
A disposizione degli ospiti c’è anche un salottino per il relax, con moltissimi libri a disposizione.

Nel weekend casertano io ho viaggiato sola, senza famiglia al seguito. Chi è venuto in famiglia è stato ospite di Cas’E Charming House Family, una struttura che offre camere quadruple e triple dove possono soggiornare gruppi familiari. L’arredamento è classico e ha un tocco stile country chic. Cas’E Family offre solo servizio di pernottamento.

Altre strutture che i miei amici blogger hanno potuto testare durante il weekend sono state Dépendance Royale, una struttura che offre camere e suites di grande charme con ogni comfort a pochi passi dalla Reggia di Caserta, e Artistic Charming House, una struttura che offre cinque camere di varia tipologia diverse tra loro e caratterizzate da parati artistici, sempre vicinissime alla Reggia.

Dove mangiare a Caserta

Durante questi giorni a Caserta non abbiamo avuto modo solo di esplorare i territorio, ma anche di assaggiare le prelibatezze che esso offre. Tra le cose da fare a Caserta in 2 giorni, vi consiglio allora anche qualche “esperienza culinaria”.

Una a dire il vero l’ho già svelata prima, ovvero la super colazione contadina presso l’agriturismo Le Campestre di Castel di Sasso. Se preferite, potete anche prenotare il pranzo vero e proprio (sappiate però che va prenotato anche 2 mesi prima perché la richiesta è elevata). Il costo è di 35 euro ed è esclusivamente a base di prodotti di stagione coltivati “in casa”.

Per cenare vi consiglio due locali in pieno centro storico di Caserta.
Il primo è l’Antica Hostaria Massa in via Mazzini 55, dove abbiamo mangiato un antipasto tipico della zona (pizze fritte col pomodoro chiamate montanare, crocchè di patate, mozzarelline impanate, zucchine in tempura e delle specie di arancini) e assaggiato diversi tipi di pizza, ovviamente la vera pizza napoletana (non quella che purtroppo ormai è in voga qui in Brianza…).
Il secondo è invece l’enoteca Nerolo: qui abbiamo degustato vini locali e fatto un ricco apericena (con stuzzichini e piatti più sostanziosi).

L’ultimo giorno abbiamo invece fatto un ottimo light lunch a base di prodotti locali presso il bar Serao, vicino alla Reggia. Qualità ottima e soprattutto da provare il cocktail a base di Pallagrello bianco e liquore alla mela annurca.

L’ultimo consiglio non è un locale, ma qualcosa che comunque ha a che fare con la tradizione culinaria casertana: non andate via dalla città senza aver assaggiato (e acquistato) la mozzarella di bufala del Caseificio Pagliuca. Una libidine pura! E mi raccomando, se la acquistate poi a casa non mettetela in frigorifero (magari voi già lo sapete, ma per me brianzola è stata una rivelazione… per fortuna me l’hanno detto se no l’avrei messa subito al fresco!). Nella sua confezione e assolutamente fuori dal frigorifero si conserva fino a 3 giorni.

Cosa vedere ancora a Caserta se si hanno più di 2 giorni?

Il territorio di Caserta ha ancora tanto da offrire. Quindi se potete dedicargli più giorni, mettete in conto il già citato Belvedere di San Leucio, un altro Sito Reale patrimonio UNESCO di notevole interesse. Qui, si possono visitare l’antica Fabbrica della Seta, l’Appartamento Storico e i Reali Giardini.

Se volete visitare il centro medievale di Caserta, basta spostarsi di circa 4 km e raggiungere Casertavecchia, oggi uno splendido borgo medievale alle pendici dei monti Tifatini a 401 metri di altitudine.

Se vi piacciono le esperienze enogastronomiche (sulla falsariga de “I Sentieri del Conciato Romano di cui vi ho parlato) e le passeggiate all’aria aperta tenete sotto controllo la pagina facebook di Reggia Outdoor.

Questo territorio ha davvero tanto da offrire e questo breve ma intenso weekend non ha fatto altro che rafforzare questa convinzione e fatto crescere la voglia di tornare con più tempo a disposizione, per immergersi a fondo nelle sue bellezze storiche, culturali, paesaggistiche ed enogastronomiche.

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Associazione Travel Blogger alla Reggia di Caserta

Non posso far altro che ringraziare l’Associazione Italiana Travel Blogger, Emma di Cas’E Charming House, Francesco di Reggia.it e tutti coloro che ci hanno ospitati e portati in giro. Grazie per questa grandissima opportunità e per aver dedicato tempo ed energie per farci scoprire una Caserta davvero unica.

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