Ecco tutto quello che c’è da sapere per organizzare un fantastico weekend enogastronomico a Trento: cosa vedere nel capoluogo trentino, alternando storia, natura, cucina tradizionale e buon vino!

Trento, il capoluogo del Trentino, è stata la città che ha ospitato la prima assemblea annuale del 2023 dell’Associazione italiana Travel Blogger.
Grazie alla collaborazione con il Consorzio di Tutela Vini del Trentino e l’Istituto di Tutela Grappa del Trentino, io e i miei colleghi blogger abbiamo potuto scoprire questa città a 360 gradi, iniziando dalla sua storia e dalla sua cultura, ammirando poi la sua natura, ma soprattutto assaporando il gusto e i profumi della cucina tradizionale abbinati agli ottimi prodotti vinicoli.
Il risultato è stato un perfetto weekend enogastronomico ricco e interessante, che ha messo d’accordo sia noi blogger adulti che i nostri accompagnatori più piccini.

Weekend a Trento
Piazza Duomo

Cosa vedere in un weekend a Trento

Trento è una città a misura d’uomo, con un centro storico piccolo e contenuto, visitabile tranquillamente a piedi: il cuore è piazza Duomo, una ampia e ariosa piazza dove troneggiano la bella fontana di Nettuno e la Torre Civica.

Passeggiando tra le vie del centro è possibile assaporare la storia di questa città rinascimentale, famosa in tutto il mondo per il Concilio che qui si tenne a metà del 1500 e che ne ha sicuramente influenzato l’assetto architettonico: piazze ordinate, numerose chiese, strade impreziosite da palazzi decorati con dettagli scultorei e affreschi rinascimentali e tanti locali caratteristici da scoprire.

Seppur piccola, questa città offre diverse attrattive interessanti. Un weekend è stato sufficiente per potersene innamorare, ma sicuramente qualche giorno in più non ci avrebbe annoiati.
Se come noi avete poco tempo a disposizione dovrete sicuramente fare delle scelte. Cosa dunque non dovete perdere nel vostro itinerario a Trento?

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Giardino del Castello del Buonconsiglio

1 – Piazza Duomo con la Torre di Piazza (O Torre Civica)

La piazza principale di Trento, Piazza Duomo, è un salotto accogliente. Se ci si pone al centro, vicino all’imponente fontana del Nettuno, è possibile avere una panoramica completa su quello che è Trento: una bellissima cittadina incastonata tra le montagne trentine, ricca di storia ma soprattutto vivace e spumeggiante, viva in ogni stagione dell’anno.
Oltre al Duomo, in questa piazza si affacciano bellissimi palazzi e spicca la Torre Civica, visitabile anche internamente, che permette di ammirare la città dall’alto dei suoi 45 metri di altezza.

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Piazza Duomo

2 – Il Castello del Buonconsiglio

Uno dei simboli più importanti della città è sicuramente il Castello del Buonconsiglio, fondato come presidio militare nella prima metà del XIII secolo in posizione dominante rispetto alla città, anche se prossimo al centro storico. Il castello fu sede dei principi vescovi di Trento, che nel corso degli anni lo trasformarono in una magnifica residenza.

Il castello è visitabile internamente a pagamento, mentre i suoi meravigliosi giardini all’italiana, che in primavera si arricchiscono di rose colorate e profumate, sono visitabili gratuitamente.

Particolarmente affascinante e ricco di affreschi il piccolo Cortile di Castelvecchio e molto bella la Loggia Veneziana, caratterizzata da archi trilobati ed elementi vegetali di ispirazione veneziana.
Per quanto riguarda gli interni, alcune sale sono state adibite a museo e ospitano diverse opere che a volte, purtroppo, a mio modesto parere, adombrano bellissime pareti affrescate.
Di grande fascino ho trovato la sala degli specchi e la sala grande.

Per maggiori informazioni e per il costo dei biglietti di ingresso, potete consultare il sito ufficiale: castello del Buonconsiglio.

3 – I palazzi storici

In tutto il centro storico di Trento è possibile soffermarsi ad ammirare splendidi palazzi, decorati in modo sublime con affreschi del periodo Rinascimentale, la maggior parte dei quali sono un prezioso lascito del Concilio di Trento. Durante il nostro weekend noi abbiamo avuto il piacere di visitarne due.

Il primo è Palazzo Roccabruna, dimora nobiliare risalente alla seconda metà del Cinquecento recentemente restaurato dalla Camera di Commercio di Trento. Il Palazzo è utilizzato per eventi enogastronomici e culturali destinati alla valorizzazione dei prodotti del territorio ed è ormai diventato un importante punto di riferimento per chi desidera conoscere gli aspetti enogastronomici della provincia di Trento.
In determinate date è quindi possibile degustare ottimo vino trentino accompagnato da prodotti tipici locali comodamente rilassati nel cortile del palazzo. La nostra degustazione ci ha permesso di scoprire diversi vini locali come il Trentino Doc Nosiola Palustella, il Trentino Superiore Cembra Doc Muller Thurgau Castel Firmian, il Trentino Superiore Marzemino d’Isera Etichetta Verde, il Teroldego Rotaliano Doc Superiore Riserva e il Trentino Superiore Doc Castel Beseno.

Dal settembre 2007 Palazzo Roccabruna è anche sede dell’Enoteca provinciale del Trentino: nelle sue sale è possibile ammirare una splendida collezione di oltre 600 etichette trentine dagli anni Quaranta agli anni Ottanta che raccontano la storia del vino in provincia di Trento e degustare i vini del Trentino in abbinamento ai prodotti enogastronomici della nostra tradizione.

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La nostra degustazione vini

Il secondo è Palazzo Trautmannsdorf-Saracini, un palazzo del tardo XVII secolo, con una struttura prettamente rinascimentale, attualmente sede dell’Istituto Tutela Grappa del Trentino e del Consorzio Vini del Trentino. Il palazzo si trova tra via del Suffragio, Piazza della Mostra e piazza Raffaello Sanzio, molto vicino al Castello del Buonconsiglio.

4 – Il Muse

E’ impossibile pensare di organizzare un weekend a Trento senza includere una visita al suo Museo delle Scienze, il Muse. Il museo si organizza su 6 piani: un percorso espositivo dedicato alla natura e alle scienze, con diverse installazioni multimediali e interattive che permettono di accostarsi in modo divertente e istruttivo a temi importanti come l’ecologia, il clima, la biodiversità e il rapporto uomo-natura. All’interno è possibile passeggiare all’interno di una serra tropicale, ammirare dinosauri o scoprire diversi animali tassidermizzati.

Oltre al percorso espositivo permanente, il Muse ospita anche mostre temporanee, laboratori e progetti innovativi.
All’esterno, nel grande parco, sono presenti anche un orto e un biotopo che permettono di ammirare la natura anche in centro città. Per ulteriori informazioni e per i prezzi di ingresso si può consultare il sito ufficiale del Muse.

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L’interno del Muse

5 – L’Orrido di Ponte Alto

Nella frazione di Cognola, raggiungibile con l’autobus di linea, si trova uno degli orridi più affascinanti visti finora.
Si tratta di un profondo canyon scavato dalle acque impetuose del Torrente Fersina, torrente che solitamente ha una ridotta portata ma che, in condizioni di piena, è in grado di travolgere e trasportare con sé un enorme quantitativo di detriti. Nel corso degli anni, questo torrente è stato regimato grazie alla realizzazione di strutture imponenti chiamate serre, realizzate proprio allo scopo di proteggere la città a valle.
L’aspetto attuale della serra, realizzata con grossi conci squadrati in pietra,è opera dell’Amministrazione dell’Impero austroungarico ed è stata realizzata grazie ad un piano anti-alluvioni che interessò i principali affluenti dell’Adige.
La parte visibile della struttura è solo una piccola parte dell’altezza totale della serra, che in realtà è interrata per circa i 2/3 della sua altezza totale.
La cascata che si genera nel salto creato dalla serra è imponente e di grande effetto: grazie ad una passerella in legno è possibile avvicinarsi e guardare verso il basso. L’impatto è davvero suggestivo.
Attraverso una scaletta a chiocciola scavata nella roccia, è possibile anche scendere verso il piede della cascata, arrivando ad un “balcone” posto sotto il piano di deflusso del torrente, molto vicino al flusso della cascata.

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E’ possibile visitare l’Orrido solo con una visita guidata, della durata di circa 45 minuti e l’ingresso è a pagamento (costo nel 2023 pari a 6 euro per gli adulti e 4 euro per i bambini). Il biglietto è ampiamente ripagato dallo spettacolo creato dall’incredibile connubio venutosi tra il torrente e l’opera umana.

Cosa vedere nei dintorni di Trento: visita alla Distilleria Marzadro

Un perfetto weekend enogastronomico a Trento deve assolutamente includere una visita alla storica Distilleria Marzadro, una delle più importanti distillerie italiane, che si trova a pochi chilometri da Trento, per l’esattezza nel paese di Nogaredo.

Prima della visita alla distilleria vera e propria, noi blogger abbiamo avuto la fortuna di poter scoprire la cascina di Brancolino di Nogaredo dove ebbe inizio la storia della Grappa Marzadro. Qui i fratelli Sabina e Attilio Marzadro iniziarono a produrre la loro grappa utilizzando vinacce fresche fatte evaporare in cortile. A continuare la storia della omonima grappa fu solo Attilio, che nel 1949 trasformò la piccola realtà di famiglia in un vero e proprio business famoso oggi anche oltre i confini italiani.

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La struttura che oggi ospita la distilleria è di recente costruzione ed è perfettamente integrata nell’ambiente circostante: comprende tre edifici, dedicati alla produzione, all’immagazzinamento e al deposito delle vinacce. Sala dopo sala, si viene guidati alla scoperta dei 60 anni di storia di questa attività e delle diverse tecniche di produzione di questo unico ed eccezionale prodotto del Trentino: un affascinante viaggio tra alambicchi, botti di invecchiamento e vecchie anfore.
Al termine della visita, si può partecipare ad una degustazione guidata delle diverse note di Grappa così da poter poi acquistare i prodotti preferiti.

Dove mangiare a Trento per un perfetto weekend enogastronomico?

Durante il nostro weekend enogastronomico, abbiamo avuto modo di testare diversi ristoranti di Trento e di poter così abbinare piatti tipici ad ottimi vini del Trentino.

Il primo ristorante in cui abbiamo mangiato la prima sera è stato quello dell’hotel dove eravamo ospiti, il ristorante Villa Madruzzo, posizionato fuori dal centro storico in località Cognola. Il ristorante è aperto anche al pubblico esterno ed è un ristorante di un certo livello, sia come menù che come sale e servizio. Il menù offre piatti tipici, ma rivisitati in chiave personale e presentati in modo elegante e sofisticato.
Noi abbiamo avuto modo di assaggiare un ottimo tortel di patate con prosciutto casereccio accompagnato da insalata di cappuccio e speck, dei sublimi strangolapreti con fonduta di formaggi, finferli, burro e salvia e per finire un gustoso strudel di mele. Tutto ottimo.

Il mezzogiorno del sabato abbiamo pranzato presso il ristorante/wine-bar Ai Vicoli, un locale situato in un edificio del 1300 nel centro storico della città di Trento. Abbiamo avuto l’onore di mangiare in una saletta a noi dedicata, una meravigliosa sala con pareti di pietra e soffitto a volta anch’esso in pietra. Il menù del ristorante propone piatti trentini sia di carne che di pesce. Noi abbiamo mangiato un risotto al Teroldego, della carne salada alla piastra accompagnata da fagioli Lamon e una divina sfogliatina alle fragole con crema pasticcera.

La sera del sabato abbiamo avuto il piacere di fermarci a cena presso la distilleria Marzadro, che ci ha proposto ottimi piatti cucinati dallo chef della Locanda delle tre chiavi di Isera, in provincia di Trento. Per l’occasione abbiamo potuto assaggiare come antipasto uno sformato di Casolet della Val di Sole su cestino al profumo di funghi con miele al mugo, un bis di primi composto da gigli al ragù di luganega trentina con finocchietto e casoncei con asparagi verdi e crema di zafferano del Baldo, come secondo tasca di vitello ripiena di erbe di campo con contorno di caponata di carciofi zucchine e melanzane e per finire un tiramisù alle fragole.

Per finire, il mezzogiorno della domenica abbiamo potuto mangiare ottimo pesce presso il ristorante Borgo Nuovo, sempre in centro a Trento: per iniziare una frittura di pesce e un insalata di tonnetto al vapore e a seguire un ottimo filetto di orata alla piastra con puré e spinaci. A chiudere un buon Tiramisù della casa.

Dove dormire a Trento

La base del nostro weekend è stato l’Hotel Villa Madruzzo, un elegante quattro stelle posto fuori dal centro storico, in località Cognola. L’hotel è immerso in un bel giardino con vista montagne ed è composto da un corpo principale, una residenza nobiliare del XVI secolo, e da due edifici più moderni e indipendenti. Del ristorante Villa Madruzzo vi ho già parlato precedentemente. Aggiungo solo che la colazione è altrettanto strepitosa e ricca: frutta fresca, brioches con diverse farciture, bignè alla crema, affettati, pane fresco, tisane, tè e infusi di diverso tipo. Oltre a cereali, salse e crepes fatte al momento. Tutto molto buono.
L’hotel Villa Madruzzo offre camere di diverso tipo: arredate con mobili classici nel corpo principale, più moderne quelle degli edifici più recenti. Ciascuna è dotata di tutti comfort: aria condizionata, smart tv, cassaforte, pantofole in omaggio e un bel cestino di mele del Trentino in omaggio. Per finire, l’hotel offre un centro benessere che purtroppo non siamo riusciti a vedere per il poco tempo a disposizione.

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Camera mansardata

Weekend a Trento… what else?

Se avete più giorni a disposizione e volete avere qualche spunto in più, vi consigliamo di curiosare nel sito di Visit Trentino, l’Ente Ufficiale del Turismo in Trentino.

Se volete visitare Trento in un periodo magico, ecco la nostra esperienza in città nel periodo dei mercatini di Natale: i mercatini di Natale di Trento.

Per poter organizzare il vostro soggiorno al meglio, accostando come noi la visita culturale della città al suo ottimo vino, vi consiglio di curiosare sul sito ufficiale dei Vini del Trentino, dove è possibile scoprire i vini prodotti localmente ma anche organizzare visite delle cantine, delle vigne o anche un’ottima degustazione restando in centro città, presso Palazzo Roccabruna.

Per scoprire invece i segreti della Grappa trentina, questo è sito di riferimento: Istituto di Tutela Grappa Trentina.

Non resta altro che partire… buon viaggio e gustatevi Trento in tutte le sue sfumature!

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AITB a Trento! – Foto di Elisa Malisan

 

Si ringrazia il Consorzio di Tutela Vini del Trentino e l’Istituto di Tutela Grappa del Trentino per la perfetta organizzazione e la calorosa ospitalità.

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