Bosa è una delle cittadine più belle dell’Ovest Sardegna, un borgo storico caratterizzato da case colorate e da cale lambite da acque limpide e turchesi. In questo post voglio suggerirvi cosa fare a Bosa in un giorno, passeggiando tra i suoi vicoli, navigando lungo il fiume Temo e lungo la sua spettacolare costa di origine vulcanica.

Mentre tutti conoscono la Sardegna per il suo incredibile mare turchese, considerato uno dei più belli al mondo, pochi sanno che questa terra ha molto da offrire sotto diversi aspetti.
Di certo non si può paragonare la ricchezza di borghi della Puglia o della Sicilia con quelli della Sardegna, ma anche in questa regione ci sono dei piccoli gioielli che fanno sbrilluccicare gli occhi al primo sguardo.

La prima volta che la Sardegna mi ha stupita è avvenuta circa 10 anni fa, quando ho visitato Castelsardo e sono rimasta ammaliata dalla sua bellezza.
Quest’anno è stata la volta di Bosa, uno dei borghi più caratteristici dell’Ovest della Sardegna, che mi ha fatta innamorare grazie al suo carosello di colori.

Ho avuto la fortuna di poter visitare questa città con la compagnia di una guida, grazie ad un blog tour organizzato da OverSea Sardinia, che ci ha regalato un breve ma interessante scorcio di quello che il Nord Ovest della Sardegna offre a chi la visita (che vi ho già raccontato in questo post: cosa fare nel Nord Ovest Sardegna).

Cosa fare a Bosa
Il profilo di Bosa

Bosa, cosa fare nella città fenicia adagiata lungo il fiume Temo

Bosa è una graziosa cittadina in provincia di Oristano che si affaccia sul fiume Temo, dominata da un castello medioevale e abbarbicata sulle pendici del colle di Serravalle.
Quello che caratterizza di più questa variopinta cittadina è il suo quartiere storico sa Costa, un saliscendi di viuzze sulle quali si affacciano abitazioni tinteggiate con colori pastello, ornate da fiori e da bellissimi portoncini.

Si tratta di uno di quei borghi dove la parola d’ordine è perdersi senza meta, lasciandosi guidare dall’istinto tra uno scorcio e l’altro, con macchina fotografica sempre alla mano e avendo tuttalpiù come meta il castello medievale, dal quale si può godere di un panorama incredibile sulla cittadina e sul suo fiume.

Cosa fare a Bosa
Uno scorcio del quartiere Sa Costa di Bosa

Qualche idea su cosa fare a Bosa

Prima di suggerirvi cosa fare a Bosa, voglio raccontarvi qualcosa sulla storia di questa cittadina, fondata dai fenici ma divenuta importante sotto ai romani. Bosa subì grosse incursioni da parte dei pirati arabi durante il primo Medioevo, che la misero a dura prova, ma dal XII ebbe una ripresa grazie alla famiglia Malaspina, che fece costruire il castello che ancora si può vedere oggi.
Un ultimo capitolo importante per la storia di questa città si ebbe nel XIX secolo, quando i Savoia fecero aprire lungo il fiume Temo alcune concerie, i cui edifici sono tuttora visibili anche se le attività sono state chiuse da tempo.

Bosa è una città che ha quindi subito nel tempo diverse modifiche, addirittura un netto spostamento dalla posizione originaria. L’attuale centro storico, infatti, non sorge nella zona dove fu originariamente fondata la città, ma è il frutto della migrazione della popolazione che per cercare protezione dalle invasioni, andò ad insediarsi sulla collina ai piedi del castello.

Quello che attualmente è il punto di maggior interesse è proprio questo agglomerato di abitazioni, una più bella dell’altra, che riempiono di colore il colle che le ospita. E proprio da questo rione, chiamato sa Costa, consiglio di iniziare l’esplorazione della città.
Munitevi di scarpe comode e iniziate la scoperta, partendo dal Ponte Vecchio sul Fiume Temo ed arrivando fino ai ruderi del castello medievale dei Malaspina.

1 – Rione Sa Costa

Il nucleo storico di Bosa, il già citato rione Sa Costa, si sviluppa sulla sponda occidentale del fiume Temo. Quando lo si ammira dalla sponda opposta del fiume Temo, l’effetto ottico è piacevole, quasi ammaliante, al punto che distogliere lo sguardo diventa quasi difficile. In un certo senso, la sensazione è quella di trovarsi di fronte ad un quadro, quasi troppo perfetto per essere vero.

Quando ci si inizia ad addentrare nelle strette stradine, la sensazione piacevole viene amplificata dai dettagli che ciascuna abitazione possiede. La cura con cui sono conservate queste case, l’eterogeneità e contrasto dei colori, le tendine ricamate, i portoncini rifiniti e intarsiati fanno di ogni edificio un piccolo capolavoro.

Come già accennato in precedenza, il bello è perdersi tra una foto e l’altra, arrivando pian piano al castello.
Sicuramente vi imbatterete nel vostro peregrinare nella bella cattedrale dell’Immacolata, risalente al XIX secolo in stile roccocò e nei negozi che vendono il vino di questa zona, la Malvasia.

Se sarete fortunati come noi, potrete incontrare una o più signore del posto, che ancora oggi si dedicano all’antica arte del filet di Bosa, realizzando opere d’arte interamente eseguite a mano su una base di rete ricamata con filati pregiati di lino, cotone o seta. Fermatevi ad osservarne i disegni, che riproducono i simboli della tradizione di questa zona.

Cosa fare a Bosa
Una signora che ci mostra i suoi capolavori di filet

2 – Il castello dei Malaspina

Proseguendo pian piano lungo le erte vie della vecchia Bosa, si arriva ai ruderi di quello che fu il Castello dei Malaspina, posizionato proprio in cima al colle di Serravalle, in posizione dominante sul resto del borgo.

Questo castello fu eretto tra il XII e il XIII secolo dalla omonima famiglia toscana ma della struttura originaria resta ormai ben poco.
L’ingresso è a pagamento e permette di visitare i resti delle imponenti mura e delle torri in pietra, oltre alla bella cappella del XIV secolo dedicata alla Nostra Signora di Regnos Altos. Ma il principale motivo per cui potrebbe valere la pena pagare l’ingresso, è il bel panorama che si può ammirare dalle sue mura.

Nel caso non abbiate tempo o non vogliate pagare il biglietto, proseguendo oltre al cancello d’ingresso, si arriva ad un punto panoramico più basso ma altrettanto suggestivo.

Cosa fare a Bosa
Profilo di Bosa, con il castello in posizione dominante

3 – Le concerie e il Museo delle Conce

Sulla sponda orientale del fiume Temo si possono osservare i fabbricati che ospitarono fino al dopoguerra le vecchie concerie di Bosa. In questi edifici oggi ospitano il Museo delle Conce, che permette di farsi un’idea delle attività di concia delle pelli. Al piano terra si possono vedere le vasche di pietra dove venivano lavate le pelli, mentre al primo piano sono allestiti pannelli esplicativi e fotografie dell’epoca.

bosa concerie cosa fare
Vecchie concerie di Bosa

4 – Cattedrale di San Pietro Extramuros

Fuori dal centro abitato (fuori quindi dalle mura, come dice il nome di questa chiesa) sorge la Basilica di San Pietro Extramuros, risalente al XI secolo. La sua importanza è elevata in quanto è considerata la più antica chiesa romanica della Sardegna. Purtroppo noi non l’abbiamo potuta visitare internamente, essendo arrivati quando era ormai chiusa, ma se riuscite dedicatele il tempo che merita.

5 – Navigazione lungo il fiume Temo e lungo la costa di Bosa

Un’escursione da non perdere e da inserire tra le cose da fare a Bosa è l’escursione su una barca di legno con visita delle spiagge non raggiungibili via terra (o raggiungibili solo con trekking difficile) e con risalita del fiume Temo, unico fiume navigabile sardo.
Si può partire per l’escursione nei pressi del Ponte Vecchio di Bosa, oppure si può contattare la Nautica Pinna, che organizza escursioni in zona.

Grazie a questa escursione abbiamo potuto vedere meravigliose piscine naturali, di un colore blu così intenso da non sembrare neanche vero, e abbiamo potuto ammirare meglio la particolare conformazione della costa di Bosa, costituita da rocce ignimbritiche (di origine vulcanica), vere e proprie colate aventi circa 20 milioni di anni.

Inoltre dal mare è possibile vedere il promontorio di Torre Argentina sul quale da più di 5 secoli svetta la omonima torre di guardia.
Tra le calette più belle che si possono vedere spiccano le piscine naturali di Cane Malu, Cala E Moros (raggiungibile con barca o solamente con un trekking di media difficoltà di circa mezz’ora partendo da Nautica Pinna), Cala Rapina (raggiungibile in barca o a piedi dalla vicina Cala S’Abba Druche) nonché le bellissime Cala Su Fuste, Porto Managu e Cala Fenuggiu, raggiungibili solo via mare. Ma la vera chicca è la Grotta di Capo Marrargiu, visibile solo dalla barca. Uno spettacolo della natura!

Cosa fare a Bosa
Una caletta di Bosa

6 – Bosa Marina e la spiaggia di Bosa Marina

Oltre alle già citate calette, meravigliose ma a volte un po’ difficili da raggiungere, Bosa ha una grandissima spiaggia adatta a tutti. Si tratta della spiaggia che si trova a Bosa Marina, adatta a tutti e con un mare dalle bellissime tonalità tipiche della Sardegna.

Dove mangiare a Bosa

Se decidete di partire per una escursione in barca, presso Nautica Pinna potete trovare un bar dove potervi rinfrescare o mangiare qualcosa.
Se invece volete mangiare un pasto completo tipico sardo, noi abbiamo mangiato molto bene presso il ristorante dell’hotel Mannu.

Come raggiungere Bosa

La cittadina di Bosa si trova a circa un’ora di strada a Sud di Alghero, in provincia di Oristano, ed è raggiungibile in diversi modi.

Optando per l’aereo, l’aeroporto più comodo è quello di Alghero-Fertilia. In questo caso consiglio il noleggio di una vettura, per poter visitare anche la zona circostante a Bosa, visitando almeno Alghero, una città che merita sicuramente una visita.

Arrivando invece in traghetto dall’Italia “continentale” il porto più vicino è quello di Porto Torres. Questa soluzione permette di avere a disposizione la propria macchina e di potersi muovere con maggiore libertà.

In entrambi i casi, avrete la fortuna di percorrere una delle strade panoramiche costiere più belle della Sardegna, quella che appunto collega Bosa ad Alghero.

Cosa fare a Bosa
Panorama dal Castello

Link e informazioni utili

Se avete intenzione di organizzare un’escursione in barca lungo il Temo e la costa di Bosa, vi consigliamo di contattare Nautica Pinna che, oltre alle funzioni di porto e servizi in banchina, organizza escursioni in questa zona.
I contatti di Nautica Pinna sono:

Via Sas Covas, 17 – Bosa (OR) – tel: +39 0785 373554
info@nauticapinna.it

Nell’articolo sono presenti contenuti prodotti in collaborazione con aziende del settore.

Print Friendly, PDF & Email