Pavia, antichissima città lombarda fondata più di 2000 anni fa a sinistra del fiume Ticino, conserva diversi edifici religiosi ricchi di storia e di mistero. Grazie a Guido Tour Sharing, un innovativo sistema per risparmiare sui costi delle visite guidate, abbiamo potuto scoprire i segreti delle tre chiese romaniche più famose di Pavia. In questo post vogliamo raccontarvi la nostra esperienza e darvi qualche informazione sulle visite guidate con Guido Tour Sharing a Pavia.

Da tempo volevamo tornare a Pavia con i bambini, una città con un bellissimo centro storico a loro misura, da scoprire a piedi passeggiando tra la sua storia e la sua architettura.
Grazie alla partnership con l’Associazione Italiana Travel Blogger, con piacere abbiamo accolto l’invito di Guido Tour Sharing, una innovativa startup che propone la condivisione delle spese di una visita guidata con una guida abilitata, nell’ottica di rendere accessibile un servizio che altrimenti per molti sarebbe troppo costoso.
La filosofia di Guido è semplicissima: più persone si iscrivono ad una visita guidata, inferiore è il costo della visita stessa.
Per prenotare una visita guidata basta collegarsi alla piattaforma on line di Guido Tour Sharing e selezionare il tour desiderato. Il prezzo indicato è il più alto possibile e può solo diminuire man mano che altre persone si iscrivono alla stessa esperienza. Se si è in tanti il prezzo è davvero basso!
In questo modo visitare una città diventa molto più semplice e accessibile, oltre che più interessante ed istruttivo, perché il valore aggiunto da una guida abilitata è davvero prezioso!

tour sharing pavia

Capitello all’interno della Basilica di San Michele

Guido Tour Sharing a Pavia: alla scoperta delle più belle chiese romaniche di Pavia con Anna Balduini

La città di Pavia ha un centro storico piccolo e contenuto dove si nascondono numerose chiese antiche, con una storia alle spalle e con un patrimonio artistico e culturale incredibile.
Visitarle con una guida aiuta a focalizzare l’attenzione sui tesori che esse conservano e a contestualizzarle nel giusto periodo storico.
La nostra visita guidata è stata incentrata sulla scoperta delle tre chiese romaniche più famose della città: S. Pietro in Ciel D’Oro, San Teodoro e San Michele Maggiore.
La nostra guida è stata Anna, preparata e simpatica, capace di cogliere l’attenzione sia di noi adulti che dei nostri piccoli visitatori.

Guido Tour Sharing a Pavia: la visita guidata alle chiese romaniche di Pavia

La nostra avventura è iniziata nella Chiesa di S. Pietro in Ciel D’Oro, una chiesa di origine longobarda ma ricostruita completamente nel periodo romanico (XII secolo). Qui, sull’altare maggiore, sono conservate le preziose reliquie di Sant’Agostino, volute dal re longobardo Liutprando per dare lustro alla città. Nella chiesa sono sepolti anche re Liutprando e il filosofo Severino Boezio, a cui è dedicata la terzina di Dante nel canto X del Paradiso, affissa sulla facciata della chiesa stessa.
La struttura della chiesa è tipica delle chiese pavesi dell’epoca: realizzata in mattoni, a tre navate con falso transetto, abside e cripta.
L’interno è a quattro campate coperte da volte a crociera, che probabilmente un tempo furono dorate, con un altare imponente che troneggia sotto un finto mosaico dorato (questo particolare non l’avremmo mai notato se con noi non ci fosse stata una guida! Quello che sembra un bellissimo mosaico in realtà è un affresco!).
Da notare la colonna a destra dell’altare: girando intorno ad essa si vede sbucare un diavoletto. La leggenda racconta che il diavoletto avesse tentato di buttar giù la colonna della chiesa ma, non riuscendoci, ne fosse rimasto imprigionato. Un chiaro monito con un significato didattico per i fedeli di un tempo!
La facciata esterna è in mattoni con portale e contrafforti in arenaria, materiale reperibile in loco usato per le parti più importanti.
Guardando bene la facciata si notano dei piatti in ceramica (altro particolare che senza guida ci sarebbe sfuggito!): oltre ad una funzione decorativa questi piatti segnalavano ai passeggeri che percorrevano la via Francigena che presso quella chiesa potevano avere un pasto.

tour sharing pavia

Chiesa di S. Pietro In Ciel d’Oro – Facciata

tour sharing pavia

S. Pietro in Ciel d’oro – Interno

La visita è proseguita verso San Teodoro, l’ultima chiesa costruita nel periodo romanico, quasi a cavallo col gotico (XIII secolo). Quello che oggi è uno dei quartieri più chic e prestigiosi della città, nel Medioevo era un quartiere povero, abitato da pescatori. Ed è in questo contesto che è sorta la chiesa di San Teodoro.
In origine questa chiesa era dedicata a Sant’Agnese e, nonostante abbia cambiato nome, ne conserva ancora le reliquie.
La facciata in mattoni è stata completamente rifatta perché quella originale non piaceva più e si può notare dal fatto che l’altezza della parte sommitale della facciata non rispetta più l’altezza delle navate. Anche sulla facciata di San Teodoro è possibile vedere dei piatti in ceramica, di origine orientale (stavolta non ci sono sfuggiti!).
L’interno è a tre navate e falso transetto, con numerose testimonianze votive sulle pareti o sulle colonne.
Appena entrati, sulla destra si vedono due dipinti di importanza topografica enorme, attribuiti a Bernardino Lanzani, raffiguranti la Veduta di Pavia del primo Cinquecento: una enorme testimonianza sull’aspetto della città nel Rinascimento! Una piccola curiosità: come mai ci sono due affreschi vicini quasi uguali? Sembra che Lanzani avesse iniziato a riprendere la mappa di Pavia un po’ troppo da vicino e, arrivato ad un certo punto dell’opera si fosse accorto di non riuscire a starci nella parete. Ha così deciso di dipingere sopra il secondo affresco, che in un secondo tempo è stato staccato e posto sulla parete adiacente.
Negli affreschi si possono notare le numerosissime torri (circa 130) che un tempo c’erano a Pavia.
Altri affreschi di Lanzani, raffiguranti la storia di San Teodoro, possono essere visti sulla parete sinistra del transetto mentre nella parete destra si trovano affreschi realizzati da un pittore affine al Bramantino, raffiguranti la storia di Sant’Agnese.
Anche in questa chiesa è presente una cripta, con bellissimi capitelli scolpiti.

tour sharing pavia

S. Teodoro – Affresco Veduta di Pavia

tour sharing pavia

S. Teodoro . Affreschi sulla vita di S. Teodoro

Altra curiosità: quando uscite dalla chiesa guardate il portone del palazzo del 1600 in fronte, Palazzo Sfondrini. I telamoni sul portone in arenaria si toccano i genitali: un segno di disprezzo nei confronti della chiesa voluta da Sfondrini stesso, un vero burlone!

tour sharing pavia

Telamoni sul portone del palazzo Sfondrini

L’ultima tappa della nostra visita guidata è stata presso la Basilica di San Michele Maggiore, la basilica più importante delle tre dal punto di vista artistico.
Una chiesa in stile romanico lombardo risalente ai secoli XI e XII.
Al contrario di S. Pietro in Ciel D’Oro e di S. Teodoro, la facciata di S. Michele è interamente in arenaria, più “lussuosa” della facciata in mattoni delle altre due chiese romaniche pavesi. Questo è dovuto al fatto che questa chiesa fosse la “chiesa dei re”, ovvero la chiesa frequentata dai re. Purtroppo essendo deteriorabile come materiale, gran parte delle decorazioni sono andate perdute o si notano ormai poco ma si intuisce come esse rappresentassero il bestiario medievale.
All’interno di San Michele sono presenti i matronei che alleggeriscono la struttura. Circa in mezzo alla navata centrale, poi, è presente un’iscrizione che ricorda la posizione dove venivano incoronati i re con la corona ferrea (conservata a Monza).
Degni di nota i capitelli, che raccontano storie e avevano carattere didattico per i fedeli di un tempo. Salendo le scale dell’altare si arriva ad un mosaico pavimentale del XII secolo e per accedervi occorre farsi aprire il cancelletto dai volontari.
Infine, da vedere il crocifisso posto vicino all’ingresso alla cripta. Avrei scommesso 1000 euro fosse ultra moderno. Ebbene questo crocifisso ha ben 1100 anni! Un “Cristo trionfante” di legno rivestito in argento e oro davvero meraviglioso.

tour sharing pavia

Basilica di S. Michele – Facciata

tour sharing pavia

San Michele Maggiore – Interno

tour sharing pavia

Il Crocifisso di S. Michele

tour sharing pavia

Incisione che ricorda dove venivano incoronati i re

Guido Tour Sharing a Pavia: come funziona il tour sharing

Il Tour Sharing è un sistema nuovo di condivisione dei costi di una visita guidata che permette a chiunque di poter scoprire i segreti di un luogo grazie all’aiuto di una guida abilitata.
Condividendo la visita, si divide l’esperienza con altre persone ma soprattutto si divide il prezzo: più persone partecipano alla visita, più il prezzo della stessa scende secondo un sistema “a scaglioni”.
Il tour parte al raggiungimento di 5 persone paganti. Più il numero dei partecipanti sale, più la tariffa del tour si abbassa.
Ciascun tour termina con un “momento taverna”, in un locale tipico scelto dalla guida, dove è possibile fare domande alla guida e intrattenersi con i compagni di avventura.
Non esistono ancora tour destinati alle famiglie, ma i bambini possono tranquillamente partecipare ai tour in programma e solitamente fino a 10 anni non pagano (chiedete comunque prima di prenotare perché occorre iscrivere solo le persone paganti). Indicativamente questi tour sono adatti a bambini dai 7/8 anni in su, o comunque a bambini interessati alla cultura e che non si stancano a camminare circa 2 ore a piedi in una città.
Per una stessa città esistono diversi tour guidati, consultabili sul sito, con altrettante diverse guide. La scelta è quindi anche differenziata in base ai propri gusti.

tour sharing pavia

Tour Sharing all’interno di San Michele Maggiore

Questa nostra prima esperienza con il Tour Sharing ci ha fatto scoprire un sistema davvero comodo, utile ed economico di visitare una città. Il valore di una guida si sa che è enorme! Tantissime cose ci sarebbero sfuggite senza le informazioni ricevute da Anna.
Un modo perfetto per scoprire il vasto patrimonio culturale e storico italiano in un modo accessibile ed economico, non credete?

Pubblicato il 02/10/2018

Post scritto in collaborazione con Guido Tour Sharing

Print Friendly, PDF & Email