La Piana di San Tomaso nel Lecchese è una bellissima meta per una giornata in famiglia. Per arrivarci esistono diverse possibilità. In questo post vogliamo raccontarvi la nostra esperienza lungo il sentiero delle Vasche con bambini a Valmadrera, un sentiero decisamente spettacolare ma con passaggi impegnativi, dove è necessario usare un po’ di accortezza per evitare spiacevoli incidenti.
Avete presente “I Corti” di Aldo Giovanni e Giacomo quando Giovanni incida Aldo mentre scala una montagna?
Metti il piede lì dove c’è quella sporgenza! Quella sporgenza lì a forma di zoccolo di gnu! Dai, metti il piede là in quella rientranza! Quella lì a forma di nido di chiurlo, dai.
Non vedi quella sporgenza lì? Quella lì a forma di orecchio di licaone, dai!
Questo film ci ha fatti ridere e divertire per intere serate e ci è tornato alla mente dopo aver percorso un particolare sentiero lombardo, il Sentiero delle Vasche di Valmadrera nel Lecchese.
Mentre scrivo ora mi viene da sorridere, quando l’abbiamo percorso un po’ meno.
In questo post non voglio assolutamente demonizzare questo bellissimo percorso, voglio però mettere in guardia sulle sue difficoltà e sulla necessità di prendere le dovute precauzioni, soprattutto se intendete percorrerlo con dei bambini.
Noi l’abbiamo percorso in agosto: tre famiglie con bambini dai 7 ai 14 anni abituati a camminare. Un sentiero molto bello, che presenta però passaggi impegnativi attrezzati con catene e staffe e gradini scavati direttamente nella roccia. Un percorso da percorrere con una buona dose di attenzione e solo con la giusta attrezzatura sportiva.
Alla Piana di San Tomaso lungo il sentiero delle Vasche con bambini: avventura nella Forra del Torrente Inferno
Il sentiero delle Vasche di Valmadrera è un percorso davvero bello che permette di esplorare la forra del torrente Inferno, con le sue cascate e le vasche scavate nel corso del tempo.
Partendo dal centro di Valmadrera, questo sentiero conduce alla Piana di San Tomaso, un terrazzo naturale a 580 m di quota nel comune di Valmadrera, che si affaccia sui laghi e le montagne lecchesi.
Non è di certo il percorso più facile per raggiungere questa bellissima località, ma di sicuro è il sentiero più suggestivo e interessante, un itinerario che presenta passaggi piuttosto impegnativi adatti solo a bambini (e adulti…) abbastanza allenati e abituati alla montagna.
Con la giusta attrezzatura e con l’aiuto degli adulti, sicuramente questo potrebbe essere una buona occasione per fare approcciare i bambini a questa tipologia di escursionismo.
Il sentiero delle Vasche con bambini: come occorre attrezzarsi
Il percorso si snoda lungo il Torrente Inferno, che a volte deve essere attraversato. Sono presenti diversi passaggi su roccia e gradini scavati nella roccia stessa, spesso sdrucciolevoli. Per questo motivo è bene avere calzature adatte: non sono assolutamente adatte le scarpe da ginnastica, soprattutto se hanno la suola liscia. Noi consigliamo scarpe da trekking o scarponcini impermeabili.
Alcuni passaggi sono attrezzati con catene e staffe e potrebbe tornare molto utile per la sicurezza avere una idonea imbragatura e il cordino di sicurezza. Non non li avevamo ma onestamente, dovessimo rifare questo percorso, non ho dubbi sulla necessità di avere tutto il necessario. Ci sono troppi passaggi esposti e spesso i passaggi delle persone che precedono lasciano la roccia bagnata e molto scivolosa. E’ facile cadere e farsi male insomma!
Un altro nostro consiglio è quello di portare con sé uno zaino da montagna in cui mettere tutto quello che serve per la giornata e avere così le mani libere. Se dovete fare un pic-nic, non portate borse frigo o altro in sacchetti a mano perché vi saranno solo di ingombro e rischierebbero di esservi solo d’intralcio.
Il sentiero delle Vasche di Valmadrera con bambini: il percorso
Per poter percorrere il sentiero delle Vasche si può parcheggiare nei pressi del cimitero di Valmadrera o in via della Pace (250 m slm). Di qui si deve raggiungere il Santuario di San Martino, nei pressi del quale parte parte il sentiero che risulta segnalato da idonea cartellonistica.
Il sentiero si mostra subito nella sua veste avventurosa: passaggi in acqua, passaggi su parete, passaggi su gradoni in roccia, passaggi su sassi nel greto del fiume e pareti attrezzate.
Per i bambini è un’avventura continua, prova dopo prova. Metti il piedi qui, aggrappati là, attraversa il fiume senza finire in acqua, aggrappati alla catena, tieni salda quella sporgenza… Insomma Giovanni come si doveva fare esattamente per scalare sta montagna???
La prima parte del sentiero segue in alcuni tratti il torrente, mentre in altri si allontana per riprenderlo in un secondo tempo.
Lungo il percorso è possibile ammirare varie cascate, cascatelle e le vasche da cui esso prende il nome.
I passaggi presentano diverse difficoltà e i più impegnativi sono attrezzati con gradoni scavati in roccia, catene, staffe o con placchette per i piedi.
Sul percorso oltre a meravigliosi elementi naturali è possibile trovare anche elementi antropici come la diga artificiale del Vascun, costruita per uso della ex filanda di Valmadrera, o suggestive incisioni rupestri su un grosso masso erratico (segnalato da un cartello in legno).
Questa prima parte del sentiero arriva fino alla fine della forra, dove si trova un’ultima pozza, che noi abbiamo usato come piscina naturale per rinfrescarci e per rigenerare le forze dopo i vari sforzi compiuti lungo il percorso. Vi assicuro che se non siete abituati, non è proprio uno scherzo arrivare fin qui, quindi godetevi questa pausa rilassante!
Una volta terminata la forra, inizia la seconda parte del sentiero che conduce alla piana di San Tomaso. Questa seconda parte si allontana definitivamente dal torrente e dalle sue avventurose insidie, seguendo un comune sentiero di montagna adatto a tutti.
La prima località che si incontra è interessante dal punto di vista geologico e storico: la località Taja Sass, a 623 mt. In questa località avveniva il taglio dei massi erratici trasportati circa 18.000 anni fa dal ghiacciaio dell’Adda nel periodo della sua massima espansione. Questa operazione veniva effettuata fra la fine dell’800 e l’inizio della seconda guerra mondiale. In questa zona si può ancora ammirare un grosso masso di serpentino tagliato e abbandonato nel momento in cui, a causa di una frattura interna della roccia, è stato dichiarato inutilizzabile ai fini del commercio.
Da questa località si prosegue poi verso San Tomaso, lungo un percorso decisamente semplice e, nel suo tratto terminale, anche panoramico.
Il sentiero delle Vasche di Valmadrera con bambini: la piana di San Tomaso
Arrivati alla piana di San Tomaso (580 m slm), ci si può finalmente rilassare nel suo immenso e bellissimo prato, uno splendido balcone panoramico sulle montagne e sui laghi lecchesi.
Qui noi abbiamo fatto il pic-nic ma è anche possibile pranzare o rinfrescarsi presso il Ristoro OSA.
Dalla chiesetta di San Tomaso la vista è spaziale e abbraccia le montagne lecchesi come la Grignetta, il San Martino, il monte Due Mani e il Resegone, arriva fino ai laghi di Garlate, di Annone e di Pusiano, al corso dell’Adda fino alle colline della Bassa Brianza.
Dalla Piana di San Tomaso si può rientrare al parcheggio da un sentiero decisamente più comodo, che parte nei pressi delle chiesetta e in circa un’ora conduce a valle.
Il sentiero delle Vasche di Valmadrera con bambini: qualche informazione tecnica
Dal parcheggio di Valmadrera alla Piana di San Tomaso il dislivello non è alto, circa 350 m. Tale dislivello è percorribile in modo davvero semplice con diversi sentieri.
Come già accennato, il sentiero delle Vasche è quindi solo una delle possibilità, quella più adrenalinica e avventurosa, consigliata solo ad un escursionismo più esperto.
Per arrivare alla piana noi ci abbiamo messo circa 4 ore ma abbiamo fatto numerose soste, una delle quali molto lunga alla fine della forra e una più breve in località Taja Sass.
Lungo il sentiero non ci sono punti di ricarica di acqua potabile per cui portate con voi tutta la scorta che pensate sia necessaria.
Il sentiero delle Vasche di Valmadrera con bambini: le nostre considerazioni su questo sentiero
Prima di fare le nostre considerazioni occorre la dovuta premessa che noi non siamo una famiglia abituata a certi tipi di percorso: amiamo la montagna e i percorso semplici e panoramici adatti anche ai bambini.
Questo sentiero per noi è stato il primo (e forse ultimo ahahaha) di questo genere, diciamo adatto ad escursionismo più esperto di noi.
Non si tratta di un percorso così complesso per chi è avvezzo a percorsi ferrati e attrezzati, ma può diventare decisamente complicato per chi non è preparato.
Dalla nostra, noi avevamo un adulto nel gruppo che aveva già più volte percorso il sentiero, conosceva i suoi punti più difficili e che ci ha fatto da aiuto e da guida durante l’intero itinerario. Il nostro consiglio è quello di percorrere questo sentiero prima senza figli in modo da capire se è il caso di portare anche loro oppure no.
Un’altra cosa da sapere è che, per evitare i passaggi più difficili, è possibile percorrere un sentiero “parallelo” che si ricongiunge al sentiero delle vasche nel tratto terminale, una volta esauriti i passaggi più impegnativi. La piccola di casa (che aveva 7 anni quando abbiamo percorso questo sentiero) ha deciso di evitare parte degli ostacoli scegliendo questa deviazione mentre il grande (9 anni) non ha avuto problemi ad affrontare tutto il percorso, affrontando tutti i passaggi complessi meglio della sottoscritta!
Non c’è una regola anagrafica definita ma sicuramente non consiglieremmo mai questo percorso a bambini sotto i 7-8 anni!
Nel caso riteniate questo percorso adatto a voi, procuratevi calzature e attrezzatura idonea e affrontate tutti i passaggi con attenzione, soprattutto in corrispondenza dei punti più umidi e possibilmente evitando i periodi successivi a forti precipitazioni, quando alcuni passaggi potrebbero essere resi ancora più difficili.
Per noi sicuramente è stata una grande e stimolantissima avventura, una sfida contro i nostri limiti.
Se amate questo genere di escursioni, questo sentiero potrebbe essere perfetto per allenare i vostri bambini alla loro prima “via ferrata”.
Il sentiero delle Vasche di Valmadrera con bambini: link utili
Se vi piacciono i sentieri che costeggiano i fiumi, in Lombardia vi consigliamo questi sentieri decisamente più semplici e adatti ai bambini: Val Vertova e le pozze di Erve.
Bellissimo e interessante
Grazie! Avevo bisogno di sapere proprio ciò che hai così bene descritto! L’ho percorso quindici anni fa e non ricordo se possa essere adatto a mia figlia, di 9 anni. Ora lo so: devo prepararla con qualche step intermedio.
Buoni viaggi!
Francesca
Felice di esserti stata di aiuto! Buona escursione!
Ciao,
ho fatto il percorso martedì scorso 25/08/2020
con la mia famiglia, il più piccolo tra noi ha 12 anni.
Il vostro resoconto di viaggio, che ho letto parecchie volte è stato molto chiaro, realistico ed esaustivo !
Grazie !!
Ottimo siamo contenti vi sia stato utile :-)
Proprio quello che doveva sapere, grazie del consiglio, davvero molto utile…. complimenti del blog!!
Prego! e grazie mille a te!
Grazie mille,stato molto utile e scritto in modo stupendo per imaginare tutto percorso,spero che andremo prima o poi!
Grazie!
Ciao, grazierei il report e per le belle immagini, vorrei chiedervi se è possibile affrontare questo percorso con il cane, nella fattispecie un Labrador che è abituato a percorsi un difficili. grazie
Noi l’abbiamo fatto quando ancora non avevamo il cane…purtroppo non ci ricordiamo esattamente tutti i passaggi e non sappiamo risponderti!
Ciao, quindi c’è un sentiero parallelo che puoi prendere ogni qualvolta si voglia evitare il tratto piu “avventuroso” o una volta che lo prendi ti oerdi tutti i tratti col fiume?
Grazie
Solo in alcuni punti! Non sempre possibile…