Mauritius è un’isola con spiagge da sogno e un mare dalle mille tonalità di blu. Questa piccola isola immersa nell’Oceano Indiano offre però anche un entroterra dal fascino irresistibile, ricco di natura e di paesaggi che tolgono il fiato. Chi la visita non può assolutamente perdere una escursione nella zona sud di Mauritius, alla scoperta di fenomeni geologici e naturali unici al mondo.

Il nostro viaggio a Mauritius ci ha fatto scoprire una destinazione estremamente variegata: paesaggi che spaziano da spiagge incantevoli a zone montuose, da zone ricche di vegetazione fino a sterminati campi di canna da zucchero e di té. Una elevata ricchezza culturale ed etnica oltre a svariate attrattive, in grado di venire incontro a tutti i gusti.
Fermarsi alla costa di questa isola è un vero peccato che consigliamo vivamente di non commettere.
Tra le diverse possibilità che offre quest’isola, vogliamo suggerirvi un interessante itinerario alla scoperta dell’entroterra della zona sud dell’isola, la zona più bella dal punto di vista naturalistico e culturale, dove sono concentrate alcune delle attrazioni più belle e imperdibili.

Escursione nella zona sud di Mauritius
Cascata di Chamarel

Escursione nella zona sud di Mauritius: escursione alle Terre dei 7 Colori di Mauritius e Grand Bassin

Nonostante Mauritius sia scelta come meta balneare dalla maggior parte dei visitatori grazie alle sue bellissime spiagge e al suo mare blu, il suo entroterra nasconde natura, cultura e storia che secondo noi vale la pena scoprire.
In collaborazione con l’Ente del Turismo di Mauritius abbiamo percorso un itinerario semplicissimo nell’entroterra della zona sud di Mauritius, che comprende alcune delle tappe più famose e visitate dell’isola: le affascinanti Terre dei 7 Colori, la cascata di Chamarel, il tempio Hindu più importante e grande dell’isola, un’alternativa vineria locale e uno dei panorami più belli dell’isola. Se si ha intenzione di dedicare un solo giorno lontani dalle spiagge, questo itinerario fa al caso vostro!

Come poter organizzare una escursione nella zona sud di Mauritius?

Prima di raccontarvi l’itinerario, è necessaria una premessa: per potersi muovere in libertà e visitare tutte le tappe senza problemi è necessario avere un veicolo a disposizione.
Non importa se una macchina a noleggio oppure un transfer con autista privato: non ci sono treni o mezzi pubblici efficienti, quindi non fate conto su questa tipologia di spostamenti.
Le strade a Mauritius sono belle e tenute bene, ma ricordatevi che la guida è invertita rispetto alla nostra, quindi valutate la soluzione migliore per voi.
Mauritius è un’isola relativamente piccola, quindi è possibile raggiungere quest’area partendo da qualsiasi località dell’isola. Va da sé, però, che soggiornando nella zona sud dell’isola, gli spostamenti sono più brevi e comodi.
Noi siamo partiti dal nostro b&b Le Bo Vallon nei pressi di Mahebourg alla mattina presto e abbiamo raggiunto la nostra prima destinazione nel giro di circa mezz’ora. Partendo da nord, bisogna valutare anche il traffico nei pressi della capitale Port Louis.

Escursione nella zona sud di Mauritius
Grand Bassin

Il nostro itinerario nella zona sud di Mauritius

Una delle cose più belle di Mauritius è che basta allontanarsi un attimo dalla costa per ritrovarsi in un mondo completamente diverso: le tonalità di blu del mare lasciano spazio alle tonalità di verde della foresta e delle piantagioni di canna da zucchero e tè. Le caotiche e frenetiche località costiere lasciano il posto a piccoli e tranquilli villaggi circondati dalla natura. Anche il clima può cambiare radicalmente dalla costa all’entroterra: più volte siamo partiti dal mare col sole e ci siamo trovati con nuvole e anche pioggia all’interno dell’isola!
Ed è proprio in questo verde che si può scoprire qualcosa di più della cultura e dello stile di vita dei mauriziani, che non vivono solo di turismo balneare ma che anzi sono grandi produttori di zucchero, té e rhum, prodotti che vale la pena assaggiare.

Tappa N. 1 – Strada del té e Grand Bassin

La strada che ci ha condotti alla prima tappa della nostra escursione nella zona sud di Mauritius ci ha permesso di ammirare le caratteristiche piantagioni di tè nei pressi di Bois Cheri, dove ogni giorno è possibile incontrare donne mauriziane al lavoro, disponibili anche a fare quattro chiacchiere con noi turisti.

Escursione nella zona sud di Mauritius
Lavoratrice nelle piantagioni di té
Escursione nella zona sud di Mauritius
Piantagioni di té

Dopo aver attraversato queste distese infinite di foglioline verdi, ci siamo diretti a Grand Bassin (o Ganga Talao), il più importante luogo di culto di Mauritius che ogni anno durante le celebrazioni del Maha Shivaratri (febbraio o marzo) richiama circa 500.000 fedeli hindu che vogliono rendere omaggio a Shiva. I fedeli arrivano al tempio a piedi e le grandi strade che conducono al tempio fanno ben capire la grandezza di questa ricorrenza.
Questo luogo di culto sorge a circa 550 m slm nei pressi di un coreografico lago vulcanico, che occupa un cratere inattivo e presso il quale vengono celebrati i riti religiosi. È possibile entrare nel tempio togliendo le calzature e cercando di portare il dovuto rispetto ai religiosi in preghiera.
Nei pressi del tempio si trova una imponente statua di Shiva.

Escursione nella zona sud di Mauritius
Grand Bassin
Escursione nella zona sud di Mauritius
Grand Bassin

Tappa N. 2 – Takamaka Winery

A Mauritius non ci sono le condizioni ideali per poter coltivare l’uva ma questa terra è perfetta per un altro frutto, il delizioso frutto proveniente dai Litchi Chinensis, un albero tropicale che può superare i 15 m.
Il litchi è un frutto delizioso con un intenso aroma di rosa e moscato e da esso si può ricavare un ottimo vino. Noi l’avevamo finora assaggiato solo in rare occasioni e solo come frutto. Siamo rimasti meravigliati di riscoprirlo in un’altra veste! Se siete interessati a provare qualcosa di particolare e diverso dal solito nettare degli dei, allora la Takamaka Winery è il posto ideale per voi. Una pausa interessante, in cui è possibile visitare la cantina e scoprire le tecniche di vinificazione. Ovviamente è possibile anche degustare i prodotti e credeteci che ne vale la pena!
L’indirizzo della Takamaka Winery è Plaine Bonnefin, Mare aux Vacoas. Ricordatevi di prenotare la visita!

Escursione nella zona sud di Mauritius
Takamaka Winery
Escursione nella zona sud di Mauritius
Le tipologie di vino al Litchi

Tappa N. 3 – Black River Gorges Viewpoint

Se si vuole avere un’idea della meravigliosa foresta che un tempo occupava gran parte del territorio di Mauritius (purtroppo distrutta nel corso dei secoli per far posto alle piantagioni di canna da zucchero) non ci si deve perdere il Black River Gorges National Park, ovvero il parco nazionale più grande dell’isola, che racchiude l’ultima zona rimasta di foresta endemica.
È possibile effettuare trekking con guide professioniste e, avendone il tempo, crediamo ne valga proprio la pena. In alternativa ci si può fare un’idea della bellezza di questa meraviglia naturale recandovi al Gorges Viewpoint, posto lungo la B103 – Plaine Champagne Road poco prima di giungere a Chamarel.
Da questo punto panoramico la vista è eccezionale e spazia fino a perdersi all’infinito, regalando per un attimo l’illusione che questa foresta sia ancora immensa come un tempo.
Capita spesso di incontrare in questo posto i dispettosissimi macachi che vivono nella foresta, soprattutto nel periodo invernale, quando la mancanza di frutta sugli alberi spinge queste scimmiette a cercare da mangiare ai turisti che affollano la zona. I macachi si aggirano senza paura e, nonostante il loro simpatico aspetto, sono abbastanza aggressivi con chi li importuna. Per cui è necessaria un po’ di attenzione soprattutto con i bambini!

Escursione nella zona sud di Mauritius
Il fantastico panorama sul Black River Gorges National Park
Escursione nella zona sud di Mauritius
I dispettosi macachi della foresta mauriziana

Tappa N. 4 – Cascata di Chamarel e Terre dei 7 Colori (Chamarel 7 colored Earth)

La foto che ci ha fatti innamorare di Mauritius prima della partenza è quella che ritrae le sue Terre Colorate, un particolare e unico fenomeno naturale che è possibile ammirare a circa 4 chilometri dall’abitato di Chamarel. Sulla Lonely Planet non avevamo letto giudizi pienamente positivi, così il nostro entusiasmo è rimasto smorzato fino alla fine. Eppure a noi questo fenomeno è piaciuto: non si tratta di un’area estesa, ma di un’area di circa 7500 mq che testimonia l’attività vulcanica dell’isola tra 3.5 milioni e 1.9 milioni di anni fa. Nel tempo il clima caldo e umido di Mauritius ha eroso le rocce basaltiche della zona, lasciandosi alle spalle una roccia porosa chimicamente alterata in superficie, conosciuta come saprolite.
E’ stata l’erosione a creare la spettacolare morfologia che si può ammirare oggi, con i suoi numerosi colori e le creste ben definite, spogliando la terra dei nutrienti di cui le piante hanno bisogno per crescere e creando il paesaggio spoglio e incontaminato di questa zona. L’erosione ha lasciato depositi di ferro e ossido di alluminio, che sono responsabili dei colori rosso, marrone, viola, verde, blu, viola e giallo che oggi si vedono sulla terra. Il ferro e l’alluminio si respingono a vicenda, un fenomeno che fa sì che ogni metallo si raccolga spontaneamente in strisce colorate. L’ossido ferrico crea tonalità che vanno dal rosso al marrone, mentre l’alluminio produce sfumature di blu a viola-blu.
Come detto l’area non è estesa ma se si pensa soltanto a che lavoro ha fatto la natura in milioni di anni, è impossibile non rimanerne affascinati!
Nei pressi di questo fenomeno geologico è possibile anche ammirare diversi esemplari di testuggini giganti d’Aldabra.

Escursione nella zona sud di Mauritius
Seven Colored Earth
Escursione nella zona sud di Mauritius
Seven Colored Earth

Sempre a Chamarel, all’interno del Geoparco che protegge le 7 Terre Colorate, si trova anche l’imponente cascata di Chamarel, ammirabile da più angolazioni. Con il suo salto di 100 metri, la cascata di Chamarel è la cascata più alta di Mauritius. Essa è alimentata da due fiumi, il St Denis e il Viande Salée e, dopo l’imponente salto, la sua acqua scende in uno dei bacini idrografici del fiume Baie du Cap.
Anche la cascata di Chamarel testimonia il passato vulcanico di Mauritius. Il suo substrato roccioso è costituito da due flussi di lava provenienti da due diversi periodi vulcanici. Il primo flusso è datato tra 10 e 8 milioni di anni fa. E’ rimasto fortemente esposto alle intemperie per milioni di anni prima di essere coperto da un secondo flusso di lava da 3,5 a 1,9 milioni di anni fa. Questa cascata dà il meglio nella stagione delle piogge (da novembre ad aprile), quando la portata d’acqua è di circa 41.000 mc al giorno, ma anche nella stagione secca ha il suo perché (anche se il volume in questa stagione si dimezza, circa 22.500 mc al giorno).

Il Geoparco che comprende la cascata di Chamarel e le Terre dei 7 Colori è accessibile a pagamento (nel 2019 bambini Rs 150, adulti Rs 250). Entrambi i siti sono visitabili senza problemi e arrivando in macchina fino all’accesso. Prenotando è anche possibile praticare diverse attività, camminare e fare trekking in zona.

Escursione nella zona sud di Mauritius
Cascata di Chamarel

Dove mangiare nella zona sud di Mauritius: Varangue sur Morne restaurant

Vicino a Chamarel si trova il ristorante dove abbiamo mangiato meglio a Mauritius: il Varangue sur Morne restaurant. Un locale che lascia senza parole sia per la sua posizione, che offre un panorama splendido sulle colline boscose circostanti e sull’oceano, sia per l’arredamento sofisticato e ricercato. Il cibo, in stile mauriziano, è ottimo! I prezzi non sono bassissimi, ma ne vale assolutamente la pena!

Escursione nella zona sud di Mauritius
Il ristorante Varangue Sur Morne
Escursione nella zona sud di Mauritius
Il panorama dal ristorante Varangue Sur Morne

Escursione nella zona sud di Mauritius: un itinerario imperdibile!

Tra le diverse escursioni e meraviglie viste a Mauritius, sicuramente ci sentiamo di consigliare quella che porta a scoprire quest’area dell’isola. Sicuramente ci sono moltissimi altri posti che secondo noi non vanno persi, ma questo itinerario è completo e permette di avvicinarsi alla cultura religiosa dell’isola, di scoprire le coltivazioni più importanti di essa ma soprattutto di scoprire qualcosa di più sulla sua storia geologica, dando un’occhiata alla sua rigogliosa foresta e immaginando come doveva essere bella prima di essere devastata per far spazio alle coltivazioni coloniali. Un salto molto indietro nel tempo, a quando l’isola era ancora disabitata e vergine.

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