La visita didattica al Molino Pellegrini di Riva del Garda è un’esperienza imperdibile per le famiglie. Grazie alla guida del mugnaio Alberto, è possibile scoprire i segreti di questo antico molino, in attività dal 1903, che macina mais e grano saraceno con metodi artigianali da ben tre generazioni.

Come è fatto? Il titolo di una famosa trasmissione che mostra come i prodotti più comuni vengono realizzati, ma anche una domanda che spesso e volentieri ci viene fatta dai nostri figli.
Pensate ad esempio quando nelle fredde domeniche preparando per pranzo un buon piatto di polenta ti chiedono come è fatta?
Questa la conosco … non mi fregano!! Con aria soddisfatta rispondiamo: facile un paiolo, quattro litri di acqua, due cucchiai di sale, un chilogrammo di farina gialla e allora mescoli fino a che non è pronta!….No, ma come è fatta? Cosa? La farina!!
Bene è chiaro che il mais ed il lavoro degli agricoltori sono alla base di tutto, ma poi dobbiamo spiegare cosa è un mugnaio. L’unica immagine di un mugnaio che ci viene in mente è quello di Banderas… e non è un vero e proprio mugnaio tanto meno lavora in un vero molino.
Per fortuna nel nostro recente weekend a Riva del Garda abbiamo avuto la possibilità di visitare un vero molino! E il Molino Pellegrini, che oltre ad essere un vero molino, organizza visite guidate!!!

Molino Pellegrini
Molino Pellegrini

Visita didattica al Molino Pellegrini: la visita guidata

Quando arriviamo la prima cosa che colpisce sono due ruote di pietra appoggiate alla porta di ingresso ed ecco il primo indizio che abbiamo trovato il molino ….le macine!! Ma l’interno è ancora più straordinario di quello che potevamo immaginare perché c’è anche il Mugnaio!!!
Alberto rappresenta la terza generazione di mugnai ed appena si presenta capisci subito che è una di quelle persone fortunate perché ama il suo lavoro tanto dai farne una passione. Al piano terra su di un tavolo ci sono diversi tipi di mais di colori che non immaginavamo esistere. Insieme al “normale” giallo ci sono il rosso, il nero, il grigio, il viola ed ognuno ha la sua particolarità e la sua destinazione. Il molino è in funzione ed i suoni si uniscono alla voce di Alberto mentre ci spiega in modo semplice le differenze tra un tipo e l’altro come uno stregone saprebbe riconoscere i vari ingredienti per una pozione tra le mille ampolle sullo scaffale dietro di lui quasi senza guardare.
Tre generazioni (e più) di mugnai sono passati dentro questo molino anche se non è più direttamente la forza dell’acqua del torrente che muove una turbina Francis a farlo vivere, il suo cuore è ancora quello che ha lo ha fatto nascere nel 1903 su progetto austriaco (a quel tempo questi territori non erano ancora Italia) grazie al Sig.Briosi. All’ultimo piano sono esposti in quadri i disegni originali dei progetti austriaci.
Seguendo il percorso del mais, che dal piano terra sale fino all’ultimo con degli elevatori a tazze, ammiriamo stupefatti macchine che sono archeologia industriale in perfetta funzione e realizzano il prodotto finale. Ci sono la pulitrice, il laminatoi a rulli, il plansichter, la macina a pietra, la tarara e la semolatrice. Alberto li presenta come fossero parte della famiglia ci spiega il loro ruolo, le loro peculiarità e come ce ne se ne debba occupare con amore. Trovare un ricambio non è infatti semplice ed è come realizzare una opera d’arte ogni volta.
Mentre noi siamo affascinati da quello che vediamo i piccoli sono colpiti dai suoni dai colori, dagli odori, dalla vita che trasuda da questo luogo. Mentre il mais scorre nel molino Alberto può controllarne il grado di lavorazione con il tatto e gli occhi si spalancano quando ci dice che un buon mugnaio saprebbe valutare come ottenere la farina che vuole anche al buio. Nulla è però paragonabile al momento in cui ci viene permesso di mettere le nostre mani nei sacchi da cinquanta chilogrammi di farina (prodotta per gli animali) e anche noi assaporiamo la sensazione di toccarla, di sentirne la consistenza e ritrovarcene pieni fino ai gomiti.
Un’esperienza unica sia per i bambini che per noi adulti!
Per la prima volta della vita abbiamo capito chi è e cosa fa un vero mugnaio.

Molino Pellegrini
Molino Pellegrini

Visita didattica al Molino Pellegrini: informazioni generali

Il Molino Pellegrini si sviluppa su quattro piani collegati tra loro da scale abbastanza strette. Non essendo nato come attività didattica, i suoi spazi sono stretti e non accessibili con passeggini.
Per poter organizzare la visita è possibile contattare il molino al numero 0464 521323 oppure via mail all’indirizzo ufficio@molinopellegrini.it.
Accanto al Molino è presente la Bottega del Molino che vende i prodotti del molino stesso (sia le farine che alcuni prodotti da esse ricavati).
La visita didattica è tenuta dal proprietario in persona, Alberto, mugnaio di terza generazione.
Più che una visita è un’esperienza da vivere, con il bellissimo scopo di insegnare quanto sia ancora importante per il mugnaio l’uso dei sensi (usati tutti tranne quello del gusto) per la buona riuscita del suo lavoro.
In un mondo governato oggi da automatismi di tutti i tipi, è bellissimo vedere come per questa professione sia ancora molto importante l’esperienza umana.

Print Friendly, PDF & Email