La Valmalenco offre un elevato numero di escursioni per tutti, dagli scalatori esperti, agi giovani escursionisti alle prime passeggiate. In questo post vi vogliamo suggerire alcuni trekking facili in Valmalenco, adatti alle famiglie alla ricerca di posti speciali immersi nella natura.

La Valmalenco è una valle laterale della Valtellina, in provincia di Sondrio. Oltre che essere una delle zone montane più belle della Lombardia, la Valmalenco ha per me qualcosa in più dal punto di vista sentimentale: questa valle è stata il teatro di numerose vacanze in famiglia durante la mia infanzia e di indimenticabili estati con l’Oratorio durante gli spensierati anni della mia adolescenza.

Una zona ricca di escursioni, dalle semplici passeggiate ad itinerari più impegnativi, un ventaglio di possibilità in grado di accontentare tutti. Una valle incorniciata dai maestosi gruppi montuosi del Bernina, del Disgrazia e dello Scalino, che regala paesaggi e panorami unici e laghi molto suggestivi.

Dopo tantissimi anni, ho deciso di portare in Valmalenco i bambini, per rivivere con loro alcune delle più belle esperienze vissute quando avevo la loro età. Ecco dunque alcuni trekking facili (da percorrere quando non c’è neve) che abbiamo fatto durante il nostro recente weekend in Valmalenco.

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Lago Palù

Weekend in montagna: trekking facili in Valmalenco

Come base per il nostro weekend abbiamo scelto San Giuseppe, una frazione di Chiesa in Valmalenco. Scelta assolutamente non casuale: lo scopo, infatti, era quello di riuscire a prenotare nella stessa struttura che mi aveva ospitata quando ero giovane. Chiamiamolo sentimentalismo, ma tornare in un posto dopo circa 30 anni mi ha portato indietro nel tempo e mi ha restituito un po’ di quella energia adolescenziale che a volte rimpiango.

San Giuseppe è comunque anche una zona tattica perché permette di raggiungere a piedi diverse mete e in pochi minuti di macchina altre destinazioni vicine, come Chiareggio o Caspoggio e altre località della Valmalenco dalle quali partono ancora diversi itinerari escursionistici.

Noi abbiamo scelto alcuni trekking abbastanza facili e senza particolari tratti impegnativi, ma al tempo stesso spettacolari e con paesaggi meravigliosi.

1 – Trekking da San Giuseppe (1433 m slm – Chiesa Valmalenco) al lago Palù (1947 m slm)

Il primo trekking facile della Valmalenco di cui voglio parlare è quello che mi ha fatto tornare in queste zone e di cui avevo ancora vivo il ricordo sin dalla mia adolescenza: il trekking al lago Palù, uno dei laghi alpini più grandi della Valtellina.

Noi siamo partiti da San Giuseppe visto che alloggiavamo presso l’hotel Sasso Nero, proprio nei pressi del primo parcheggio (a pagamento) di questa località. Se volete evitare un po’ di strada, potete proseguire lungo la strada fino al parcheggio nei pressi del Rifugio ai Barchi (anch’esso a pagamento). 

Partendo dal Sasso Nero di San Giuseppe calcolate circa un’ora di strada con camminata regolare, circa 15 minuti in meno partendo dal Rifugio ai Barchi.

Il percorso che porta al bellissimo lago Palù è quasi tutto su strada larga, in parte sterrata e in parte asfaltata. In alcuni punti è possibile tagliare per i boschi su sentiero di montagna. La pendenza è pressoché costante, senza punti troppo impegnativi, ed è fattibile anche con bambini abituati a camminare. 

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Sentiero per il lago Palù

Una volta raggiunta la meta, è possibile rilassarsi la riva di questo bel laghetto di montagna oppure percorrere il sentiero che lo circonda, permettendo di vedere il lago da tutte le angolazioni.

Si può optare per un pic-nic, circondati da boschi di conifere e abbracciati dalle cime delle Alpi della Valmalenco, oppure per un ricco pranzo valtellinese presso il Rifugio Lago Palù, che offre anche una bella terrazza panoramica su tutto il lago.

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Lago Palù

2 – Trekking da San Giuseppe (1433 m slm – Chiesa Valmalenco) al Rifugio Motta (2236 m slm)

Partendo sempre da San Giuseppe (o dal Rifugio ai Barchi se preferite camminare di meno) è possibile raggiungere anche il Rifugio Motta in circa 1 ora e mezza (1 ora e 15 partendo dal Rifugio ai Barchi (1650m slm). Il primo tratto di strada è lo stesso di quello che porta al Palù, ma la strada si divide un centinaio di metri dopo il Rifugio ai Barchi. Al bivio, proseguendo a sinistra si raggiunge il Palù mentre andando dritto si prosegue per il Rifugio Motta. Premettiamo che anche andando verso il Palù è possibile raggiungere il Rifugio Motta, ma la strada si allunga di circa 15 minuti e noi vi consigliamo piuttosto di tenere questa strada per il ritorno facendo così un anello (come vi spiegheremo al punto 3).

Dunque dicevamo che il primo tratto è lo stesso di quello che porta al lago Palù, mentre per il resto il sentiero prosegue seguendo in gran parte la funivia utilizzata in inverno per le piste da sci. Questo tratto di sentiero è largo ma abbastanza ripido ed esposto al sole: nelle giornate calde (come quella in cui l’abbiamo percorso noi) è abbastanza massacrante, ma fattibile. Una volta giunti all’Alpe Palù (raggiungibile anche con funivia da Chiesa in Valmalenco), l’itinerario prosegue con pendenza minore e conduce al Rifugio Motta in circa 40 minuti.

Prima di arrivare al rifugio, fermatevi ad ammirare il lago Palù che spunta tra gli alberi alla vostra destra. Proseguendo, invece, dal Rifugio potete ammirare uno splendido panorama su tutta la vallata. 

Nei pressi del Rifugio è possibile prendere il sole, rilassarsi, fare un pic-nic oppure pranzare presso l’ottimo ristorante del rifugio. Noi abbiamo mangiato qui molto bene, un menù ricco di piatti tipici valtellinesi di ottima qualità. Se dobbiamo però essere onesti, pur avendo mangiato benissimo, abbiamo trovato il servizio decisamente troppo lento: ci siamo seduti alle 12.30 e ci siamo alzati alle 15.30, inaccettabile per i nostri standard. Questo ci ha fatto perdere tempo prezioso per esplorare i dintorni.

Siamo comunque riusciti a salire sulla Cima Motta (2336 m slm) per ammirare il bel panorama che questa vetta offre.

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Rifugio Motta

3 – Anello San Giuseppe – Rifugio Motta – lago Palù – San Giuseppe

Un’idea per poter abbinare il trekking al Palù e il trekking al Rifugio Motta è quello di percorrere un anello. Si può partire come sempre da San Giuseppe o dai Barchi e raggiungere prima il Rifugio Motta. Pranzare qui al rifugio oppure fare un pic- nic nel prato circostante e scendere poi dalla strada che porta al lago Palù, ben segnalata lungo il tragitto. 

Una volta raggiunto il lago, si può tornare al punto di partenza percorrendo il sentiero già descritto per il trekking N. 1.

Certamente questa soluzione è quella più completa e più adatta a chi ha a disposizione una sola giornata e vuole vedere entrambe le destinazioni. Ovviamente più cose si vedono, meno tempo si può dedicare a ciascuna di esse. Valutate voi cosa preferite fare!

Per i trekking 1, 2 e 3 è anche possibile raggiungere le varie destinazioni grazie agli impianti di risalita presenti a Chiesa in Valmalenco, utili soprattutto per chi non può camminare o non se la sente per motivi personali o di salute!

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La strada dal Rifugio Motta al lago Palù

4 – Trekking da Chiareggio (1612 m slm) ai Rifugi Gerli-Porro e Ventina (1965 m slm)

Un altro trekking davvero semplice e imperdibile in Valmalenco è quello che da Chiareggio porta fino ai ai Rifugi Gerli-Porro e Ventina.

Per entrare in Chiareggio (un piccolo borgo di montagna abitato solo in estate) bisogna pagare un pass di 5 euro al giorno (l’ingresso è gratuito se ci si ferma per meno di un’ora). Il pass può essere pagato presso la torretta presente all’ingresso del paese o tramite App EasyPark, entro le 24 del giorno di transito.

Per poter raggiungere il sentiero che porta in quota, è poi necessario percorrere la strada che attraversa tutto il borgo e raggiungere il fiume Mallero, dove è possibile lasciare gratuitamente la propria vettura.

Il sentiero che porta ai rifugi Gerli-Porro e Ventina inizia una volta attraversato il ponte che attraversa il fiume. Bisogna imboccare il sentiero CAI verso l’Alpe Ventina, una mulattiera abbastanza ampia, con pendenza costante non impegnativa. In circa un’ora si arriva al primo rifugio, il rifugio Gerli-Porro, situato in una bellissima valle glaciale ai piedi del monte Disgrazia e con vista sul ghiacciaio del Ventina. Davanti a questo rifugio scorre il torrente Ventina, che a valle poi confluisce nel Mallero.

Una volta giunti al rifugio è possibile pranzare (piatti tipicamente valtellinesi), fare un pic-nic sulla riva del torrente oppure proseguire fino al Rifugio Ventina, che si trova qualche centinaio di metri dopo (strada pressoché pianeggiante, raggiungibile in circa 5-10 minuti al massimo). Davanti al Ventina, il torrente è più impetuoso, uno spettacolo che affascina al primo sguardo e al quale è impossibile resistere.

Dalla piana che ospita i due rifugi è possibile partire per numerosissime escursioni, una delle quali è sicuramente la salita fino al ghiacciaio (circa un’ora- un’ora e mezza). 

Durante la stagione estiva, i rifugi sono aperti generalmente da metà giugno a metà settembre mentre nelle mezze stagioni sono aperti solo nel weekend.

Una volta scesi dai rifugi, se volete far felici i vostri bambini, portateli a vedere le marmotte presso il Parco delle Marmotte di Chiareggio. Questi animali vivono in libertà, per cui non è assicurato l’avvistamento, ma è abbastanza facile poter scorgere qualche testolina o qualche coda che fanno capolino dai grossi massi dislocati in questo grande prato.

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Torrente Ventina

5 – Trekking da Chiareggio (1612 m slm) al Rifugio Tartaglione Crispo (1800 m slm)

Un trekking davvero semplice della Valmalenco è quello che da Chiareggio porta al Rifugio Tartaglione Crispo. 

Questo rifugio, recentemente ristrutturato, è immerso in un bellissimo bosco posto all’inizio della Val Sissone, di fronte al Monte Disgrazia. Per raggiungerlo si parcheggia sempre lungo il Mallero ma, al contrario del trekking che porta ai Rifugi Porro e Ventina, per questo trekking non si deve attraversare il ponte sul fiume. Seguendo le indicazioni e percorrendo un semplicissimo sentiero in gran parte pianeggiante, si arriva al Rifugio Tartaglione in circa 45 minuti. L’unico tratto ripido è l’ultimo, giusto prima del rifugio, quindi questa passeggiata è adatta a tutte le età, con l’accortezza di percorrere l’ultimo tratto secondo le proprie esigenze. 

Sicuramente non è una escursione che dà soddisfazione agli amanti delle lunghe e impegnative passeggiate, ma è una meta in grado di dare un altro tipo di appagamento. Il Rifugio Tartaglione, oltre che per l’ottimo ristorante, è infatti famoso per le sue buonissime frittelle, che vengono sfornate ogni pomeriggio in continuazione. Perfetto dunque per la merenda dei bambini (ma non solo per loro!).

Questa escursione può essere abbinata anche ad un altro trekking di questa zona, il Sentiero dei tre Ponti, oppure si può trascorrere il resto della giornata rilassandosi nel bosco (sono presenti anche aree pic-nic) o in riva al fiume Mallero.

Dove dormire e dove mangiare in Valmalenco

Come già accennato, come base per il weekend abbiamo scelto la località San Giuseppe di Chiesa in Valmalenco e in particolare l’hotel Sasso Nero, la struttura che ha fatto da base anche alle mie vacanze adolescenziali in Valmalenco.

Da allora, l’hotel Sasso Nero è stato ristrutturato, soprattutto la zona bar e ristorante. Lo stile è ancora lo stesso: tipico di montagna, con camere molto semplici e basiche, nessuna particolare caratteristica che le renda chic o lussuose, anzi. Però è un hotel pulito, comodo come posizione, con parcheggio gratuito e soprattutto con un ottimo ristorante. Noi abbiamo scelto la mezza pensione e non ci siamo pentiti! Piatti tipici veramente ottimi. E la colazione è di ottima qualità, con anche la frutta fresca come piace a noi.

Inoltre, il Sasso Nero accetta gli amici a 4 zampe!

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Hotel Sasso Nero

Suggerimenti e link utili per ulteriori trekking facili in Valmalenco

In questo post vi abbiamo suggerito solo alcuni dei trekking facili che possono essere fatti in Valmalenco. Ma le possibilità che offre questa valle della Valtellina sono davvero tantissime. 

Noi ne abbiamo già in mente due, che faremo spero prima possibile.

Un primo trekking da San Giuseppe al laghetto Lagazzuolo, di origine glaciale, posto a circa 1974 m slm. Questo percorso ha un dislivello superiore agli altri descritti, circa 550 m.

Un’altra escursione ci siamo segnati in zona è quella che porta al Rifugio Bignami e al Lago/Ghiacciaio di Fellaria

Se volete altri spunti o volete informazioni sempre aggiornate sugli itinerari in Valmalenco, i siti di riferimento utili da consultare sono il sito di Sondrio e Valmalenco e il sito della Valtellina con la sezione dedicata alla Valmalenco.
Se invece cercate altri spunti per passeggiate, date un occhio alla sezione del nostro blog dedicata alla montagna.

Pur essendo sentieri semplici e adatti alle famiglie, vi consigliamo sempre un abbigliamento adatto. In primo luogo scarpe da trekking/scarponcini da montagna, meglio se impermeabili. Portate sempre con voi un po’ di acqua, anche se generalmente nelle varie destinazioni (o anche lungo il tragitto) è possibile trovare fontanelle di acqua fresca. Purtroppo, però, in questa zona non ne abbiamo trovate così tante, per cui portatene con voi una buona scorta.

Infine, il tempo ballerino della montagna richiede sempre un abbigliamento a cipolla e una giacca impermeabile/antivento per quando si è in quota.

Detto questo, non ci resta che augurarvi buone passeggiate in Valmalenco! Aspettiamo i vostri racconti!

panorama sul lago palù da motta
Il panorama sul lago Palù dal Rifugio Motta
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