Siamo andati a Milano a scoprire i misteri di Sant’Ambrogio con Guido Tour Sharing, un nuovo e innovativo sistema di condividere le visite guidate. Un modo divertente ed economico per scoprire il nostro patrimonio culturale e naturale. In questo post vi vogliamo raccontare la nostra esperienza e darvi qualche informazione in più su come prenotare una visita guidata con Guido Tour sharing a Milano.

Siamo stati così tante volte a Milano che forse un po’ per l’abitudine, forse un po’ per la convinzione di saperne già abbastanza, non ci è mai venuto in mente di prendere una guida per scoprirla in un modo diverso.
Così non ci abbiamo pensato due volte ad accettare l’invito di Guido Tour Sharing a provare il loro nuovo ed innovativo servizio di visite guidate condivise e siamo partiti alla scoperta di Milano in un modo completamente diverso.
Il Tour Sharing a Milano, I Misteri di Sant Ambroeus, ci ha portati alla scoperta della Basilica di Sant’Ambrogio e del suo spettacolare Altare d’oro e ci ha fatto conoscere la Basilica di San Simpliciano e dei suoi angoli ancora sconosciuti.

Tour Sharing a Milano

La guida Fabio ci svela i segreti di Sant’Ambrogio

Guido Tour Sharing a Milano: una visita guidata condivisa alla scoperta dei misteri di Sant’Ambrogio

Il Tour Sharing è un modo innovativo per per rendere accessibile e scoprire un territorio con una guida abilitata.
Mediante il turismo collaborativo è infatti possibile effettuare visite guidate risparmiando e in compagnia di nuove persone con cui si condivide un’esperienza unica.
Condividendo la visita, si divide anche il prezzo: più persone partecipano alla visita, più il prezzo della stessa scende secondo un sistema “a scaglioni”.
In questo modo chiunque voglia scoprire il vasto patrimonio culturale e storico italiano potrà farlo in un modo economico e accessibile. Volete mettere scoprire una città da soli o con l’aiuto di una valida guida?

Tour Sharing a Milano

Sant’Ambrogio

Guido Tour Sharing a Milano: alla scoperta dei segreti di Sant’Ambrogio

Ad accompagnarci in questo viaggio alla scoperta dei misteri di Sant’Ambrogio è stato Fabio Tranchida, una guida abilitata che ha creato subito una bella atmosfera nel gruppo con battute e aneddoti simpatici.
Con lui abbiamo potuto visitare due delle quattro Basiliche che Sant’Ambrogio decise di costruire in 4 punti cardinali diversi di Milano, per accogliere i pellegrini e segnare in maniera sacra il territorio della città: Sant’Ambrogio e San Simpliciano.

La prima tappa è stata la Basilica di Sant’Ambrogio. Quante volte in visita a Milano siamo stati in questa Basilica! Eppure dobbiamo ammettere che la nostra visita è stata purtroppo sempre superficiale. Senza qualcuno che spiega e accompagna, nessuna guida cartacea e nessun pannello informativo può svelare certi dettagli e può far scoprire certi segreti o certe curiosità.
La Basilica di Sant’Ambrogio, consacrata nel 386, è la basilica dedicata ai martiri ( basilica martyrum).
La Basilica di Sant’Ambrogio è stata eretta in epoca paleocristiana (IV secolo) ma è stata completamente riedificata in epoca romanica (VIII secolo).
Vi si accede dal bellissimo quadriportico, ispirato a modelli paleocristiani, che aveva lo scopo di accogliere i catecumeni oltre ad un ruolo politico e sociale.
Prima di accedere alla Basilica ci siamo siamo soffermati sui due campanili della chiesa, uno del 750 (campanile dei Benedettini) e uno del 1100 (campanile dei Canonici), e sul nartece della basilica (il bel porticato esterno che proteggeva i catecumeni).
Ma è all’interno che questa Basilica ci ha lasciati per l’ennesima volta a bocca aperta.
Dopo aver appreso qualche curiosità sul serpente, pronto a scendere dalla colonna dove troneggia quando avverrà il diluvio universale, e dopo aver ammirato il bellissimo pulpito con un sarcofago romano, siamo entrati per la prima volta nel Museo della Basilica.
Qui, oltre a diversi oggetti preziosi e testimonianze storiche, è possibile vedere un vero gioiello risalente all’epoca paleocristiana, antecedente la costruzione della Basilica: il sacello di San Vittore in Ciel d’Oro, costruito nel IV secolo, dove per tradizione si dice che Sant’Ambrogio abbia deposto la salma del fratello Satiro. In questo Sacello si trova un mosaico del V secolo che raffigura il più antico ritratto di Ambrogio. Non eravamo mai entrati prima nel sacello e possiamo dire che siamo rimasti a bocca aperta!
Sempre all’interno del Museo, abbiamo potuto scoprire il Capitolino, uno spazio aperto che collegava un tempo il monastero con la Basilica, che venne chiuso quando il sacello venne trasformato in basilichetta di San Satiro. Sempre qui si può vedere la tomba dell’Abate Cotta, sulla quale sono presenti affreschi e rilievi del duecento.
Un’altra bellissima esperienza vissuta per la prima volta in questa Basilica grazie a questa visita guidata è stata la possibilità di vedere da vicino il meraviglioso Altare d’Oro di Volvinio e la zona del coro. Vedere questo altare da vicino è qualcosa che lascia senza parole, un capolavoro che merita di essere ammirato in ogni suo particolare. Salendo sull’altare è anche possibile notare il particolare pavimento bombato e vedere da vicino il mosaico dorato del coro.
Nella visita guidata di guido Tour Sharing è compreso l’ingresso al sacello di San Vittore in Cielo d’Oro e un’offerta per l’accesso all’altare d’oro di Volvinio.

Tour Sharing a Milano

La Basilica di Sant’Ambrogio

Tour Sharing a Milano

Il pulpito della Basilica di Sant’Ambrogio

Tour Sharing a Milano

Il serpente nella Basilica di Sant’Ambrogio

Tour Sharing a Milano

Il soffitto del sacello di San Vittore in Ciel d’Oro

Tour Sharing a Milano

Il Mosaico con Sant’Ambrogio nel sacello

Tour Sharing a Milano

L’Altare d’Oro

Tour Sharing a Milano

Il pavimento bombato dell’Altare di Sant’Ambrogio

Tour Sharing a Milano

L’Altare d’Oro di Sant’Ambrogio

Prendendo la metropolitana verde da Sant’Ambrogio fino a Lanza, la nostra visita è proseguita alla scoperta di un’altra meravigliosa Basilica Ambrosiana, San Simpliciano, basilica dedicata alla Vergine (basilica Virginum).
Una Basilica che, dobbiamo ammettere, non conoscevamo minimamente.
Si, diciamo di nome, ma non avevamo mai preso la metropolitana per andare a vederla. E per fortuna stavolta l’abbiamo fatto perché ci stavamo perdendo un vero gioiello in stile romano (attenzione stile romano…non romanico… una bella differenza temporale!), addirittura una delle chiese meglio conservate in questo stile. La muratura e il transetto della chiesa di San Simpliciano risalgono al 350 d.C.:si sostiene che fu sant’Ambrogio ad iniziare la costruzione di questa basilica, terminata poi da San Simpliciano. Alla struttura furono apportate delle modifiche tra l’XI ed il XIII secolo e oggi l’attuale chiesa mostra elementi tipici della costruzione romanica.
La copertura purtroppo non è originale: è stata sostituita da volte a crociera, con altezza uguale in tutte le navate (secondo lo stile germanico Hallenkirche).
In questa chiesa la nostra guida Fabio ci ha fatto notare i due organi presenti: quello che sovrasta il portone di ingresso tedesco, del 1990, usato per i concerti della domenica pomeriggio in preparazione all’Eucaristia, e quello invece più antico posto vicino all’altare, non più utilizzato. Noterete però che gli organi sono in realtà tre ma quello a sinistra dell’altare (guardando l’altare stesso) è finto… è stato realizzato solo per ragioni di simmetria! Una chicca che non avremmo scoperto senza la visita guidata!
Dietro all’altare della Basilica ci sono i veri tesori da scoprire! Per accedervi si deve passare da una porta affrescata da Aurelio Luini nel 1500 (esattamente sotto al finto organo), di per sé quindi giù un gioiello artistico.
Dietro all’altare si trova in primo luogo il coro, sovrastato da un affresco del Bergognone di fine 1400. Ma il vero tesoro di questa chiesa è il sacello del V secolo, conosciuto da pochissimi, ma di valore inestimabile. Un luogo che racchiude una storia millenaria, che emana un’atmosfera di altri tempi. Entrarci è come far un grande passo nel passato, facendosi raccontare la storia dalle sue vecchie mura. Il sacello è chiuso da una porta e vi si accede dal coro: non abbiate timore ad aprirla e a scoprire questo tesoro!

Tour Sharing a Milano

San Simpliciano

Tour Sharing a Milano

L’interno di San Simpliciano

Tour Sharing a Milano

Il sacello di San Simpliciano

Tour Sharing a Milano

L’ingresso al coro di San Simpliciano

Tour Sharing a Milano

Affresco- San Simpliciano

Vicino alla chiesa di San Simpliciano si trova la facoltà di Teologia: entrandovi è possibile ammirare il bellissimo Chiostro Grande di San Simpliciano. Se la facoltà è aperta, si può chiedere di poterlo visitare. In caso contrario ci si deve accontetare come noi di vederlo da una porta a vetri chiusa.

Tour Sharing a Milano

Il Grande Chiostro di San Simpliciano

La nostra visita guidata si è conclusa al forno Pattini per il momento “Taverna”, ovvero un momento conviviale dove è possibile scambiarsi quattro chiacchiere con i compagni di avventura e soprattutto fare domande alla guida (consumazione non compresa nella tariffa di visita; aperitivo 6 euro). Un momento perfetto per concludere un’esperienza bellissima!

Tour Sharing a Milano

Il momento taverna!

Tour Sharing a Milano

Il momento taverna!

Guido Tour Sharing a Milano: come si prenota il Guido Tour Sharing

Per poter prenotare un tour condiviso con Guido Tour Sharing basta entrare nel sito, selezionare la città e scegliere la visita preferita.
Man mano che il numero di persone interessate si iscrive, il prezzo della visita guidata scende (arriva una mail ogni volta che cambia lo scaglione di prezzo).
La visita è confermata al raggiungimento di 5 iscritti. I bambini solitamente non pagano fino a 10 anni ma, siccome la decisione spetta alla guida, meglio chiedere sempre se inserirli nella prenotazione oppure no (bisogna infatti iscrivere solo le persone paganti, affinché il sistema conteggi in modo corretto il costo della visita guidata).
Le visite guidate di Guido al momento non sono pensate per bambini, ma sono adatte a bambini curiosi e interessati alle visite culturali (da 7/8 anni va benissimo).

Tour Sharing a Milano

Mosaico – Sant’Ambrogio

Oltre al Guido Tour Sharing a Milano, abbiamo partecipato anche ad una visita guidata condivisa di Guido a Pavia. Entrambe le esperienze sono state super positive e ci hanno arricchito di curiosità e consigli preziosi.
A Milano, in particolare, siamo rimasti piacevolmente sorpresi dal constatare che, seppure giocassimo in casa, le cose da scoprire sono davvero tante e mai le avremmo scoperte senza l’aiuto di una guida professionista.
Potersi permettere di approfondire gli aspetti di una città o di un luogo con una spesa contenuta è un grandissimo valore aggiunto.
Ora non ci rimane che scoprire altri luoghi con questo innovativo sistema, dobbiamo solamente decidere la prossima meta!

Post scritto in collaborazione con Guido Tour Sharing

Pubblicato in data 09/10/2018

Print Friendly, PDF & Email