Monforte d’Alba è un piccolo borgo medievale della Langa del Barolo, da poco entrato a far parte dei borghi più belli d’Italia. Stradine ripide che salgono fino alla sua piazza e al famoso anfiteatro a cielo aperto, con una vista che spazia sui vigneti circostanti: un piccolo ma meraviglioso borgo che racchiude una storia millenaria. Nel post vi vogliamo raccontare la nostra visita e darvi qualche suggerimento su cosa vedere a Monforte d’Alba.

La nostra breve ma intensa fuga nelle Langhe piemontesi ci ha portato a scoprire una piccola perla di queste terre, Monforte d’Alba.
Circondato dai vigneti della Langa del Barolo, Monforte d’Alba è uno dei più bei centri storici di questa zona, da luglio 2018 entrato a far parte dei Borghi più belli d’Italia.

La nostra visita è stata resa più interessante dai consigli ottenuti dalla signora Marina Gaveglio del Monforte Tourist Office, l’Ufficio Turistico con sede a Monforte d’Alba. Grazie ai suoi consigli siamo riusciti a cogliere gli angoli più belli di questo comune che vanta una storia millenaria e una cornice naturale a di poco strepitosa.

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I vigneti di questa zona

Cosa vedere a Monforte d’Alba: il borgo che domina i vigneti che producono il Barolo

Monforte d’Alba è un piccolo comune della provincia di Cuneo, in Piemonte.
Monforte fa parte degli 11 comuni che producono il vino Barolo e della Unione di comuni Colline di Langa e del Barolo.
Non meraviglia di certo il suo panorama, completamente caratterizzato da distese di vigneti che si perdono a vista d’occhio, dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO . E non meraviglia affatto la grande quantità di cantine che si trovano in questa area, quasi se ne perde il conto!
Ma in questa terra, così influenzata dalla produzione e dalla vendita di uno dei vini più famosi d’Italia, c’è anche una storia che vale la pena di scoprire.
E si può farlo tranquillamente addentrandosi nelle viuzze strette e ripide che conducono al cuore del borgo, la piazza Antica Chiesa.

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Il vecchio borgo di Monforte d’Alba

Cosa vedere a Monforte d’Alba: la storia di Monforte d’Alba

La storia di questo borgo ce la siamo fatti raccontare dalla signora Marina Gaveglio stessa: chi meglio di lei può farci conoscere i suoi segreti?

Monforte è un borgo di origine antica come dimostrano alcune tracce di insediamenti risalenti al neolitico e frammenti di epoca romana. Deve il suo nome al castello cinto da mura che sorse nell’Alto Medioevo sulla sommità del colle. Nel X secolo il paese di Monforte, insieme alla regione francese della Linguadoca, diviene un punto di riferimento per il movimento del catarismo. I Catari, definiti “Bon Hommes” per la loro filosofia di vita basata sull’umiltà, sulla tolleranza e fratellanza, seguivano una vita fondata sull’esercizio di povertà e carità. Erano profondamente anticlericali in quanto giudicavano la Chiesa impura, perchè il mondo ecclesiastico dell’epoca era contaminato dal desiderio e dalla ricerca del potere e della ricchezza. Fu così che il castello, i cui feudatari, come la popolazione, si erano indirizzati verso ideologie catare, venne assediato ed espugnato nel 1028 dalle forze dell’arcivescovo di Milano unite a quelle del vescovo di Asti. Gli abitanti di Mons Fortis furono deportati a Milano dove vennero condotti al rogo. Dopo alterne vicende nel XIII secolo il paese divenne feudo dei marchesi Del Carretto prima e dei marchesi Scarampi poi.
Nel 1703 il borgo fu conquistato dalle truppe di casa Savoia e passò quindi definitivamente al regno di Piemonte e di Sardegna.

La storia di Monforte la si può anche scoprire semplicemente salendo le ripide viuzze e arrivando in Piazza Antica Chiesa, dove si trovano la maggior parte degli edifici che l’hanno caratterizzata.

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Panorama dalla piazza Antica Chiesa

Il centro storico e l’Auditorium Horszowski

Il cuore di Monforte d’Alba sta nella parte antica del borgo, arroccata su di una collina che domina la parte nuova del comune. Per raggiungerlo ci sono diversi accessi: noi da piazza Umberto I ci siamo addentrati nelle sue strette viuzze e siamo giunti in piazza Antica Chiesa. Impossibile non rimanere incantati!

Quello che spicca è l’Auditorium Horszowski, un anfiteatro naturale ricavato dalla pendenza morfologica naturale del terreno, inaugurato nel 1986 dal famoso pianista Mieczysław Horszowski. L’anfiteatro si presenta a gradoni rivestiti di erba (gradoni “pelosi” come li hanno definiti i bambini ahahah) e si presenta con un palco costituito da un muro di cinta e il portale dei giardini Scarampi. L’auditorium ha un’acustica così perfetta che è stato sede di rappresentazioni teatrali, proiezioni di film, grandi concerti tenuti da artisti illustri (come ad esempio Paolo Conte e Massimo Ranieri) e della rassegna nazionale di musica Jazz, Monfortinjazz.
L’auditorium Horszowski è dominato dalla torre campanaria, unico resto dell’antica chiesa medievale andata distrutta.
Sulla piazza insistono inoltre la costruzione barocca dell’Oratorio di S. Elisabetta e la facciata della Chiesa dei Disciplinati.

Nel vecchio borgo sono stati recentemente restaurati i vecchi palazzi nobiliari e borghesi e oggi si presenta come un piccolo gioiello da scoprire passo a passo.
Dalla piazza, inoltre, si può ammirare un meraviglioso panorama sulle colline circostanti.

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Chiesa dei Disciplinati

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L’Auditorium e l’Oratorio di Santa Elisabetta

La chiesa parrocchiale della Madonna della Neve

La chiesa di Monforte si trova nella parte nuova del borgo ed è relativamente recente, datata 1909 su disegno dell’architetto Giuseppe Gallo di Torino, terminata poi nel 1912. Lo stile è neo-gotico con pianta a croce latina. La chiesa ha un bel campanile, una gradinata ampia e la facciata divisa in tre corpi verticali. Al momento della nostra visita la chiesa era chiusa ma, come ci è stato consigliato dalla signora Marina del Monforte Tourist Office, la chiesa merita una visita! Quindi se ne avete l’occasione, approfittatene!

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Chiesa Parrocchiale Madonna della Neve

Le panchine giganti (Big Bench)

A Monforte d’Alba si trovano due panchine giganti facenti parte del progetto creato dal designer Chris Bangle. Si tratta di meravigliose e coreografiche panchine enormi posizionate in posizioni panoramiche, divertenti sia per gli adulti ma soprattutto per i bambini.

La prima panchina di Monforte si trova appena fuori il centro storico antico, vicino all’hotel Villa Beccaris, e come panorama ha proprio Monforte stesso!

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La Big Bench vicina al centro di Monforte

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Vista su Monforte dalla zona della Big Bench

La seconda panchina gigante si trova invece fuori dal comune, in aperta campagna in località Castelletto: da Monforte dovete seguire le indicazioni per Alba prima e per Perno dopo. Nei pressi della Cantina Manzone si deve girare a sinistra imboccando poi una stradina stretta che porta fino alla Cascina Gramolere. Se avete Google Maps puntate Cascina Gramolere e vi trovate presso la panchina senza troppi problemi! Da questa panchina si ha una vista a 5 stelle sui vigneti delle Langhe. Una meraviglia!

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Big Bench Cascina Gramolere

Le cantine di Monforte d’Alba

Monforte d’Alba è la patria del buon vino e le cantine di certo non mancano. In quest’area se ne contano una sessantina quindi si ha davvero l’imbarazzo della scelta!

Cosa vedere a Monforte

La Cantina del Réva Vino&Resort

Cosa vedere a Monforte d’Alba: dormire in un agriturismo di charme con visita alla cantina

Noi siamo stati ospiti di un’azienda agricola davvero strepitosa, il Réva Vino&Resort, situata appena fuori Monforte d’Alba. Presso questo agriturismo abbiamo trascorso parecchie ore nella SPA e nella piscina con vista vigneti ma abbiamo anche potuto visitare la cantina di proprietà dove vengono prodotti vini pregiati come Barbera, Dolcetto d’Alba, Sauvignon, Nebbiolo d’Alba e Barolo. Un posto davvero unico per potersi immergere nella realtà di questi luoghi. Vi ho già parlato della nostra esperienza in questa struttura in questo post: Réva Vino&Resort.

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La piscina del Réva Vino&Resort

Cosa vedere a Monforte d’Alba: link utili

Se avete l’idea di organizzare un weekend o qualche giorno in zona Monforte d’Alba o in uno degli altri comuni della Unione di comuni Colline di Langa e del Barolo (Barolo, Castiglione Falletto, Roddino, Sinio, Grinzane Cavour, Monchiero, Novello, Roddi, Farigliano, Verduno o Dogliani), vi consigliamo di contattare la signora Marina Gaveglio del Monforte Tourist Office che si occupa di tutta quest’area oltre che quella di Monforte d’Alba.
L’Ufficio del Turismo si trova a Monforte d’Alba in via della Chiesa 3 e ha un comodo parcheggio vicino. Qui è possibile prendere una mappa del territorio, oltre che avere informazioni dettagliate sulle varie attività da fare e su pacchetti turistici di diverso tipo.
Il contatto telefonico è +39 0173 253013 mentre la email è info@montefortetourism.it.

Per avere informazioni sull’agriturismo che ci ha ospitati questo è il sito di riferimento.

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Per i vicoli di Monforte d’Alba

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A spasso per Monforte d’Alba

Il territorio di Monforte d’Alba è davvero ricco di attività, iniziative, sagre e paesaggi da vivere in famiglia.
Con una macchina o una moto a disposizione (fondamentale per girare queste zone) ci si può immergere in campagne ricche di vigneti, alla scoperta di queste zone scoprendo pian piano che le Langhe del Barolo sono qualcosa che va oltre alle famosissime cantine presenti. Le Langhe hanno una storia e noi vogliamo essere pronti ad ascoltarla e a raccontarla.

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