La Valle d’Itria è una delle regioni pugliesi più famose, conosciuta in tutto al mondo per i caratteristici e famosi trulli. Noi l’abbiamo inserita nel nostro itinerario e ce ne siamo innamorati. In questo post vogliamo suggerirvi cosa vedere in Valle d’Itria in 5 giorni, un perfetto mix tra borghi, paesaggi e… ottima cucina!

Quando abbiamo deciso le tappe del nostro itinerario di due settimane in Puglia, non abbiamo avuto dubbi sul dedicare qualche giorno alla Valle d’Itria: i bambini da tempo desideravano vedere i trulli e anche per noi l’idea di passare qualche giorno in questa regione pugliese era piuttosto invitante.

Così abbiamo deciso di vivere a 360 gradi questo nostro soggiorno e questa esperienza e abbiamo prenotato 4 notti in un vero trullo.

Nonostante avessimo letto la solita guida Lonely Planet, alla quale ci affidiamo sempre per i nostri viaggi, questa volta abbiamo sbagliato alla grande sul tempo da dedicare a questa affascinante e ricca valle, anche perché l’abbiamo scelta come base per poter visitare anche i dintorni, alternando relax alle visite culturali. Una volta sul posto, ci siamo subito resi conto che oltre ai fascinosi trulli, questa zona offre molto di più. Ci siamo purtroppo dovuti ridurre a dover fare delle scelte e ad accelerare i tempi di visita, in modo da poterci godere quante più cose possibili.

Se siete interessati a questa zona, dunque, vi diciamo già di mettere in conto più giorni, minimo una settimana, per potersi godere senza fretta la Valle d’Itria e i suoi dintorni.

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La Valle d’Itria

Cosa vedere in Valle d’Itria in 5 giorni con bambini: trulli, buon cibo e borghi da cartolina

Le immagini che per prime vengono in mente quando si pensa alla Valle d’Itria sono sicuramente quelle che ritraggono i famosissimi trulli, le tipiche architetture del posto con il tetto a punta, realizzato con la pietra chianca.
La Valle d’Itria è un posto quasi fuori da tempo, dove la campagna si estende quasi all’infinito, in un saliscendi di stradine bordate da muretti a secco, che accompagnano a scoprire queste architetture uniche al mondo, dislocate un po’ ovunque e non solo nel borgo che le ha rese famose in tutto il mondo, Alberobello.

Ma non sono solo i trulli a rendere imperdibile questa area pugliese: tra un uliveto e l’altro, si alternano borghi dal fascino senza tempo, caratterizzati da viuzze che si inerpicano strette tra muri bianchissimi e fioriere colorate. Borghi che ammaliano qualsiasi tipo di fotografo, dal più esperto a quello amatoriale e che regalano foto da cartolina.
Vederli tutti in poco tempo è pressoché impossibile, ma grazie alle lunghe giornate estive e grazie al fatto che in Puglia i centri storici “vivono” fino a tarda serata, potrete visitarne un bel numero.

Ecco dunque quelli che per noi sono imperdibili e assolutamente da inserire nella lista delle cose da vedere in Valle d’Itria.

Alberobello

Iniziamo dal borgo più famoso della Valle d’Itria, Alberobello, il paese dei trulli, che da solo ogni anno richiama folle oceaniche di turisti da tutto il mondo.
Il motivo della sua fama si capisce appena si entra nel suo centro storico, un intricato labirinto di stradine bianche sulle quali si affacciano centinaia di trulli. Oggi queste strutture caratteristiche sono state completamente restaurate e messe a nuovo, per ospitare negozietti e locali trendy. Girovagando senza meta, è facile perdere l’orientamento ritrovandosi in qualche angolo spettacolare e da immortalare in uno scatto. Su e giù per le viuzze, entrando e uscendo dai vari negozietti di souvenir, si possono perdere le ore senza stancarsi. Se poi si amano le foto instagrammabili, qui si troverà pane per i propri denti.

In molti dicono che Alberobello abbia venduto l’anima al turismo. Di certo non si può negare che i trulli si siano votati ormai al mero commercio e strabordino di cianfrusaglie di tutti i tipi, ma non c’è niente da fare. Per noi questo borgo rimane unico nel suo genere e imperdibile in ogni viaggio in Puglia.

Se volete ammirare in tutto il loro splendore la chianca grigia dei tetti, in contrasto con il bianco dei muri, non perdetevi la Balconata di Santa Lucia, il punto panoramico più bello della città, raggiungibile con una bellissima scalinata dipinta e ornata di frasi poetiche.

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Un vicolo di Alberobello

Locorotondo

Mentre Alberobello è un po’ “scontato”, Locorotondo per noi è stata un’autentica scoperta. Abbiamo scelto proprio questo piccolo borgo come base del nostro itinerario in Valle d’Itria e non ci siamo pentiti.
Anche Locorotondo ha un piccolo centro che è una bomboniera, caratterizzato da vicoli stretti, orlati da alte case bianche arricchite con spettacolari fioriere.

Oltre ai trulli, dislocati in genere nelle sue campagne, Locorotondo è caratterizzato da altre architetture tipiche, le cummerse, case in muratura bianca dal tetto aguzzo e spiovente, che per molti aspetti possono essere confuse con i vicini trulli.

Da non perdere una passeggiata in Via Aprile, ricchissima di fiori e con una fontana alla quale è possibile dissetarsi. Terminata la via si trova il balcone più famoso sulla Valle d’Itria, che abbraccia tutta la vallata, punteggiata di trulli, ulivi e masserie, fino a Martina Franca e Cisternino.

Scendendo poi le scale, si arriva nella via Nardelli, il famosissimo Lungomare di Locorotondo. No no, non avete letto male! Il mare è ben distante da Locorotondo, ma dicono che percorrendo questa via all’alba, la foschia che si forma nella valle crei l’illusione di essere sul mare!

Locorotondo offre il meglio di sé alla sera, quando la luce del tramonto colora le sue case di una calda atmosfera, rendendolo uno dei borghi più romantici della Puglia. Soprattutto per chi viaggia in coppia, consigliamo una cenetta romantica in uno dei ristoranti del centro!
Noi abbiamo cenato presso la risto-macelleria CARN’é, una macelleria dove si può scegliere la carne al banco e mangiarla direttamente nel locale cucinata al momento. Ottima scelta, ottima carne e soprattutto prezzi molto onesti.
Un’altra sera, invece, abbiamo mangiato una pizza bianca ottima presso la pizzeria Pizzi e Sfizi, fuori dal centro storico.

Ostuni

Ostuni, insieme ad Alberobello, è uno dei paesi più famosi della Valle D’Itria. Qui la parola d’ordine è bianco: anche se in quasi tutti i paesi di questa zone (e in genere della Puglia) il bianco la fa da padrone, qui ad Ostuni l’effetto è ancora più sorprendente! Appena ci si addentra nel suo dedalo di viuzze, disposte a cerchi concentrici, si rimane quasi accecati dal candore delle pareti degli edifici. Basta percorrere la strada principale per rimanerne abbagliati. Non a caso questo borgo, adagiato su un colle, è chiamato La Città Bianca!

Ma il bello di questo borgo, tra i più turistici della Valle d’Itria, è quello di abbandonare le zone più frequentate e centrali, per perdersi nei vicoli laterali, passando sotto archi, salendo e scendendo gradinate, alla ricerca di angoli più appartati e ricchi di fascino.

Da non perdere la Cattedrale (Basilica di Santa Maria Assunta) e le vecchie imponenti mura aragonesi.

Ostuni è anche molto vicino al mare, solo 6 chilometri la dividono dalla sua bellissima costa. Una giornata perfetta potrebbe abbinare una mattinata al mare, un bel pomeriggio a spasso per il centro storico e una bella cena in uno dei localini del borgo.

Cisternino

Cisternino è un antichissimo borgo che ha visto una forte rinascita nel corso del Medioevo grazie ai monaci basiliani, che vi eressero un’abbazia. Anche Cisternino, inserito da anni nei Borghi più belli d’Italia, ha un centro storico piccolo, raccolto e curato, dove prevale il bianco e dove è piacevole perdersi senza meta.

Quello che caratterizza e rende famoso questo borgo rispetto agli altri sono i suoi “fornelli”, ovvero locali caratteristici dove è possibile mangiare le famose e goduriose bombette di carne, degli involtini di carne ripieni tipici della Puglia. Alla sera il centro storico si anima e trovare qualcosa di appetitoso da mangiare non sarà proprio un problema!

Se invece visitare Cisternino di giorno, come per gli altri borghi della Valle d’Itria la parola d’ordine è quella di perdersi nei suoi candidi vicoletti, partendo dalla Piazza Vittorio Emanuele dove svetta il simbolo della città, la Torre dell’Orologio, risalente al 1850.

Anche Cisternino offre una bellissima panoramica sulla Valle d’Itria: basta recarsi in Piazza Garibaldi, di fronte alla chiesa, per potersi affacciare ad uno dei belvederi più belli di questa vallata.

Martina Franca

Martina Franca è un po’ la mosca bianca della Valle d’Itria. Qui quello che colpisce di più infatti non è il bianco degli edifici, quanto le architetture barocche che si incontrano nel suo centro storico, come il Palazzo Ducale, la Porta di Santo Stefano, la Basilica di San Martino e la spettacolare piazza Maria Immacolata, la più bella della città e forse una delle più belle della Puglia.
Nonostante sia una delle cittadine più grandi della Valle d’Itria, il suo centro storico è raccolto e perfetto da esplorare a piedi.

Girovagando qua e là non perdetevi uno dei suoi quartieri più belli, il quartiere chiamato Lama: vedendolo oggi, con i suoi edifici bianchi, i numerosi balconi e gli edifici con il tetto “a pignon” (a spiovente) non si riesce ad immaginare che un tempo questo fosse il quartiere povero della città!

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Il quartiere Lama di Martina Franca

Grotte di Castellana

Tra le mete da inserire in un itinerario in Valle d’Itria, non dimenticatevi le Grotte di Castellana.
Mentre il paese di Castellana non ha molto da offrire in superficie, quello che si cela nel sottosuolo è imperdibile.
A 70 metri di profondità, infatti, si nasconde un intricato sistema di caverne e corridoi ricchi di stalattiti e stalagmiti con forme e colori unici. Questo straordinario complesso di cavità sotterranee di origine carsica si è formato circa 90 milioni di anni fa ed è stato scoperto nel 1938.

È possibile visitare le grotte tramite visita guidata. Esistono due percorsi, uno più breve di circa 1 km e uno più lungo, di circa 3 km. Solitamente il percorso più completo, che si sviluppa lungo un tracciato semplice percorribile a piedi, dura circa 2 ore.
Noi abbiamo visitato le grotte in tempo di Covid-19: in questo periodo la visita è stata ridotta a circa un’ora.

La sala più bella è la Grotta Bianca, un ambiente ricco di alabastro, considerata la grotta più splendente al mondo.
Per visitare le grotte è sempre consigliato indossare un giubbotto o una felpa (la temperatura è costante di circa 16° -18°) e delle scarpe comode antiscivolo.

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Grotte di Castellana – La grave

Cosa vedere vicino alla Valle d’Itria

La Valle d’Itria può essere anche una buona base per spostarsi nei dintorni e visitare il sud-est barese e altre località che meritano di essere viste.

In primo luogo il capoluogo, Bari: unica, imperdibile. Se possibile meglio dedicare una giornata intera, ma anche mezza giornata va benissimo. L’importante è andarci e gustare le sue orecchiette, magari vedendole realizzate dalle mani della ormai famosissima signora Nunzia.

Vicino a Bari, poi, consigliamo una tappa a Conversano, famosa per la sua feste delle ciliegie e per il suo castello.

Sempre nel barese, bisogna mettere in conto Polignano a Mare, la città di Domenico Modugno. Oltre al suo bel centro storico, Polignano offre una delle calette più belle della Puglia, Baia Monachile.

Altro borgo che merita è Monopoli. Purtroppo noi abbiamo dovuto saltarlo per mancanza di tempo, ma se potete inseritelo nel vostro itinerario perché è un altro gioiello imperdibile di questa zona.

Sempre in provincia di Bari, a nostro avviso, merita una sosta Gravina in Puglia: spesso omessa negli itinerari, secondo noi è una cittadina molto interessante per la caratteristica e suggestiva gravina, che si apre imponente nei pressi della piazza della cattedrale. Dal piazzale della Cattedrale è possibile ammirarla in tutta la sua imponenza. Per attraversarla, poi, è possibile percorrere lo spettacolare e pedonale Ponte Viadotto, un vecchio acquedotto romano a doppia arcata, ricostruito nel XVIII secolo. Sempre a Gravina in Puglia, da non perdere la visita alla casa della Cola Cola: si tratta di una casa museo, gestita dal giovane Marco, ultimo esponente della famiglia di artigiani dei famosi fischietti cola cola, una tradizione che si tramanda da generazioni. Si tratta di coloratissimi fischietti fatti a mano a forma di gallo. Impossibile non acquistarne uno!

L’ultima meta che consigliamo è addirittura fuori regione. Stiamo parlando di Matera, una delle città più belle viste finora in Italia (e la concorrenza non è proprio poca). Matera si trova in Basilicata, ma da Locorotondo dista poco più di un’ora. Imperdibile!

Una curiosità sulla Valle d’Itria: il bianco per contrastare la peste

Dopo avervi raccontato cosa vedere in Valle d’Itria e nei suoi dintorni, vi sarete resi conto che la caratteristica che accomuna tutte queste località è il bianco. Ma come mai quasi tutti gli edifici di questa zona sono bianchi?

Il motivo risale al Medioevo: in questo periodo veniva spesso utilizzata la calce viva, una pietra calcarea di cui la Valle d’Itria è ricchissima, per tinteggiare i muri esterni delle abitazioni. Oltre alla facilità di reperimento di questo materiale, il bianco della calce viva rendeva luminosi gli stretti vicoli delle città. Ma ciò che caratterizzava di più la calce erano le sua proprietà disinfettanti e asettiche. Grazie a queste proprietà, gli abitanti di Ostuni vennero colpiti molto meno dall’epidemia di peste che scoppiò nel XVII secolo.

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Il bianco di Ostuni

Dove andare al mare dalla Valle d’Itria

Quando si arriva in Valle d’Itria e ci si immerge nella sua atmosfera di campagna, sembra quasi impossibile che il mare sia così vicino. Invece in poco più di mezz’ora è possibile raggiungere le spiagge a sud di Bari. Oltre a Polignano a Mare (adatto a chi sa nuotare bene), se viaggiate con bambini o se semplicemente preferite lunghe spiagge di sabbia, vi consigliamo di raggiungere Egnazia, Torre Canne o la Marina di Ostuni. Lungo il litorale si trovano tantissime spiagge libere alternate a lidi attrezzati. Noi abbiamo trovato molto bella la spiaggia-lido Lullabay: lunghissima e circondata da una natura meravigliosa.

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Il mare del sud barese

Dove dormire in Valle d’Itria con bambini

La nostra base è stata un trullo a Locorotondo. L’esperienza di dormire in un trullo rende ancora più bella e intensa questa esperienza e per i bambini è qualcosa che rimane nella memoria.
La campagna di Locorotondo è ricca di queste strutture, che si trovano immerse in un contesto tranquillo e verde, lontano dal più caotico borgo di Alberobello. Il nostro trullo faceva parte di un complesso chiamato I Trulli di Manuela, che comprende diversi trulli ristrutturati e perfetti per soggiornare in questa zona. I prezzi sono onesti e ci è stato possibile prenotare per 4 notti e non obbligatoriamente per l’intera settimana.

A circa 10 minuti dal trullo si trova un grande supermercato dove poter fare la spesa (nel trullo c’è la cucina attrezzata). Se invece si voleste mangiar fuori, Locorotondo centro dista pochi minuti di macchina e in pochi chilometri si possono raggiungere anche altri borghi famosi per forni e fornelli, come ad esempio Cisternino.

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Il nostro trullo a Locorotondo

La Valle d’Itria è stata per noi la vera scoperta di questo viaggio in Puglia!

Viaggiando con bambini, ci aspettavamo grandi cose da mare della Puglia e abbiamo puntato molto su di esso nella scelta del nostro itinerario. Se dobbiamo invece trarre delle conclusioni post viaggio, possiamo senza dubbio dire che a tutta la famiglia il posto che è entrato più nel cuore è stato proprio la Valle d’Itria, con i suoi borghi bianchi e il suo ottimo cibo.

Ogni borgo ci ha stregati e ci ha emozionati: seppure il bianco faccia da comune denominatore, ogni centro storico sa ammaliare con le sue caratteristiche distintive.

Il nostro consiglio dunque, è quello di inserire questa meta nel vostro viaggio e, soprattutto, quello di dedicargli il tempo che merita. Vi innamorerete di queste campagne puntellate di trulli, del suo bianco accecante in contrasto col cielo blu, delle sue bombette di carne ma soprattutto del silenzio che vi accoglierà e vi rigenererà ogni sera.

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Il Belvedere di Alberobello
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