Il Museo del Vino, o semplicemente il WiMu, è un innovativo museo dedicato al vino allestito all’interno del castello comunale Falletti a Barolo, il comune che da il nome ad uno dei vini più famosi al mondo. Il WiMu non è un semplice museo ma un viaggio attraverso la cultura e la tradizione del vino. Questo post racconta la nostra visita al Museo del Vino a Barolo e le iniziative rivolte ai bambini che lo visitano.

Quando si parla di museo spesso si storce il naso pensando a qualcosa di noioso e scontato. Quando per il nostro progetto Colori e Paesaggi delle Langhe ci hanno proposto una visita al Museo del Vino, non faccio mistero a dire che credevo si trattasse di una noiosa esposizione di bottiglie o di attrezzi necessari alla produzione del vino.
Di certo non mi aspettavo un meraviglioso museo innovativo, tecnologico e spettacolare come quello che invece abbiamo trovato!
Il WiMu (Wine Museum) non conserva una collezione di oggetti o opere d’arte, ma offre un vero e proprio percorso nella storia e nel mondo del vino, un viaggio che passa attraverso la cultura e la tradizione del vino stesso. Un viaggio cominciato nella preistoria, che continua ancora e che ha ispirato miti, tradizioni e opere d’arte.

Il tutto con un allestimento incredibilmente suggestivo e accattivante, adatto a tutte le età e quindi anche ai bambini, che si trovano catapultati in un mondo che li affascina e li incuriosisce.

Visita al Museo del Vino a Barolo

Il castello Falletti a Barolo, che ospita il WiMu

Visita al Museo del Vino a Barolo: WiMu, un viaggio nella storia del vino

Il Museo del Vino WiMu è allestito all’interno del castello comunale Falletti a Barolo e si articola su 4 piani, ciascuno dedicato ad un tema diverso. L’allestimento è opera di Francois Confino, lo stesso autore dell’allestimento del Museo del Cinema di Torino e del Museo nazionale dell’Automobile di Torino. Se avete già visitato questi musei capirete subito che il risultato anche in questo caso non potrebbe essere meno che meraviglioso!

Il fascino del museo inizia già dal territorio e dal castello che lo ospitano: un territorio famoso in tutto il mondo per i suoi vini e un castello dalla storia millenaria.

Il percorso porta alla scoperta del vino da diversi punti di vista: la storia, l’arte, il mito e la tradizione locale. Un viaggio completo e molto intrigante!

Visita al Museo del Vino a Barolo

La terrazza al terzo piano del Museo del Vino a Barolo

Visita al Museo del Vino a Barolo: il castello Falletti di Barolo

Il castello Falletti è un castello con una storia millenaria alle spalle. Nel corso della sua storia, però, è stato ristrutturato molte volte e oggi conserva un aspetto che risale alla metà del 1800.

Costruito per scopo militare al fine di avvistare i nemici e organizzare la difesa del territorio, il castello è stato poi trasformato in un palazzo ed è stato la dimora dei Marchesi Falletti di Barolo fino al 1864. Gli ultimi marchesi ad abitarlo furono Carlo Tancredi e sua moglie Juliette Colbert, più nota come Giulia di Barolo.

Dopo la morte della marchesa Giulia di Barolo, fu trasformato per suo stesso volere in un collegio (1875 – 1958). Per poter ospitare il Collegio Barolo, il castello venne trasformato profondamente:  l’architettura medievale venne modificata da importanti rifacimenti che ne alterarono la struttura originaria e le conferirono l’aspetto composito che si ammira ancora oggi.

Nel 1970, dopo un periodo di abbandono, il Castello venne acquistato dal Comune di Barolo e, dopo lavori di restauro, fu trasformato in un museo.

Visita al Museo del Vino a Barolo

L’interno del castello Falletti, primo piano

Il percorso di visita

Il percorso di visita è discendente: si sale al terzo piano con un ascensore in vetro e poi si scende piano dopo piano, attraversando sale che raccontano la storia e la cultura del vino mediante giochi di luce e ombra, colori, suoni, video, allestimenti e meccanismi da azionare.

Il visitatore non è un semplice spettatore, ma diventa un attore che vive quello che osserva e ne diventa parte: un percorso che coinvolge e fa provare emozioni.

La visita inizia dalla terrazza al terzo piano: da qui si possono ammirare le distese di vigneti ricchi di uve nebbiolo che verranno vinificate per diventare Barolo, un territorio modellato dall’uomo e dalla natura, così unico da essere riconosciuto Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Una volta ammirati i territori che danno vita al vino, ci si addentra nel percorso vero e proprio, iniziando la visita dal terzo piano del castello.
Il tema del terzo piano è la natura e il suo contributo alla creazione del vino. Si analizzano i suoi elementi (terra, sole, luna, terreno, pioggia, …) e come essi, insieme al tempo, influenzano e concorrono alla creazione del vino.

Visita al Museo del Vino a Barolo

Museo del Vino a Barolo – Prima sala

Visita al Museo del Vino a Barolo

Museo del Vino a barolo – L’influenza della Luna

Visita al Museo del Vino a Barolo

Museo del Vino a Barolo – Il Carosello delle Stagioni

Visita al Museo del Vino a Barolo

Museo del Vino a Barolo – Nella notte dei tempi

Il secondo piano tratta invece la storia del vino e come esso è entrato nella vita dell’uomo. Una storia lunghissima, che ha riscontri già ai tempi di Egizi, Greci e Romani che già avevano capito l’importanza da dare a questa bevanda, al punto tale da offrirla agli dei.
Il vino da sempre accompagna la storia dell’umanità e non è mai stato una bevanda qualsiasi ma è sempre stato al centro di tradizioni, di miti e metafore della vita.
Questo piano mette poi in relazione il vino con l’arte, la cucina, la musica, il cinema, la letteratura: il vino da sempre è stato infatti fonte di ispirazione per artisti e per la produzione culturale di ogni epoca storica.

Visita al Museo del Vino a Barolo

Museo del Vino a Barolo – Dire Fare Lavorare

Visita al Museo del Vino a Barolo

Museo del Vino a Barolo – Installazioni presenti

Visita al Museo del Vino a Barolo

Museo del Vino a Barolo – L’influenza del vino nell’arte

Infine al primo piano il WiMu rende omaggio al castello che lo ospita, alla sua storia e alla storia dei personaggi illustri che lo hanno abitato. Si possono visitare le stanze in cui i marchesi Falletti abitavano quando venivano al castello, con gli arredi originali. Gli ultimi marchesi, Carlo Tancredi e sua moglie Giulia, ebbero un ruolo fondamentale nella creazione del moderno vino Barolo e nella sua diffusione. Tra gli ospiti abituali in visita a Barolo vi fu uno dei protagonisti del Risorgimento italiano, Silvio Pellico, amico e consigliere dei marchesi, che fu il responsabile della biblioteca di famiglia. Nel castello si può ancora vedere intatta la sua camera-studio.
In queste stanze sono state disposte delle sagome a grandezza naturale dei personaggi che hanno abitato il castello.

Visita al Museo del Vino a Barolo

I cartonati all’interno del primo piano del Museo del Vino

La visita prosegue al piano interrato dove si ricorda il periodo in cui il castello fu trasformato in un collegio. In questi banchi potettero studiare i giovani della zona, un’opportunità unica per quei giovani meno abbienti che altrimenti non sarebbero potuti andare alle scuole di Alba.
In esposizione ci sono i banchi storici dell’epoca, accompagnati dalla simpatica proiezione di una lezione di un maestro virtuale che spiega come si fa il vino.

Visita al Museo del Vino a Barolo

Museo del Vino a Barolo – Collegio

Per finire, l’itinerario si conclude presso l’Enoteca Regionale del Barolo, allestita presso le antiche cantine marchionali che tennero a battesimo questo vino. Qui si possono ammirare le etichette di annate memorabili, si può degustare ed acquistare qualche bottiglia da portarsi a casa.

Il WiMu per le famiglie

Per rendere piacevole la visita ai bambini, oltre alle varie installazioni presenti fruibili anche da loro, sono state ideate diversi servizi, accessibili a pagamento.

Ogni prima domenica del mese se lo si desidera si può scegliere di visitare il WiMu in due modi:

  • Con visita guidata (Ore 15.00) della durata di circa 1 ora: una visita didattica con una guida che spiega con termini semplici e adatti ai bambini la storia del vino e del castello di Barolo. Al termine della visita ciascun bambino si porterà a casa un ricordo. Il prezzo attualmente per questa visita è di € 6 a gruppo familiare (oltre i rispettivi biglietti a prezzo speciale).
  • Con un Diario di viaggio: si visita in autonomia il museo con l’aiuto di un Diario di viaggio, dove i bambini leggono man mano che visitano le stanze e dove annotano le cose curiose da ricordare. Il prezzo del Diario di viaggio è di € 3 a gruppo familiare (oltre i rispettivi biglietti a prezzo speciale).

Tutto l’anno è disponibile il Kit Famiglia Esplora Museo, una sorta di libretto con curiosità, quiz e indovinelli, per poter fare una visita gioco in autonomia. Al termine della visita si riceve un attestato. Il costo è di € 3 a gruppo familiare per il noleggio del libretto (che va restituito al termine della visita).

Per i bambini più piccoli è presente un fasciatoio presso la biglietteria e uno al secondo piano (vicino alla stanza N. 13).
Sempre qui al secondo piano è presente uno Spazio Mamma dove, oltre al fasciatoio, si può trovare il necessario per far disegnare i bambini e per la toilette.

Visita al Museo del Vino a Barolo

Museo del Vino a Barolo – Diario di viaggio

Visita al Museo del Vino a Barolo

Museo del Vino a Barolo – Kit Esplora Museo

Visita al Museo del Vino a Barolo: orari e prezzi

Per quanto riguarda gli orari e i prezzi, per le visite guidate e per le iniziative organizzate all’interno del Museo, rimandiamo al sito in quanto sono informazioni in continuo cambiamento e vanno sempre verificate.

Visita al Museo del Vino a Barolo

Museo del Vino a Barolo – Installazioni presenti

Visita al Museo del Vino a Barolo: un viaggio nella storia del vino!

Per noi questa visita è stata speciale.
In primo luogo è stata una sorpresa perché non ci aspettavamo un museo così interessante e suggestivo.
Poi la visita ci ha davvero coinvolto! Abbiamo utilizzato il Kit Famiglia Esplora Museo e con esso ci siamo mossi stanza dopo stanza. Qualche indovinello ci ha fatto diventare matti, ma l’abbiamo vissuto un po’ come una sfida! Con il libretto alla mano, ci siamo addentrati in una storia incredibile e abbiamo pian piano scoperto i segreti e le curiosità su una delle bevande che hanno fatto la storia dei tempi.

Ora per tutti noi un bicchiere di vino in tavola non è più una semplice bevanda che accompagna i pasti, ma qualcosa di più profondo. Noi ora conosciamo la sua storia e i suoi segreti, un viaggio che è iniziato ma che saprà ancora stupirci.

Visita al Museo del Vino a Barolo

Museo del Vino a Barolo – Le Radici della Vita

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