Se amate scoprire borghi affascinanti, l’Umbria è la regione perfetta. Oltre ad essere una delle regioni più verdi d’Italia, immersi tra le sue campagne si nascondono stupendi nuclei ricchi di storia. Scoprirli tutti in una sola volta è praticamente impossibile, ma ecco un itinerario in Umbria di 6 giorni per scoprirne una buona fetta!

L’Umbria non delude mai. Dopo aver esplorato il lago Trasimeno e le sue isole, dopo aver scoperto la bellissima Orvieto e la bellissima cascata delle Marmore, abbiamo deciso di trascorrere le nostre vacanze di Pasqua nel piccolo comune di Valtopina, in provincia di Perugia. 

Valtopina di per sé offre davvero poco, anche se risulta immerso in una bella zona verde, però è un’ottima base per esplorare diverse località imperdibili della provincia di Perugia.

In 6 giorni siamo riusciti ad organizzare un itinerario interessante e completo, adatto sia alle coppie che alle famiglie.

collepino umbria
Collepino

Il nostro itinerario in Umbria di 6 giorni alla scoperta della provincia di Perugia

La zona che abbiamo scelto per le nostre vacanze pasquali è una delle più interessanti della regione, ricca di storia e di natura.

La provincia di Perugia offre infatti moltissime alternative e non c’è che l’imbarazzo della scelta. Scegliere non è sicuramente semplice e, ovviamente, il tempo a disposizione è uno dei punti cruciali per la scelta di un posto oppure di un altro.

Più giorni si hanno, sicuramente meglio è. Anche se 6 giorni non sono tantissimi, è un tempo sufficiente per poter creare un itinerario interessante e ricco. Ecco quello che abbiamo potuto vedere in questo lasso di tempo.

Gubbio umbria
Rocca di Gubbio

1 – Giorno 1: Gubbio

Noi abbiamo raggiunto l’Umbria in macchina e la nostra prima tappa è stata la cittadina di Gubbio, dove ci siamo fermati prima di raggiungere Valtopina.

Gubbio è, a nostro avviso, una meta imperdibile se si organizza un itinerario in questa zona dell’Umbria. Un’antichissima città con una storia millenaria, che conserva ancora intatto il suo fascino medievale, conservando al tempo stesso testimonianze che vanno dal Neolitico fino ai giorni nostri.

Per visitarla con calma occorre una giornata, soprattutto se si ha intenzione di visitare anche i suoi musei. Noi abbiamo avuto a disposizione metà mattina e tutto il pomeriggio, abbastanza per vedere tutti i punti di interesse principali.

La città si sviluppa ai piedi delle pendici del Monte Ingino, in un saliscendi di strette stradine che si inerpicano sui ripidi fianchi. A noi piace molto camminare, per cui abbiamo parcheggiato nei pressi dei resti del grande Teatro Romano e ci siamo mossi a piedi. Sono comunque disponibili ascensori per poter raggiungere diverse zone del centro storico.

Noi abbiamo iniziato la visita proprio dal Teatro Romano e poi ci siamo recati nella piazza principale, la piazza Grande o Piazza della Signoria dove si trovano il Palazzo dei Consoli in stile gotico e il Palazzo Pretorio, situati uno di fronte all’altro.

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Teatro Romano

Ci siamo poi diretti verso Palazzo Ducale, residenza del Duca Federico da Montefeltro al tempo in cui Gubbio faceva parte del Ducato di Urbino. Ora il palazzo è adibito a museo e al suo interno si può ammirare la copia dello spettacolare “studiolo” di Federico da Montefeltro (l’originale è conservato a New York). Qui da non perdere l’adiacente giardino pensile creato per la corte feltresca, con vista eccezionale sul centro di Gubbio..

A due passi da Palazzo Ducale si trova anche la cattedrale di Gubbio, dedicata ai Santi Mariano e Giacomo.

Dalla cattedrale è possibile poi salire a piedi fino alla splendida Basilica di Sant’Ubaldo e agli antichi ruderi della rocca di Gubbio. Cane e marito sono arrivati tranquillamente in cima in circa mezz’ora, mentre con i ragazzi la sottoscritta ha deciso di salire con la pittoresca “funivia” Colle Eletto, più per l’aspetto coreografico e divertente che per effettiva necessità! Si chiama funivia, ma è a tutti gli effetti una “cestovia” che ricorda una vecchia attrazione di Gardaland. 

Non si può andar via da Gubbio senza aver fatto visita alla Chiesa di San Francesco, punto di arrivo del Sentiero Francescano della Pace che parte da Assisi. Vicino la chiesa si trova la famosa statua che rappresenta S. Francesco con il feroce lupo che fu ammansito da S. Francesco stesso.

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La Statua di San Francesco di Gubbio

2 – Giorno 2: mulino Buccilli, Collepino, Spello e Assisi

Nei pressi del nostro appartamento ci è stato indicato il mulino Buccilli, un vecchio mulino/forno del 1800 ancora funzionante posizionato tra Valtopina e Spello. Oltre agli ottimi prodotti acquistabili (noi ci siamo fatti preparare per pranzo panini appena sfornati con affettati locali, oltre a diversi prodotti pasquali tipici umbri), lo scenario è molto suggestivo: un bel laghetto con anatre e cigni immerso nel verde. Questo mulino e i suoi prodotti meritano secondo noi una breve sosta!

Dopo aver fatto scorta al mulino, ci siamo diretti verso il bellissimo borgo murato di Collepino, frazione del più famoso comune di Spello. Collepino è un castello alto-medievale del Subasio, un vero gioiello che nasconde angoli romantici e unici: un susseguirsi di scorci da cartolina, balconi e finestre fioriti, scale in pietra e bellissimi affacci panoramici sulla valle Umbra. 

Date le esigue dimensioni, la visita a Collespino non richiede tanto tempo ma vale ogni minuto speso. Se volete trattenervi di più, è possibile mangiare presso il ristorante S. Silvestro. Noi, avendo acquistato i panini presso il mulino, non ne abbiamo avuto il piacere e abbiamo proseguito la nostra giornata nella vicina Spello.

Spello è un’altra tappa imperdibile di un itinerario in Umbria. Spello è un borgo che sorge su uno sperone del Monte Subasio, inserito nell’elenco dei Borghi più belli d’Italia e Bandiera arancione del Touring Club Italiano, conosciuto soprattutto per le sue magnifiche Infiorate, delle spettacolari composizioni di fiori create ogni anno in occasione del Corpus Domini (tra maggio e giugno). Anche se non capitate a Spello in occasione di questo evento, potrete come noi ammirare le foto degli eventi passati e la storia presso il Palazzo Comunale, in Piazza della Repubblica. 

Dopo aver passeggiato per i vicoli storici, abbiamo gustato i nostri panini presi al mulino proprio a Spello, chiudendo poi il pranzo in golosità con un ottimo e decisamente originale gelato “ai fiori” presso il Caffè Cavour, che offre gusti insoliti e in tema con la festa che ha reso Spello famosa in tutto il mondo. A Spello vi consigliamo di non perdere la Chiesa dei Cappuccini del XXII secolo.

Il pomeriggio l’abbiamo chiuso in bellezza ad Assisi, città che già avevamo visitato anni fa ma dove siamo tornati ben volentieri. Una città situata a mezza costa del Monte Subasio, famosa in tutto il mondo per i suoi tesori artistici e per i suoi ricordi spirituali legati a S. Francesco e S. Chiara. Da non perdere le due basiliche principali, dedicate a S. Francesco e a S. Chiara, posizionate agli antipodi della città. 

Se avete tempo, però, non limitatevi a questi due punti di interesse. Molto interessanti anche la Rocca Maggiore, che domina Assisi dall’alto, la Cattedrale di S. Rufino con la sua bella facciata romanica e la Piazza del Comune, dove si affacciano il romano Tempio di Minerva del I sec. a.C., con all’interno la Chiesa di S. Maria sopra Minerva del XV-XVIII secolo, la Torre del Popolo e il Palazzo del Popolo del XIII secolo. Noi abbiamo trovato molto interessante anche il Museo e il Foro Romano, che si sviluppano sotto alla Piazza del Comune, dove si può ammirare la pavimentazione romana, il basamento del Tempio di Minerva e la piattaforma del tribunale.

Appena fuori dalle mura di Assisi, merita una sosta anche l’imponente Basilica di Santa Maria degli Angeli, che racchiude al suo interno la Porziuncola, ovvero l’antico convento francescano dove nel 1211 S. Chiara ebbe da S. Francesco il saio francescano.

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La Porziuncola

3 – Giorno 3: Spoleto, tempietto sul Clitunno

Spoleto è una delle città d’arte più belle di questa zona e vi consigliamo di dedicare un’intera giornata del vostro itinerario in Umbria. 

Il suo centro storico mostra una chiara impronta medievale, con diversi influssi risalenti all’epoca romana.

Spoleto si estende sul colle Sant’Elia, ai piedi del bosco sacro di Monteluco. Per poter superare i dislivelli del centro storico e raggiungere i punti di interesse della città, sono disponibili gratuitamente delle scale mobili.

Noi abbiamo iniziato la visita dalla Rocca Albornoziana, sede del Museo nazionale del Ducato di Spoleto). Qui abbiamo acquistato la Spoleto Card, una carta che permette di accedere con un unico biglietto diversi musei e attrazioni della città.

Verificate la convenienza in base a quello che vi interessa visitare: noi l’abbiamo sfruttata per accedere, oltre alla Rocca, anche alla Casa Romana (dove si possono ammirare splendidi pavimenti a mosaico ben conservati) e al Tempietto sul Clitunno, un piccolo tempio corinzio datato tra gli inizi del VII ed il pieno VIII secolo costruito sopra una delle tante sorgenti del fiume Clitunno, appena fuori dal centro storico di Spoleto.

Nella carta è incluso anche l’ingresso al Museo Archeologico Nazionale e Teatro Romano (che purtroppo erano chiusi al pomeriggio nel nostro periodo di visita), al Palazzo Collicola, che ospita una galleria di arte moderna e alla Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo.

Oltre alla bellezza dei vicoli del centro storico e a quanto già detto sopra, non perdetevi il maggiore monumento cittadino ovvero il fantastico Duomo, eretto in forme romaniche nel XII secolo e modificato poi con l’aggiunta di un portico di stile rinascimentale. Sulla sua facciata si può ammirare un grande mosaico bizantineggiante (1207) mentre all’interno si trovano altri tesori come l’affresco con Madonna e Santi del Pinturicchio, il busto in bronzo di Urbano VIII del Bernini e il ciclo di affreschi di Filippo Lippi.  

Vicino al Duomo, c’è anche la bellissima Chiesa romanica di S. Eufemia.

Purtroppo l’Anfiteatro Romano è chiuso al momento per restauro.

Se avete tempo, Spoleto offre appena fuori dalle sue mura medievali, la Basilica di San Salvatore, eretta sul colle Ciciano ed inglobata all’interno del cimitero.

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Duomo di Spoleto

4 – Giorno 4: Trevi, Bevagna e Montefalco

Il quarto giorno del nostro itinerario in Umbria è stato dedicato alla scoperta di tre piccoli ma imperdibili borghi medievali umbri, vicini ma molto diversi tra loro.

Abbiamo iniziato la nostra giornata a Trevi, località inserita nei Borghi più belli d’Italia famosissima per il suo olio e non a caso facente parte dell’Unione dei Comuni denominata “Terre dell’Olio e del Sagrantino”. Il suo meraviglioso centro storico, caratterizzato da edifici in pietra ben conservati, ha una caratteristica e unica forma conica a centri concentrici, che segue la conformazione del colle su cui sorge.

Il nostro itinerario umbro è proseguito nella vicina Bevagna, una località un tempo nota per le “bevagne”, delle particolari tele che venivano prodotte in questa località. Bevagna è un altro gioiello della provincia di Perugia, un importante insediamento commerciale etrusco e poi romano inserito nei borghi più belli d’Italia e bandiera Arancione del Touring Club Italiano. Il centro storico di Bevagna è caratterizzato dalla bellissima piazza Silvestri, dominata dal duecentesco Palazzo dei Consoli.

La nostra quarta giornata è terminata con la visita di Montefalco, un borgo famoso per il buon vino (qui si producono il Sagrantino di Montefalco e il Montefalco rosso) e per il suo olio. Montefalco è anch’esso inserito nel gruppo dei Borghi più belli d’Italia ed è caratterizzato da un grazioso centro storico medievale, con una struttura urbana radiocentrica, dove tutte le vie principali convergono verso la piazza circolare.

5 – Giorno 5: Perugia e sosta a Nocera Umbra

Nel nostro itinerario in Umbria un’intera giornata va dedicata al suo capoluogo, Perugia, una città che conserva ancora oggi i resti di tutte le civiltà che l’hanno caratterizzata. Fu infatti un importante centro etrusco, un Municipio romano e, infine, un’importante città medievale. 

Il centro storico è raccolto e ci si può tranquillamente spostare a piedi da un’attrazione all’altra. Nei tratti caratterizzati da maggior dislivello, sono presenti anche comode scale mobili. 

Noi siamo entrati nella città dall’Arco Etrusco (o di Augusto), un’imponente porta monumentale del III secolo a.C. e di raggiungere le antichissime mura etrusche della città.

Ci siamo diretti poi verso la bellissima piazza principale, Piazza IV novembre, con la fontana medievale realizzata da Nicola e Giovanni Pisano, il Palazzo dei Priori  e la Cattedrale di San Lorenzo risalente al 1300-1400. 

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Piazza IV novembre

Abbiamo poi avuto il piacere di ammirare un gioiello appena restaurato, l’affresco della Trinità e santi di Raffaello e del Perugino, conservato della cappella di San Severo. 

Passeggiando per il centro storico, abbiamo raggiunto anche la Basilica di San Domenico, la chiesa più imponente della città e dell’Umbria, edificata tra il 1300 e il 1400.

Infine, abbiamo raggiunto la Rocca Paolina, la possente fortezza voluta da Paolo III Farnese alla fine della guerra del sale (1540), della quale restano soprattutto i sotterranei. Nei pressi della Rocca si può godere anche di un bellissimo panorama su Perugia.

Perugia è anche una famosa città universitaria. L’università vecchia è un edificio del XV secolo ora non più adibito ad università, ma ancora di interesse storico.

Perugia è inoltre famosa per essere la città del cioccolato e noi anni fa c’eravamo già stati in occasione dell’Eurochocolate, la sua famosissima festa autunnale dedicata proprio agli amanti del cioccolato. Anche in altri periodi dell’anno, però, nel centro storico i golosi possono approfittare dei numerosi negozi che vendono prelibatezze cioccolatose: entrando, è impossibile uscire a mani vuote!

Terminata la visita di Perugia, noi abbiamo deciso di fare una piccola sosta a Nocera Umbra, un piccolissimo borgo chiamato “città delle acque” soprattutto per le sue acque minerali, in particolare quella della sorgente Angelica che sgorga presso la ex stazione termale di Bagni di Nocera. Questa località purtroppo è stata duramente colpita dal terremoto del 1997, ma ha saputo rialzarsi e recuperare gran parte del suo patrimonio architettonico storico.

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Nocera Umbra

6 – Giorno 6: Rasiglia 

Il nostro itinerario in Umbria è terminato con uno dei fiori all’occhiello della provincia di Perugia, il meraviglioso borgo di Rasiglia, una piccola frazione del comune di Foligno rinata dopo il devastante sisma che l’ha colpita nel ‘97. Abbiamo avuto la fortuna visitare questa oasi montana al mattino di un giorno feriale, con pochissima gente e in questo modo abbiamo potuto immergerci nella sua romantica atmosfera. Rasiglia è famosa come la “Venezia dell’Umbria”, ma in realtà secondo noi questo borgo è semplicemente qualcosa di unico. 

Una perfetta armonia tra le sue abitazioni e l’acqua che nasce a monte dell’abitato dalla Sorgente Capovena ed entra in esso, lambendo muri e addentrandosi in ogni angolo. 

Un borgo assolutamente da non perdere se volete visitare questa parte dell’Umbria!

Dove dormire in Umbria

La nostra base tattica per gestire al meglio l’itinerario umbro è stato un appartamento a Valtopina prenotato su Booking (Le Rancole), in provincia di Perugia.

Un appartamento spazioso situato in una piccola palazzina immersa nella campagna, con un giardino attrezzato per bbq e per mangiare all’aperto.

L’appartamento accoglie anche i nostri amici a 4 zampe, che possono usare anche lo spazio esterno in tutta libertà.

Il proprietario è gentilissimo e disponibile a dare dritti e consigli sulla zona. Essendo posizionato in una zona rurale, è assolutamente obbligatorio avere un mezzo di trasporto per potersi spostare.

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Il nostro appartamento

Consigli per il vostro itinerario in Umbria

Per potersi muovere in libertà da una località all’altra dell’Umbria è necessario avere la propria vettura o noleggiarne una sul posto. Le distanze non sono eccessive, ma è impossibile pensare di raggiungere questi piccoli gioielli sperduti con i mezzi pubblici.

Anche se l’Umbria è bella in tutte le stagioni, a nostro avviso e per nostra esperienza la primavera è la stagione migliore, sia per quanto riguarda le temperature che per quanto riguarda l’affluenza turistica.

Se come noi siete amanti della quiete, questa regione saprà regalarvi ottime soluzioni immerse nel verde ma comode per raggiungere i principali punti di interesse. Se volete ad esempio scoprire il lago Trasimeno, in questo post abbiamo raccontato la nostra esperienza presso il Cantico della Natura, una bellissima struttura situata in una meravigliosa posizione panoramica.

Fatta eccezione per le località più grandi, per le quali è necessario mettere in conto più tempo, la maggior parte dei borghi umbri si visita in poche ore e questo permette di poterne visitare in pochi giorni una discreta quantità. 

Se volete ulteriori spunti, potete dare un occhio a questo altro nostro itinerario di tre giorni in Umbria, nei pressi di Orvieto oppure a questo nostro weekend di due giorni nei pressi del lago Trasimeno.

Le alternative che regala questa regione sono davvero tantissime: potete prendere spunto per il vostro itinerario in Umbria e altre informazioni sul portale ufficiale del turismo regionale.

Ovunque andiate, l’Umbria saprà catturarvi e farvi innamorare. Resta solo da decidere da dove e da cosa partire. Del resto, poco cambia: sicuramente, poi, ci vorrete tornare!

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