Cosa fare e vedere ad Alghero, principale località di villeggiatura della Sardegna nord-occidentale? Due giorni alla scoperta della capitale della Riviera del Corallo: il suo piccolo centro storico, la sua costa ricca di grotte e insenature meravigliose e la sua strepitosa cucina.

Alghero è una delle città medievali più belle della Sardegna, con un centro storico curato e animato, racchiuso tra imponenti bastioni.
Una città con una lunga tradizione legata alla pesca e alla lavorazione del corallo rosso, il famoso Corallium Rubrum.

La maggior parte delle attrattive di questa città è concentrata tra il centro storico e il porto, ma il territorio di Alghero comprende anche un lunghissimo tratto di costa, tra i più belli della Sardegna nord-occidentale, oltre ad un entroterra ricco di storia.

Per poter scoprire la città senza fretta e per potersi calare nella sua romantica atmosfera spagnola, vi consigliamo di dedicarle almeno tre giorni. Se poi avete a disposizione un’intera settimana o anche di più, non preoccupatevi, perché la sua meravigliosa costa e le sue bianchissime spiagge non vi faranno di certo annoiare!

Cosa fare e vedere ad Alghero: quattro passi per il centro storico

Ho avuto modo di scoprire Alghero nel corso di un blog tour legato al progetto OverSea, in collaborazione con l’Associazione Italiana Travel Blogger, di cui vi ho parlato in questo post: cosa fare nel Nord-Ovest della Sardegna.

L’architettura e l’atmosfera spagnoleggiante di Alghero sono strettamente legate alla sua storia. Alghero è una città relativamente giovane, fondata dai Genovesi nel XI secolo come borgo di pescatori. I Genovesi riuscirono a restare al potere fino al XIV secolo, quando furono cacciati dai Catalano-Aragonesi, che cacciarono i sardi fuori dalla città per farvi arrivare i Catalani.

Il periodo catalano fu quello che maggiormente influenzò questa città, che sotto il dominio iberico prosperò e divenne il maggior porto catalano della Sardegna.
Questo forte governo resistette fino al 1720, quando la città passò sotto i Savoia.

Dopo una fortissima crisi, la città subì molti danneggiamenti nei bombardamenti del 1943 e si riprese solo grazie all’arrivo del turismo.

Al giorno d’oggi, l’eredità più forte è quella lasciata dai catalani ed è ancora pienamente tangibile, non solo nell’architettura ma anche nella lingua parlata e nella cucina. Addirittura una bella percentuale della popolazione parla ancora una lingua molto simile al catalano e la città è chiamata anche Barceloneta.

Ma quindi, cosa fare e vedere ad Alghero?

Il mio consiglio è quello di iniziare la visita a questa città proprio dal suo piccolo e concentrato centro storico, ricco di viuzze lastricate, palazzi gotici, locali e ristoranti dove gustare ottimo cibo.
Vediamo insieme quali sorprese ci riserva questa città.

1 – I bastioni, le torri e le porte della città

Quando si osserva la città, sia dal mare che da terra, quello che balza all’occhio subito è la sua imponente cinta muraria perfettamente conservata, eretta pochi decenni dopo la fondazione della città attorno al suo centro storico e ricostruita nel XVI secolo.

La cinta muraria in origine presentava un elevato numero di torri (si ipotizza un numero compreso tra 24 e 27), delle quali oggi ne rimangono solo 8. La torre più famosa è la Torre Sulis, o Torre dello Sperone, alta 22 m.

Gli ingressi alla città medievale erano due, tuttora visibili: la Torre Porta a Terra, chiamata in origine Porta Reial che era l’ingresso per chi proveniva da Sassari, e la Porta a Mare, dalla quale si accede a Piazza Civica.

Il modo migliore per scoprire torri e bastioni è quello di seguire il percorso pedonale sopra ai bastioni stessi, partendo da Piazza Sulis e arrivando fino alla Porta a Mare.

2 – Il centro storico

Il centro storico di Alghero è un vero gioiello, uno dei centri storici meglio conservati dell’isola.
Un dedalo di viuzze in cui è bello perdersi e ritrovarsi e piazze piene di locali e di vita.

L’influenza catalana si avverte un po’ ovunque.

Una volta oltrepassata la Porta a Mare, si accede alla bellissima Piazza Civica, la vetrina della città, cuore amministrativo della città medievale e luogo di incontri d’affari nel periodo catalano. Oggi questa piazza pullula di vita ad ogni ora del giorno e qui ci si può fermare a bere qualcosa presso il famoso Caffè Costantino.

Da non perdere la cattedrale di Santa Maria risalente al XVI secolo, decisamente anomala per la sua ben visibile disuniformità stilistica: una imponente facciata neoclassica con colonne doriche aggiunta nell’Ottocento, notevole modifica alla chiesa originaria edificata in stile gotico catalano. Il campanile di Santa Maria spicca sugli edifici del centro storico e caratterizza il profilo della città. Dalla sua sommità si può ammirare un bellissimo panorama.
La chiesa più bella di Alghero, però, è San Francesco, eretta nel XIV secolo, al cui interno si trova un altare in marmo del XVIII secolo.
Sicuramente, però, la chiesa che noterete è San Michele o, meglio, la sua cupola rivestita di piastrelle in maiolica colorata. Anche se molto scenografiche, le piastrelle in realtà sono molto recenti, intorno agli anni ‘60. Sono comunque molto gradevoli alla vista.

Mentre si passeggia per i negozi, impossibile non notare come la maggior parte di essi abbia in vendita oggetti realizzati con il famosissimo Corallium Rubrum, il corallo rosso tipico del Mediterraneo, vera eccellenza per la città.
Per essere sicuri della sua autenticità, verificate che il negoziante abbia ottenuto il marchio di qualità.

3 – Il museo del corallo

Per meglio comprendere quanto il corallo abbia influenzato e determinato la vita di questa città, tra le cose da fare e vedere ad Alghero vi consiglio la visita al Museo del Corallo, allestito in una bella villa in stile liberty, villa Costantino.
All’interno è possibile scoprire la storia del corallo: come è stato raccolto nel corso degli anni, come la sua raccolta ha influenzato le tradizioni artigianali locali, come si è giunti alla tutela di oggi.
Nel museo sono presenti pannelli esplicativi e sono messi in mostra svariati oggetti e opere d’arte realizzati con questo materiale.

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Museo del Corallo di Alghero

4 – Il porto turistico

Il porto turistico di Alghero non è un semplice luogo di approdo delle barche esterno alla città, ma è un punto focale, un tutt’uno con la città.
Da esso partono le escursioni per scoprire la vicina e famosissima Riviera del Corallo, il tratto costiero della Sardegna nord-occidentale che comprende la baia di Porto Conte e il promontorio di Capo Caccia, dove si trova la famosissima Grotta di Nettuno.
Se partite per una escursione in mare, voltatevi ad osservare la città e vi stupirete di questo spettacolo.

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Il porto turistico di Alghero

Cosa fare e vedere ancora ad Alghero?

1 – La Grotta di Nettuno

L’attrazione principale e imperdibile di Capo Caccia è la Grotta di Nettuno. Si, ho scritto bene “grotta”. Anche se per anni si è parlato di “Grotte” di Nettuno, in realtà questo straordinario complesso carsico è composto da un’unica grande grotta in cui si alternano sale, gallerie e cunicoli, dove poter ammirare bellissimi concrezioni calcaree (stalagmiti, stalattiti e colonne) che si affacciano sulle acque limpide di un lago sotterraneo. Alla grotta si accede solo con visita guidata che parte ad ogni ora.

Per raggiungere la Grotta di Nettuno è possibile partire comodamente via mare con la motonave Navisarda, partendo dal porto turistico di Alghero o dal molo di Cala Dragunara a Porto Conte. Il viaggio in mare dura circa 40 minuti e porta direttamente all’ingresso della grotta. Questa è la scelta migliore per chi viaggia con bambini piccoli, per gli anziani o per le persone che hanno problemi di deambulazione. Inoltre la traversata in mare permette di ammirare la suggestiva Riviera del Corallo, la costa e, se si parte da Alghero, il porto della città dalla prospettiva migliore.

Per i più sportivi, è possibile raggiungere la grotta anche via terra: si deve raggiungere il punto più estremo del promontorio di Capo Caccia dove si trova l’ingresso alla Escala del Cabirol, una scenografica scalinata di 654 scalini a picco sul mare. Se si arriva via terra, bisogna arrivare almeno 40 minuti prima dell’inizio della visita il piazzale antistante la Escala del Cabirol, in modo da rispettare i tempi di percorrenza della scalinata e di check-in.

La Grotta di Nettuno è aperta tutti i giorni (tranne Natale) ma solo in condizioni meteo marine favorevoli.

2 – Gita in gommone alla scoperta della Riviera del Corallo e del Parco Naturale Regionale di Porto Conte e Capo Caccia

Il Parco Naturale Regionale di Porto Conte e Capo Caccia è una riserva naturale regionale caratterizzato da scogliere, boschi, siti archeologici, stagni e l’area marina protetta di Capo Caccia – Isola Piana. I paesaggi di questa vasta area protetta sono meravigliosi.

Una delle esperienze più belle che abbiamo fatto durante la permanenza ad Alghero è stata l’escursione in gommone alla scoperta della zona costiera di questo Parco. Vedere questa costa dal mare è tutt’altra cosa, un susseguirsi di spettacolari grotte naturali, calette lambite da acqua cristallina e formazioni rocciose di incredibile bellezza.
Noi siamo partiti con un gommone dal molo di Aquatica Marina, nel porto di Alghero, abbiamo costeggiato il promontorio di Porto Conte e Punta del Giglio, superato poi il promontorio di Capo Caccia con la magnifica Grotta di Nettuno e siamo arrivati fino all’isola di Foradada.
Il bello di questo tipo di escursione è quello di potersi fermare dove si vuole, scegliendo angoli più appartati e meno affollati per un tuffo nel mare blu.
Per poter prenotare un gommone, è possibile rivolgersi direttamente ad Aquatica Marina di Alghero.

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Gita in gommone
Il mare del Parco Regionale di Capo Caccia
Il mare del Parco Regionale di Porto Conte e Capo Caccia
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Capo Caccia

3 – Il Nuraghe di Palmavera

Tra le cose da fare e vedere ad Alghero non ci si deve perdere il Nuraghe di Palmavera, un villaggio nuragico con quasi 4000 anni di storia, situato a circa 10 km dal centro città.
Al centro si può ancora ammirare la struttura principale del nuraghe quasi perfettamente conservato, fatta eccezione per la parte sommitale che, probabilmente a causa del materiale con cui veniva realizzata, come in tutti i nuraghe sardi risulta inesistente.

Il sito di Palmavera venne realizzato nel XV sec. a.C. e subì notevoli modifiche nelle epoche successive.
Il primo nucleo insediativo di Palmavera risale alla fine del Bronzo Medio, quando fu realizzata la torre principale in calcare e alcune capanne a pianta circolare attorno ad essa.
In epoche successive, il nuraghe venne ampliato con le altre torri e con la realizzazione del bastione utilizzando l’arenaria. Durante la fine dell’età del Bronzo e all’inizio dell’età del ferro, il nuraghe subì notevoli modifiche: venne realizzata la Capanna delle Riunioni, a discapito di alcune capanne che vennero demolite, venne costruito l’antemurale con torri a capanna e venne creato un grande spazio aperto attorno al nuraghe. Ancora successiva è la realizzazione di ulteriori capanne, a pianta quadrangolare. Il villaggio venne abitato fino all’VIII secolo a.C. quando probabilmente si sviluppò un incendio.

Questo nuraghe è molto importante perché all’interno della Capanna delle Riunioni è stata rinvenuta una riproduzione di un nuraghe, che ha permesso di capire la reale forma di queste strutture (prima del ritrovamento si pensava avessero una forma tronco conica, mentre in realtà si è scoperto che sulla sommità si trovava una terrazza).

Una curiosità su questo sito: sapete che il nome Palmavera deriva dalla palma nana originaria di questa zona?

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Il Nuraghe di Palmavera

4 – Le spiagge di Alghero

Se avete diversi giorni a disposizione, non perdetevi il mare della bellissima Riviera del Corallo.
La spiaggia più vicina al centro storico è quella di San Giovanni, una lunga spiaggia sabbiosa che prosegue fino a Fertilia, in parte libera e in parte attrezzata.
La spiaggia più famosa e bella è probabilmente la spiaggia delle Bombarde, un lungo arenile sabbioso bagnato da mare cristallino.
Nella baia di Porto Conte si trovano invece la splendida e riparata spiaggia di Mugoni e la piccola ma spettacolare Cala Dragunara.

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La spiaggia di Mugoni
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Cala Dragunara

Dove mangiare ad Alghero

Ad Alghero si trovano tantissimi locali e ristoranti.
Durante il mio soggiorno ad Alghero ho avuto modo di testare due locali ottimi che mi sento di consigliarvi.
Il primo si trova nel porto di Alghero e si chiama Aquatica Restaurant and Lounge Bar, un locale davvero trendy all’interno di uno yacht club, dove è possibile sia mangiare che fare ottimi aperitivi. Io ci sono stata per un aperitivo: ottimo e di qualità, con una vista pazzesca sul porto di Alghero.

Il secondo è un ristorante, il Movida, un ottimo ristorante che offre prodotti tipici sardi, pesce fresco appena pescato e materie prime a km0. Anche la location è unica, vicinissimo ai bastioni della città e con un ampio spazio esterno.

Se avete poi bisogno di acquistare uno spuntino delizioso da portarvi al mare o in escursione, vi consiglio di fare tappa al Bar Focacceria Milese, la più famosa focacceria della città Si tratta di focacce sarde imbottite in millemila modi, uno più buono dell’altro!

Dove dormire ad Alghero

Per dormire ad Alghero vi suggerisco una struttura immersa nella natura, a circa 10 minuti dal mare: si chiama Inghirios Wellness Country Resort ed è una piccola realtà a gestione familiare, con un grande giardino, una piscina e una bella SPA. Questa struttura offre il servizio di b&b ma è possibile anche cenare presso il vicino agriturismo Sa Mandra, degli stessi proprietari. Questa soluzione è perfetta per chi cerca pace, tranquillità e benessere.
Io purtroppo non ci ho mai dormito, ma ho avuto modo di visitarla grazie al progetto #OverSea. Davvero una bellissima soluzione!

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Inghirios

Come arrivare ad Alghero

Alghero ha un comodo aeroporto, quello di Alghero-Fertilia, collegato a moltissime città italiane ed europee. Nel caso si raggiunga la città in aereo, consiglio il noleggio di una vettura, per poter visitare anche la zona circostante.

Arrivando invece in traghetto il porto più vicino è quello di Porto Torres. In questo caso, è possibile traghettare anche la propria vettura per poter raggiungere le località vicine.

Cosa fare e vedere vicino ad Alghero

Visitare la Sardegna nord occidentale è un’esperienza completa: dal mare all’entroterra, dalla storia antica alla cultura moderna, dai parchi naturalistici ai siti archeologici.
Alghero è un’ottima base per scoprire questa zona della Sardegna.

In circa un’ora è possibile arrivare a Stintino, rinomata località di villeggiatura sarda, famosa soprattutto per la meravigliosa spiaggia La Pelosa, una delle spiagge più belle del Nord della Sardegna.
Dalla Marina di Stintino è possibile partire alla scoperta dell’isola Asinara, un’isola ormai disabitata che ha ospitato per anni strutture carcerarie di massima sicurezza.

Procedendo verso Sud e percorrendo la bellissima strada costiera SP105, una delle strade panoramiche più belle della Sardegna, è possibile raggiungere la suggestiva e coloratissima cittadina di Bosa in meno di un’ora.

Oltretutto tutta questa area della Sardegna è collegata, oltre che via terra, anche via mare grazie alla presenza di porti turistici che collaborano tra loro in perfetta sinergia.

Non resta altro che partire, non lo credete anche voi?

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Le mie compagne di Blog Tour ad Alghero

Per maggiori informazioni su questa zona della Sardegna, potete consultare il sito del turismo della Sardegna.

Nell’articolo sono presenti contenuti prodotti in collaborazione con aziende del settore.

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